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3-ac/dc

3-ac/dc
Nov 8, 2019 · 7m 53s

AC/DC Questa band australiana è il mio gruppo preferito, amo il rock e questi “ragazzini” ormai settantenni lo suonano in maniera fantastica! Oltre alla loro musica, lego a questo gruppo...

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AC/DC
Questa band australiana è il mio gruppo preferito, amo il rock e questi “ragazzini” ormai settantenni lo suonano in maniera fantastica!

Oltre alla loro musica, lego a questo gruppo il mio amore per per l’Australia dove nel 2008 ho trascorso in solitaria vari mesi, una esperienza unica che mi hanno fatto crescere moltissimo.
Ho avuto il piacere di vederli dal vivo 2 volte: Udine 2010 e Imola 2015; come scenografia mi è piaciuto di più il concerto di Udine, il palco la presentazione ….ma vederli a Imola nella mia città, andare al concerto a piedi è stata un’emozione indescrivibile ( ho anche rinviato il mio addio al celibato per andare al concerto ).
Non ho intenzione di fare un elenco dei loro album, o di elencare i numerosissimi premi e traguardi che hanno conquistato, ma voglio focalizzarmi su 3 aspetti che, ai miei occhi, li rendono ineguagliabili:

Longevità
Il gruppo si è formato a Sydney nel 1973, la prima formazione era composta dai fratelli Young di origine scozzese ( altra terra che amo, soprattutto per il golf e il rugby) e il nome della band fu scelto dalla sorella ispirandosi ad “Alternate Current/Direct Current” che rappresentava l’energia con i la quale i suoi fratelli suonavano le loro chitarre.
Senza dilungarmi nel ripercorre tutta la loro incredibile storia, voglio sintetizzare la loro storia in due macro periodi: 1973-1980 e 1980-oggi.
Il 1980 è l’anno spartiacque, il 19 febbraio di quell’anno a Londra , muore il cantante Bon Scott, la band è distrutta da questo tragico evento, ma guarda avanti e si rimette subito in marcia prendendo Brian Johnson come cantante.
Con Brian alla voce arriviamo ai nostri giorni, gli AC/DC, pur con problemi di salute, sono ancora attivi… Stiamo parlando di più di 40 anni di carriera.
Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro, STOICI !
Costanza e unicità
Nel corso della loro lunghissima carriera, sono sempre stati costanti, hanno sempre suonato hard-rock, non hanno mai cambiato genere e stile, quando si sentono le prime note di una loro canzone si riconoscono subito, sono inconfondibili.
Molte band storiche hanno avuto periodi sperimentali, il loro genere è cambiato, il loro suono è mutato, questo non è assolutamente un demerito, è un percorso naturale per la maggior parte delle band.
Gli AC/DC però hanno scelto di non cambiare, di essere estremamente costanti, se prendiamo uno dei primi album tra T.N.T. oppure High Voltage e uno tra gli ultimi ad esempio Black Ice, e lo facciamo ascoltare a un non amante del genere , molto probabilmente non sentirà differenze e non penserà mai che tra questi album ci sono più di trent’anni di differenza.
La loro costanza è frutto di un lavoro duro e consapevole, sudore, ossa rotte...come raccontano in una delle mie canzoni preferite, It's a long way to the top.

Rock e basta
Sul palco sono dei fenomeni, grinta, energia...ma fuori dal palco gli AC/DC non hanno mai fatto molto parlare di loro, sono sempre stati abbastanza schivi e riservati.
Angus Young, lo storico chitarrista fondatore, non ha mai rilasciato molte interviste, anzi se consideriamo la loro lunghissima storia ne ha rilasciate veramente poche, ma probabilmente questa è la sua forza, ama suonare la chitarra e fare rock, punto e basta.
Anche sul palco Brian non parla molto con il pubblico, come fanno molti altri cantanti famosi, a Brian non interessa altro che cantare, nei due concerti che ho visto a parte dire “ ciao Italia”, non ha detto molto altro...ma anche questo probabilmente è un aspetto determinante per la loro longevità e costanza.

Voglio chiedere questo articolo con una frase celebre di Angus, nella quale si legge la sua concentrazione totale per il rock e nient'altro:
“La tensione e la carica del pubblico prima del concerto sono una cosa sempre emozionante. Prima di iniziare faccio un po' di sollevamento pesi con la sigaretta. Poi il concerto inizia e da quel momento in poi l'unica cosa che vedo sono i miei piedi.”

Alla prossima, saluti e baci.

Spada Paolo
SP81COACH
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