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Consapevolezza deriva dal con-sapevole, che è un etimo di sapere; quindi sapere con cognizione, con etica, con comportamento, con lucidità, con razionalità, coscienza.

Dipende dal tronco encefalico. Quindi le neuroscienze definiscono che c'è una parte del nostro cervello che tocca quest'aria, quest'argomento.

La consapevolezza è molto importante.

Qualche giorno fa ho pubblicato un post su LinkedIn in cui parlavo di coerenza comunicativa sui vari canali, sui vari social, sulle varie piattaforme e da molti commenti sono emerse delle analisi che mi hanno fatto molto pensare.

Alcune persone mi hanno scritto che sono su Facebook come se fossero con gli amici o in mezzo agli ex-compagni di classe e fanno quello che vogliono.
Non è così.

Ci vuole consapevolezza perché Facebook è una piattaforma globale, che ci ospita, è una piattaforma che ha delle regole, policy e governance proprie ed è un'azienda multimilionaria che ha come unico scopo quello di tenerti all'interno della piattaforma con tutti gli strumenti a sua disposizione, psicologici ma anche di intrattenimento, e quindi poter avere l'attenzione delle persone.

Ci vuole consapevolezza dell'habitat.
Devi ricordarti che sei ospite di una piattaforma di cui non gestisci nulla, se non quello che tu decidi di divulgare in maniera pubblica.
Ma questa tua divulgazione, questo tuo contenuto, può raggiungere delle direzioni e velocità tali, anche una dimensione tale, che tu non puoi preventivate.

Quindi ci vuole comunque consapevolezza, bisogna essere consapevoli dell'habitat in cui si è. Bisogna essere consapevoli del fatto che non sei tu a decidere le regole ma magari un algoritmo o chi per lui.

Poi ci vuole la consapevolezza dell'audience. Hai mai pensato al tuo target? Hai mai pensato a come rivolgerti? Con quale tono di voce? Sei online, non ti sta rivolgendo ad un piccolo pubblico, ma ti stai rivolgendo ad un pubblico potenziale, un pubblico enorme, qualunque sia il tuo obiettivo.
Bisogna essere consapevoli a chi si sta parlando, cosa vuole sentire e in che formato, dove e perché deve ascoltare te.

Quindi fatti queste domande, fatti le domande di chi è il tuo target, la tua audience e cerca di lavorarci con consapevolezza.

Ci vuole consapevolezza comunicativa; sei consapevole di quale tono di voce utilizzare? Se è consapevole che ciò che comunichi può avere un impatto su chiunque a livello globale? Sei consapevole di come ti devi rivolgere? Quali sono i comportamenti di netiquette? Qual è il tuo modo di comunicare, il tuo modo di esprimersi e come dovresti esprimersi?

Queste domande sulla consapevolezza sono molto importanti nel poter avere una vita online sana, pura e utile.

In ultimo ci vuole consapevolezza di sé stessi.
Se non sei consapevole di te stesso è molto difficile che tu sia consapevole di tutto il resto.

Devi imparare a conoscerti, è un processo faticoso, un processo in molte situazioni anche doloroso, perché e un processo maieutico, è un processo che devi fare su te stesso, senza avere troppi termini di paragone, ma molto introspettivo e alcune volte richiede molto tempo.

Quando comunichi online ciò che sei appare, quindi nel tempo può essere qualcosa che ti si ritorce contro.

Quindi in sostanza ci vuole consapevolezza tenendo presente sempre questi quattro livelli.
Consapevolezza deriva dal con-sapevole, che è un etimo di sapere; quindi sapere con cognizione, con etica, con comportamento, con lucidità, con razionalità, coscienza. Dipende dal tronco encefalico. Quindi le neuroscienze definiscono che c'è una parte del nostro cervello che tocca quest'aria, quest'argomento. La consapevolezza è molto importante. Qualche giorno fa ho pubblicato un post su LinkedIn in cui parlavo di coerenza comunicativa sui vari canali, sui vari social, sulle varie piattaforme e da molti commenti sono emerse delle analisi che mi hanno fatto molto pensare. Alcune persone mi hanno scritto che sono su Facebook come se fossero con gli amici o in mezzo agli ex-compagni di classe e fanno quello che vogliono. Non è così. Ci vuole consapevolezza perché Facebook è una piattaforma globale, che ci ospita, è una piattaforma che ha delle regole, policy e governance proprie ed è un'azienda multimilionaria che ha come unico scopo quello di tenerti all'interno della piattaforma con tutti gli strumenti a sua disposizione, psicologici ma anche di intrattenimento, e quindi poter avere l'attenzione delle persone. Ci vuole consapevolezza dell'habitat. Devi ricordarti che sei ospite di una piattaforma di cui non gestisci nulla, se non quello che tu decidi di divulgare in maniera pubblica. Ma questa tua divulgazione, questo tuo contenuto, può raggiungere delle direzioni e velocità tali, anche una dimensione tale, che tu non puoi preventivate. Quindi ci vuole comunque consapevolezza, bisogna essere consapevoli dell'habitat in cui si è. Bisogna essere consapevoli del fatto che non sei tu a decidere le regole ma magari un algoritmo o chi per lui. Poi ci vuole la consapevolezza dell'audience. Hai mai pensato al tuo target? Hai mai pensato a come rivolgerti? Con quale tono di voce? Sei online, non ti sta rivolgendo ad un piccolo pubblico, ma ti stai rivolgendo ad un pubblico potenziale, un pubblico enorme, qualunque sia il tuo obiettivo. Bisogna essere consapevoli a chi si sta parlando, cosa vuole sentire e in che formato, dove e perché deve ascoltare te. Quindi fatti queste domande, fatti le domande di chi è il tuo target, la tua audience e cerca di lavorarci con consapevolezza. Ci vuole consapevolezza comunicativa; sei consapevole di quale tono di voce utilizzare? Se è consapevole che ciò che comunichi può avere un impatto su chiunque a livello globale? Sei consapevole di come ti devi rivolgere? Quali sono i comportamenti di netiquette? Qual è il tuo modo di comunicare, il tuo modo di esprimersi e come dovresti esprimersi? Queste domande sulla consapevolezza sono molto importanti nel poter avere una vita online sana, pura e utile. In ultimo ci vuole consapevolezza di sé stessi. Se non sei consapevole di te stesso è molto difficile che tu sia consapevole di tutto il resto. Devi imparare a conoscerti, è un processo faticoso, un processo in molte situazioni anche doloroso, perché e un processo maieutico, è un processo che devi fare su te stesso, senza avere troppi termini di paragone, ma molto introspettivo e alcune volte richiede molto tempo. Quando comunichi online ciò che sei appare, quindi nel tempo può essere qualcosa che ti si ritorce contro. Quindi in sostanza ci vuole consapevolezza tenendo presente sempre questi quattro livelli. read more read less

3 years ago #consapevolezza, #digitalorganization, #vmm