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di Stefano Borghi

La storia di Zinedine Yazid Zidane, l'uomo che nel calcio visse due volte, o forse tre. Splendido e aristocratico come un re francese, nelle sue movenze e nelle sue veroniche, ma spietato e figlio della terra come un guerriero berbero, come dimostrano i tanti "colpi di testa" che hanno costellato la sua magnifica carriera. Dall'infanzia sulle strade delle difficili periferie di Marsiglia ai folgoranti esordi nel campionatro francese, dagli anni di Torino al trionfo di Francia '98, quando diventa simbolo di una Nazionale capce di riunire le tante anime di un Paese periodicamente attraversato da tensioni etniche e razziali. E poi gli anni di Madrid, dove si consacra definitivamente come uno dei più grandi di sempre, prima sul campo, e poi in panchina, nella sua seconda e ora terza vita, quella di allenatore. Un personaggio affascinante e complesso come un moderno Saladino, il leggendario condottiero del XII Secolo: un arabo errante, signore in terre lontane dalla sua, attaccato fermamente alle proprie radici ma apertissimo a influenze e mescolanze utili alla sua evoluzione.
di Stefano Borghi La storia di Zinedine Yazid Zidane, l'uomo che nel calcio visse due volte, o forse tre. Splendido e aristocratico come un re francese, nelle sue movenze e nelle sue veroniche, ma spietato e figlio della terra come un guerriero berbero, come dimostrano i tanti "colpi di testa" che hanno costellato la sua magnifica carriera. Dall'infanzia sulle strade delle difficili periferie di Marsiglia ai folgoranti esordi nel campionatro francese, dagli anni di Torino al trionfo di Francia '98, quando diventa simbolo di una Nazionale capce di riunire le tante anime di un Paese periodicamente attraversato da tensioni etniche e razziali. E poi gli anni di Madrid, dove si consacra definitivamente come uno dei più grandi di sempre, prima sul campo, e poi in panchina, nella sua seconda e ora terza vita, quella di allenatore. Un personaggio affascinante e complesso come un moderno Saladino, il leggendario condottiero del XII Secolo: un arabo errante, signore in terre lontane dalla sua, attaccato fermamente alle proprie radici ma apertissimo a influenze e mescolanze utili alla sua evoluzione. read more read less

4 years ago #cronachedei90, #scrittoavoce, #storielibere