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Con la nascita dei social media si è sviluppato un nuovo modo di comunicare stravolgendo le regole tradizionali basate sull’approccio unidirezionale della comunicazione a più direzioni in cui il consumatore, o utente, interagisce, commenta, propone e condivide.

Questa nuova relazione tra brand e utente permette di misurare i risultati che si ottengono intervenendo nel processo per migliorarlo e monitorarlo.

Quando si intraprende un percorso di comunicazione on-line e social bisogna però definire quali obiettivi il brand vuole perseguire:
1)Pubblicizzare i contenuti del proprio sito tramite social media sia in forma organica che a pagamento
2)Promuovere la conversazione e la partecipazione intorno al brand direttamente sui canali social per creare coinvolgimento e trasformare il prodotto/servizio offerto in qualcosa di definito e indispensabile nell’immaginario del consumatore/utente.
Prendendo in analisi il primo obiettivo è possibile effettuare molte azioni, misurabili, come divulgare contenuti organici sui social media per creare traffico sul proprio sito web per poi misurarne gli effetti (ROI) e sponsorizzare, organicamente, il brand.
È possibile, quindi, diffondere i contenuti del sito web sui social media, in questo è necessario collegare gli analytics della piattaforma con i web analytics del sito.
È fondamentale inserire le icone del social sharing sul proprio sito web, attività che si può sviluppare manualmente oppure delegare a tools specifici che supportano la procedura di tracking.
Un buon strumento che svolge queste funzioni è AddThis, che permette di inserire sul sito le icone di social sharing, sono presenti le principali piattaforme da Facebook, Twitter, LinkedIn ecc, collegandoli agli strumenti di web analytics e tracciando tutte le azioni che si svolgono con i contenuti del brand.

Ogni volta che un utente condivide un contenuto del sito sui social AddThis registra il click sul pulsante e inserisce il parametro di tracciamento nel link che sarà condiviso sul diario.
Anche quando qualcun altro condividerà il contenuto presente sul social verrà indirizzato sul sito con il parametro di tracciamento che permetterà di definire il percorso.
Il tools permette di tracciare anche le e-mail che gli utenti condividono con i loro contatti.
Nel caso in cui gli utenti sono collegati con il feed RSS un tool molto utile è FeedBurner che permette di tracciare molti dati, tra cui la geolocalizzazione, di coloro che sono collegati al sito.
Passando al secondo obiettivo, quindi creare contenuti direttamente sui social per generare conversione, conversazione ed engagement per coltivare il rapporto con gli utenti e diffondere la notorietà del brand, è necessario utilizzare tolls di tracking direttamente offerti dalle specifiche piattaforme, da Facebook Insight, a Twitter Insigtht agli analytics di YouTube.

Facebook permette, tramite i pixel, di collegare il social al sito e tracciare il comportamento degli utenti riportandoli direttamente sugli analytics. Grazie a questo strumento e possibile definire il pubblico e le loro abitudini supportando la targettizzazione delle attività.

Diversi sono i Kpi, o metriche, da misurare sui social media, anche in base alla natura della piattaforma; sul blog andrò a misurare il trackback, cioè le citazioni al mio blog che derivano da altre piattaforme, i commenti, condivisioni sui social e la distribuzione dei feed RSS.
Invece sui social network posso monitorare i follower, le menzioni, le views, quindi la portata, i commenti, e quindi l’engagement, i twett, nel caso di Twitter, e i fan nel caso di Facebbok, gli utenti coinvolti e la diffusione.
Bisogna considerare però che diversi social producono risultati, e quindi kpi, diversi; per stabilire quale piattaforma è per il brand più performante bisogna considerare il rapporto tra il numero totale di interazioni, sui diversi social, e il numero di utenti che seguono il profilo.
Da qui deriva che se produci contenuti, hai molti follower ma le interazioni sono basse vuol dire che non stai comunicando bene con la tua audience.
Per misurare le perfomarce di più social network riportandole su un unico schema è possibile usare tools aggregatori, come Hootsuite, che permettono non solo di pubblicare, anche schedulando, più contenuti in diverse piattaforme ma anche di analizzare e monitorare statistiche aggregate.

All’interno del mio canale YouTube e possibile trovare, nella playlist Tools utili, un tutorial sull’utilizzo di Hootsuite e come schedulare un mini piano editoriale.
Con la nascita dei social media si è sviluppato un nuovo modo di comunicare stravolgendo le regole tradizionali basate sull’approccio unidirezionale della comunicazione a più direzioni in cui il consumatore, o utente, interagisce, commenta, propone e condivide. Questa nuova relazione tra brand e utente permette di misurare i risultati che si ottengono intervenendo nel processo per migliorarlo e monitorarlo. Quando si intraprende un percorso di comunicazione on-line e social bisogna però definire quali obiettivi il brand vuole perseguire: 1)Pubblicizzare i contenuti del proprio sito tramite social media sia in forma organica che a pagamento 2)Promuovere la conversazione e la partecipazione intorno al brand direttamente sui canali social per creare coinvolgimento e trasformare il prodotto/servizio offerto in qualcosa di definito e indispensabile nell’immaginario del consumatore/utente. Prendendo in analisi il primo obiettivo è possibile effettuare molte azioni, misurabili, come divulgare contenuti organici sui social media per creare traffico sul proprio sito web per poi misurarne gli effetti (ROI) e sponsorizzare, organicamente, il brand. È possibile, quindi, diffondere i contenuti del sito web sui social media, in questo è necessario collegare gli analytics della piattaforma con i web analytics del sito. È fondamentale inserire le icone del social sharing sul proprio sito web, attività che si può sviluppare manualmente oppure delegare a tools specifici che supportano la procedura di tracking. Un buon strumento che svolge queste funzioni è AddThis, che permette di inserire sul sito le icone di social sharing, sono presenti le principali piattaforme da Facebook, Twitter, LinkedIn ecc, collegandoli agli strumenti di web analytics e tracciando tutte le azioni che si svolgono con i contenuti del brand. Ogni volta che un utente condivide un contenuto del sito sui social AddThis registra il click sul pulsante e inserisce il parametro di tracciamento nel link che sarà condiviso sul diario. Anche quando qualcun altro condividerà il contenuto presente sul social verrà indirizzato sul sito con il parametro di tracciamento che permetterà di definire il percorso. Il tools permette di tracciare anche le e-mail che gli utenti condividono con i loro contatti. Nel caso in cui gli utenti sono collegati con il feed RSS un tool molto utile è FeedBurner che permette di tracciare molti dati, tra cui la geolocalizzazione, di coloro che sono collegati al sito. Passando al secondo obiettivo, quindi creare contenuti direttamente sui social per generare conversione, conversazione ed engagement per coltivare il rapporto con gli utenti e diffondere la notorietà del brand, è necessario utilizzare tolls di tracking direttamente offerti dalle specifiche piattaforme, da Facebook Insight, a Twitter Insigtht agli analytics di YouTube. Facebook permette, tramite i pixel, di collegare il social al sito e tracciare il comportamento degli utenti riportandoli direttamente sugli analytics. Grazie a questo strumento e possibile definire il pubblico e le loro abitudini supportando la targettizzazione delle attività. Diversi sono i Kpi, o metriche, da misurare sui social media, anche in base alla natura della piattaforma; sul blog andrò a misurare il trackback, cioè le citazioni al mio blog che derivano da altre piattaforme, i commenti, condivisioni sui social e la distribuzione dei feed RSS. Invece sui social network posso monitorare i follower, le menzioni, le views, quindi la portata, i commenti, e quindi l’engagement, i twett, nel caso di Twitter, e i fan nel caso di Facebbok, gli utenti coinvolti e la diffusione. Bisogna considerare però che diversi social producono risultati, e quindi kpi, diversi; per stabilire quale piattaforma è per il brand più performante bisogna considerare il rapporto tra il numero totale di interazioni, sui diversi social, e il numero di utenti che seguono il profilo. Da qui deriva che se produci contenuti, hai molti follower ma le interazioni sono basse vuol dire che non stai comunicando bene con la tua audience. Per misurare le perfomarce di più social network riportandole su un unico schema è possibile usare tools aggregatori, come Hootsuite, che permettono non solo di pubblicare, anche schedulando, più contenuti in diverse piattaforme ma anche di analizzare e monitorare statistiche aggregate. All’interno del mio canale YouTube e possibile trovare, nella playlist Tools utili, un tutorial sull’utilizzo di Hootsuite e come schedulare un mini piano editoriale. read more read less

3 years ago #addthis, #analytics youtube, #facebook insight, #feedburner, #hootsuite, #socialmediatracking, #twitter insigtht, #vmm