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di Matteo Cavezzali

Un singolo colpo di pistola, capace di uccidere 16 milioni di persone. E’ quello sparato il 28 giugno del 1914, a Sarajevo, da Gavrilo Princip, nazionalista jugoslavo membro del gruppo Mlada Bosna, per colpire l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria-Este, erede al trono dell’Impero austro-ungarico. Un attentato che divenne il casus belli per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e quindi la prima pedina di un tragico domino di morte e distruzione costato appunto 16 milioni di vite. Nel terzo episodio di A morte il tiranno, Matteo Cavezzali racconta il più celebre regicidio dell'epoca moderna, svelandone contesto e retroscena, e provando a far luce sulle tante zone d'ombra che ancora lo avvolgono.
di Matteo Cavezzali Un singolo colpo di pistola, capace di uccidere 16 milioni di persone. E’ quello sparato il 28 giugno del 1914, a Sarajevo, da Gavrilo Princip, nazionalista jugoslavo membro del gruppo Mlada Bosna, per colpire l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria-Este, erede al trono dell’Impero austro-ungarico. Un attentato che divenne il casus belli per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e quindi la prima pedina di un tragico domino di morte e distruzione costato appunto 16 milioni di vite. Nel terzo episodio di A morte il tiranno, Matteo Cavezzali racconta il più celebre regicidio dell'epoca moderna, svelandone contesto e retroscena, e provando a far luce sulle tante zone d'ombra che ancora lo avvolgono. read more read less

2 years ago