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Intervista a ZIP_Street Art - CINQUANTESIMA PUNTATA!

Intervista a ZIP_Street Art - CINQUANTESIMA PUNTATA!
Jun 21, 2021 · 24m 2s

Quest'anno scolastico 20-21... SI CONCLUDE COL BOTTO!!! Vi presenti-AMO la nostra cinquantesima puntata (WOW!-) : una esclusiva intervista a ZIP, "il Banksy italiano" 50 - 50 - CINQUANTESIMA PUNTATA CON...

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Quest'anno scolastico 20-21... SI CONCLUDE COL BOTTO!!! Vi presenti-AMO la nostra cinquantesima puntata (WOW!-) : una esclusiva intervista a ZIP, "il Banksy italiano"
50 - 50 - CINQUANTESIMA PUNTATA CON ZIP_STREETART!!! Con lui saremo introdotti nel mondo della Street Art italiana e internazionale: "La sfida della Street Art è dare/ricevere eticamente credito, dove quel credito è già presente, ma per anni è rimasto sepolto sotto strati e strati di SPRAY!", questa una dichiarazione dell'artista foggiano ai nostri microfoni, che han permesso all'Artista di mantenere anche l'ANONIMATO indispensabile alla Libertà della sua azione!-)
In questo SOLSTIZIO D'ESTATE capiremo finalmente perché questa Arte confonda e disorienti, pur se con divertimento... E non abbiate alcun timore allora: ad accompagnarci ci saranno le mitiche canzoni dei BEATLES. I baronetti con le loro note allegre e briose ci mostreranno perché... “Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare sé stesso” (Lev Tolstoj) 
🔽🔽🔽 
Quest'estate sotto l'ombrellone⛱  leggi, commenta e dicci sempre la tua sulle pagine della webzine SB OnLine: https://savoiabenincasa.edu.it/magazine/
Proprio qui LEGGI un interessante articolo dedicato ai "NATURARTISTI" e alla STREET ART => https://savoiabenincasa.edu.it/magazine/2021/06/naturartisti/
BUONA ESTATE A TUTTI E AI MATURANDI... IN BOCCA AL LUPO!!!🐞🍀🤞
PROSSIMO APPUNTAMENTO A SETTEMBRE 2021 CON IMPERDIBILI SCOOP E OSPITI: STAY TUNED 🎧 SEMPRE SU SB ON AIR, LA WEB RADIO DEL SAVOIA BENINCASA!-D))
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Comments
GAIA SARACINI

GAIA SARACINI

2 years ago

La street art è un argomento da sempre spezzato in due fazioni: chi la considera come una forma d'arte accessibile a chiunque, e chi invece non ne coglie altro che una forma di vandalismo. Ho trovato molto interessante la testimonianza di Zip, che secondo me è un esempio di artista molto coraggioso. Lui stesso afferma che è come una sfida: lui vorrebbe scaturire ai passanti confusione e divertimento alla sola vista dei murales. Una reazione che apra nelle loro menti una riflessione e che risvegli le loro coscienze. Ammette infatti che le sue opere sono una forma di provocazione e stordimento dei sensi nei confronti della società. Dimostra molto coraggio perché nonostante diverse volte sia capitato che i suoi murales venissero coperti da coloro che lo additavano come “vandalo”, e nonostante lui davanti a queste reazioni si sia demoralizzato, non ha mollato e ha continuato e realizzare la sua arte facendo attenzione ai pericoli che poteva correre. Con i murales si possono trasmettere tanti messaggi e la cosa che più mi piace è il fatto che siano sparsi per le mura delle città, quindi accessibili a chiunque senza il bisogno di andare appositamente in un luogo dove sono esposte opere. Possono far riflettere i passanti anche involontariamente.
EMMA AGOSTINI

EMMA AGOSTINI

2 years ago

Di questa intervista mi ha colpito molto la spiegazione dell'artista sull'utilizzo di bambini nella maggior parte dei murales che realizza , figure innocenti che, con malinconia guardano verso un futuro incerto. Stimo questo street artist per non voler monetizzare e rendere fonte di guadagno la propria Arte, ma il fatto che voglia rimanere libero come le sue opere. Lo trovo coraggioso e penso che non abbia paura di contrastare le idee della società, attraverso immagini a volte semplici e allo stesso tempo significative.
GIULIA AMIRA GIULIODORO

GIULIA AMIRA GIULIODORO

2 years ago

Quest'intervista, per mia fortuna, mi è stato preannunciata dal mio amico, lo stesso ragazzo che ha fatto le domande a Zip; mi ha parlato di lui, di ciò che crea e mi ha mostrato le sue opere. Ascoltando le parole dello Street artist, sono rimasta colpita pressoché da quasi tutto il discorso; egli ci ha parlato della sua prima opera, rappresentante uno scimpanzé e ci ha spiegato il messaggio che voleva trasmettere con questo murales. Gran parte dei suoi lavori prendono ispirazione da Banksy, ma Zip li rielabora e li rivisita, rendendoli propri ed originali; nonostante corra il rischio di venire scoperto dalle forze dell'ordine, ha continuato ad esprimersi e a diffondere il suo pensiero. Zip ha avuto ovviamente un periodo in cui è stato tentato di mollare tutto, per vari motivi (ad esempio, i suoi murales venivano coperti e veniva etichettato dalle testate giornalistiche come un vandalo... ); la sua passione e la sua voglia di creare sono tornate grazie ai suoi sostenitori, che lo hanno incoraggiato a continuare il suo lavoro. La sua arte nasce come provocazione, infatti i soggetti delle sue opere sono spesso bambini, creature innocenti, che però vengono rappresentati con tratti malinconici. Secondo Zip, l'arte può parlare con semplicità, mai con banalità; ci sono dei significati nascosti dietro alle sue opere, i quali hanno come obiettivo risvegliare dal torpore generale la gente, renderla attiva e partecipe nella società e farle aprire gli occhi davanti alle ingiustizie del sistema. Se non conosciamo noi stessi e non cerchiamo di cambiare il mondo in cui viviamo, questo andrà avanti ma non sarà vissuto adeguatamente e tutto rimarrà uguale. Penso che le opinioni di Zip siano molto degne di nota e mi trovo d'accordo con la sua idea; egli cerca di cambiare almeno una piccola parte della società, ci mette del suo e si mette effettivamente in campo, prendendosi anche dei rischi, non è solo uno spettatore. Dai piccoli cambiamenti poi ne derivano grandi, è un po' come una reazione a catena, un sistema che, con l'aiuto e l'impegno di ognuno di noi, cambierà la società e il nostro modo di vivere.
c

camilla vecchione

2 years ago

Questa puntata fa molto riflettere sulla società odierna, ormai piena di preconcetti e giudizi precostituiti, ed è proprio per questo motivo che l’ho particolarmente apprezzata. In effetti se ci pensiamo è vero: tutti pensano a cambiare il mondo ma nessuno pensa a cambiare sé stesso; una società basata su stereotipi, consumata dall’individualismo, in cui è difficile essere accettato all'interno di un gruppo e in cui ci si sente costantemente esclusi. Fermiamoci un attimo a pensare, interroghiamoci sul mondo che ci circonda e proviamo ad immaginare un mondo migliore, un mondo in cui non ci siano più guerre ma solo esseri umani che vivono in pace tra loro. A volte vorrei ritornare bambina e rivivere quei momenti di spensieratezza ed innocenza, a quando si guardava con tanta speranza verso il futuro. Ho ammirato molto anche la forza e l'intraprendenza di Zip nell’essere andato avanti senza mai arrendersi, nonostante l’evento luttuoso che segnò profondamente la sua stessa vita e che provocò il pauroso clima di omertà tra la gente della sua città, Foggia. Quello che mi ha fatto ancor più riflettere in questo podcast, però, e che secondo me rappresenta perfettamente la nostra società e l'uomo che vive all'interno di essa, è il fatto che nella prima creazione del nostro artista, lo scimpanzé vestito da gentleman, venga recitata la frase “questa città è una giungla”. Nel murales, un animale sta criticando un altro animale, che in questo caso è proprio l'essere umano, il quale è capace, attraverso anche piccoli gesti, di causare danni e creare caos, rovinando un intero ecosistema. Zip secondo me con quest'opera ha voluto trasmettere un messaggio molto importante, spiegando che perfino un animale si comporta meglio dell'uomo, l'unico in grado di causare danni al suo “habitat”.
I

ILEA ROSSI

2 years ago

Esistono opinioni diverse riguardo l’arte di strada, e non tutti sono d`accordo se classificarla come un’espressione dell’arte moderna o come un atto di vandalismo. Personalmente, ho molto apprezzato questo podcast, poiché non è stato per nulla ordinario o troppo lungo. La scelta delle canzoni riprodotte è stata azzeccata e soprattutto l’idea di far scegliere l’ultimo brano al protagonista del podcast, è stata super originale! Intervistare Zip, un vero e proprio street artist, è stato gradevole ed interessante, anche perché credo che moltissime persone, come me, non lo conoscevano nemmeno fino all’ascolto di questa conversazione su Spreaker. E’ intrigante anche scoprire qual è il rapporto tra questi artisti e le forze dell’ordine, poiché in precedenza la street art veniva vista come un’espressione di vandalismo da parte dei giovani e come un modo di imbrattare edifici e muri con bombolette spray, rappresentando immagini e disegni inutili e antiestetici. Fortunatamente, oggi, l’arte di strada viene considerata una vera e propria forma d’arte ed è diventata un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale, per il fatto che gli artisti hanno la possibilità di avere un vasto pubblico di visitatori. Di conseguenza, si va a creare una forte connessione tra l’artista e l’urbanizzazione, senza alcun limite o imposizione, con il solo scopo di essere notati e apprezzati attraverso il cambiamento di luoghi che creano grazie alla loro creatività e maestria.
M

Miriam Sola

2 years ago

È encomiabile la morale di questo street artist: con le sue opere sparse per le zone più degradate della città (non a caso, la sua collezione esposta durante una mostra avvenuta a Foggia lo scorso anno si chiama “L’arte non è dove pensi di trovarla”) vuole denunciare le ingiustizie del mondo d'oggi strizzando l'occhio allo stile del celeberrimo Banksy, ma senza scopo di lucro, quindi a tutti gli effetti, ci regala dei temi su cui riflettere e dibattere spargendoli in luoghi padroni di storie e segreti. Il fatto che abbia detto che gli è capitato di doversi nascondere dalle forze dell'ordine aggiunto alla denuncia che troviamo nella sua arte, mi aiuta a creare l'immagine di una sorta di cavaliere della giustizia che opera nella notte armato di bomboletta spray, il cui scopo è quello di rendere il mondo un luogo migliore scatenando una rivoluzione silenziosa e pacifica nei cuori, nelle menti e nelle coscienze degli uomini: un Robin Hood dell'arte, che ruba alle ingiustizie e dona consapevolezza alla società. Credo che in tutto questo, il soggetto tramite il quale Zip esprime le sue critiche sociali, ovvero i bambini, incida particolarmente sulla forza del messaggio: i bambini sono puri e ingenui, ignari dei lati negativi della vita, perciò, se anche loro si trovano a denunciare le incongruenze della politica e del mondo, la questione è decisamente più di impatto agli occhi dello spettatore. Un'ultima osservazione che mi piacerebbe condividere, riguarda il nom de plume scelto da questo street artist: le sue opere sono come delle cerniere che si aprono sulle disuguaglianze della società, che altrimenti sarebbero rimaste celate se Zip non le avesse dipinte sui muri delle città.
ELISA PESARESI

ELISA PESARESI

2 years ago

La street art, come possiamo dedurre dall’ascolto del podcast, è un tipo di arte che spesso non viene considerata nella maniera giusta perché la sua realizzazione avviene sui muri, perciò per molti è una forma di vandalismo; per di più per via dei suoi contenuti, provocazioni o critiche riguardanti la società di oggi, è davvero un'espressione pubblica scomoda. L’artista Zip però grazie ad essa è riuscito ad uscire da un periodo buio della sua vita come quello di un lutto familiare. Inoltre vivendo a Foggia, città dove si muove la mafia, si rende conto che la sua gente è costretta a subire continue minacce e rimanere in silenzio. Per Zip l'Arte è il mezzo attraverso il quale si possono trasmettere messaggi, valori o anche sporgere denunce o critiche. Il linguaggio della street art è pertanto diretto poiché la propria realizzazione avviene sui muri di palazzi, ponti o altri edifici, quindi in continuo contatto con i passanti. In conclusione si può dire che la street art è una vera e propria forma d’arte e non una forma di vandalismo, in quanto trasmette valori e messaggi che possono portare alla riflessione anche le persone non interessate normalmente all’arte, poiché i graffiti sono rappresentati in luoghi molto frequentati.
LAURA SCHIAROLI

LAURA SCHIAROLI

2 years ago

Dopo l'ascolto del podcast la prima cosa che posso dire è che sono letteralmente meravigliata dalle parole dell'artista, in soli 24 minuti di intervista Zip ha trasmesso una passione smisurata per la Street Art, come mezzo di comunicazione, di speranza e di sfida nei confronti della società precostituita. Street Art non significa solo Arte per se stessa ma soprattutto il potere che può esercitare negli osservatori. Volevo esprimere un mio ragionamento un po’ bizzarro che l'ascolto di questo podcast, e le parole dell'artista mi hanno portato ad elaborare. Zip ha infatti espresso il suo parere riguardo alla Street Art nel suo lato visivo, ovvero ciò che colpisce a primo impatto: “vorrei che ad ogni passo colpisca in faccia come un’esplosione di colore sul cemento”; non ho potuto quindi fare a meno di pensare alla Street Art come il nuovo Barocco del XXI secolo. “Meraviglia” è infatti la parola-chiave dell'arte barocca, un’arte che vuole stupire, meravigliare e mozzare il fiato, ma che allo stesso tempo vuole intimorire, vuole mettere in soggezione per dimostrarci la sua grandezza e la sua potenza. Definizione simile a quella riportata da Zip nell'ambito della Street Art, che la descrive come “capace di provocare stordimento nei confronti dei passanti”. Altra caratteristica che mi porta a nominare la Street Art come il nuovo Barocco del XXI secolo è che in entrambi i movimenti, dietro un’apparente meraviglia, si nasconde un’inquietudine ben più profonda. L'uomo del barocco, scosso dalle novità dell'epoca come le nuove scoperte scientifiche, astronomiche e geografiche, nasconde questa sua “paura del nuovo” in qualcosa di apparentemente meraviglioso. Allo stesso modo fa l'uomo del XXI secolo; scosso da una società e da una realtà in continua evoluzione e cambiamento (in particolare in questi ultimi anni con un evento così drastico come la diffusione di un'epidemia), l'uomo trova rifugio nella Street Art, come mezzo per diffondere valori etici e morali e scappare dall’ordinario. Le novità spaventano tutti ma l’arte può aiutarci a superare questa paura, perché come Zip ci racconta: “se non cambiamo noi stessi, il mondo continuerà sicuramente ad esistere, ma non sarà così tanto bello per essere vissuto adeguatamente.”
CHIARA GIANGIACOMI

CHIARA GIANGIACOMI

2 years ago

Trovo davvero toccante la storia dell’inizio della carriera di ZIP lo street artist qui intervistato, quando spiega che la sua provincia era attanagliata dalla morsa della quarta mafia, in cui ha purtroppo assistito ad un’uccisione molto importante e tragica. Il suo scopo era quello di sensibilizzare le persone sul lutto e su ciò che era da poco successo. Dal modo in cui parla Zip, posso capire quanto importante sia la Street Art per lui e quanto questa passione lo abbia aiutato ad esternare le sue emozioni più nascoste. La sua volontà di esprimersi attraverso i murales è più forte di ogni pericolo che corre e di tutti i suoi accusatori... Infine, posso dire che apprezzo davvero molto il suo coraggio di intraprendere una sfida contro chi lo considera un vandalo, attraverso un'arte per nulla scontata e banale ma originale.
R

Rebecca Francelli

2 years ago

Ho trovato l’intervista particolarmente educativa e ne sono quasi rimasta scioccata visto il soggetto scelto. Al tempo d’oggi l’arte di strada è spesso sottovalutata e mal considerata, tanto che come ha detto Zip, inizialmente i suoi disegni venivano cancellati dopo poco, la sua reputazione agli occhi della società era quella di un “vandalo” e il fatto stesso che la street art debba essere fatta di nascosto dalle forze dell’ordine non la rende un’attività semplice come tante altre. Ho reputato molto toccante l’ispirazione da cui l’artista ha trovato l’impulso di cominciare questo tipo di percorso da autodidatta. La grande emotività nel descrivere quanta forza lo scandalo accaduto nel suo paese gli ha permesso di iniziare a migliorare lo stato d’animo degli altri, ci consente di capire la sua passione: la passione con cui, Zip e i suoi stencil raffiguranti bambini e innocenti dagli occhi speranzosi per il futuro, vogliono trasmettere valori etici e morali. Un insegnamento che, a mio parere, dovremmo trarre dall’artista, è quello di non farci sempre totalmente limitare dalle regole che ci vengono imposte dalla società, ma piuttosto dovremmo imparare a far trasparire le nostre idee e critiche, che sia con l’ironia o come Zip, con un’esplosione di colori, purché passo dopo passo, partendo da noi stessi, possiamo provare a cambiare il mondo.
Ammel Chaabane

Ammel Chaabane

2 years ago

E' incredibile come gli artisti riescano a rifugiarsi nell'arte per scordare temporaneamente i propri dolori. Ogni opera, ogni disegno ha un significato profondo, Zip, il protagonista di questa puntata ci racconta, ad esempio, come abbia rappresentato uno scimpanzè vestito da gentleman che recitava una frase critica particolare: "Questa città è una giungla"; la città viene paragonata ad un ambiente naturale e al suo interno vivono gli uomini, delle bestie... Non è la prima volta che l'uomo viene paragonato ad un animale, non solo sotto l'aspetto scientifico, ma anche caratteriale. Se parliamo di street art è quasi fondamentale parlare di un noto artista napoletano, Jorit Agoch, ha recentemente dedicato una delle sue opere ad un bambino affetto da una malattia terminale: questi gesti possono apparire insignificanti agli occhi di un passante distratto, ma sono sicura che quel bambino ne abbia provato gioia vera. Queste arti come dice Zip, non sono solo decorative, non servono solo a riempire uno spazio vuoto: se ben osservate e lette possono raccontarci una storia, magari un particolare o un aspetto della nostra storia di cui non ci siamo curati dettagliatamente.
RAUL PANNI

RAUL PANNI

2 years ago

Coraggio e dedizione: queste secondo me sono le due parole chiavi di questa intervista. Parole che sembrano scontate ma, in realtà, non lo sono affatto. Il contesto storico e soprattutto sociale che ci descrive lo Street Artist Zip è molto particolare e pericoloso. Lo possiamo però paragonare a quello del sedicesimo secolo, quando a irrigidirsi sempre di più ed a vietare la libertà di pensiero c’era la chiesa, con la sua controriforma. Perché ho scritto paragonare? Beh, perché oggi c’è la mafia. Basti pensare che a differenza di 5 secoli ancora ci sono persone che ragionano con la stessa mentalità: io ho il potere e quello che pensi tu non mi interessa. Fortunatamente per noi nel corso dei secoli e degli anni ci sono state persone che hanno provato a combattere contro queste organizzazioni, dai più famosi come Falcone e Borsellino al nostro Street Artist Zip che anche se non molto conosciuto ha, con i suoi graffiti, lasciato di certo la sua impronta per sempre.
G

Giulia Masini

2 years ago

In questa intervista fatta allo street artist Zip, considerato il Bansky italiano, mi ha colpito molto la sua determinazione in ciò che fa, in quanto prima di realizzare le sue opere ne esamina il luogo, prestando particolare attenzione al flusso delle persone che passano, l’orario in cui passano le forze dell’ordine e la superficie del muro. Questo ci fa capire la serietà di Zip nel compiere la sua arte, che vuole trasmettere emozioni, scegliendo come soggetti i bambini, proprio come fa Bansky per cercare di sensibilizzare il pubblico. Infine la scelta della canzone di John Lennon “Imagine” alla fine del podcast, l’ho trovata molto adeguata in quanto è un inno alla pace e alla fratellanza tra noi umani.
LUCA FILIPPETTI

LUCA FILIPPETTI

2 years ago

Molto interessante e da una parte anche triste scoprire come l'artista ZIP abbia iniziato la cua carriera: possiamo capire che è un uomo con molto coraggio e soprattutto una persona molto forte che, nonostante un lutto, non si sia mai arreso. Lo street artist ci parla anche di quanto sia difficile essere presi da una crew artistica e come in tutte le compagnie se non si hanno delle conoscenze convenienti o delle capacità straordinarie, non è facile per niente essere accettato all'interno del gruppo. Grazie a questo podcast insomma possiamo capire il vero significato di "Street Art", infatti viene intervistato... Il Banksy italiano, ZIP! I suoi murales possono essere una sfida nei confronti della società precostituita, ovvero l'allerta è che ci sottomettiamo troppo di fronte alla società e non abbiamo più speranze e sogni. Molto profonda la scelta dell'ultima canzone del podcast, il quale significato è quello appunto della speranza e che il mondo sia un posto migliore senza guerra.
V

Vittoria De Jesus

2 years ago

A me la cover di questa puntata ha fatto anche pensare a un famoso quadro di Banksy, la bambina con il palloncino; Zip come Banksy mette dei bambini /degli adolescenti in primo piano nelle sue opere, per mettere in contrasto temi importanti con la spensieratezza o ingenuità dei bambini.
ASIA BATTISTONI

ASIA BATTISTONI

2 years ago

Questa intervista è molto coinvolgente e le canzoni usate come intervallo di tempo, sono perfette per il genere di conversazione. Le domande sono quelle più giuste per saperne di più sulla vita di Zip,infatti il pubblico é incuriosito di sapere le motivazioni dello street artist nell’iniziare a mostrare le sue opere e il suo talento,é anche curioso di sapere la reale motivazione e origine dei suoi disegni artistici. I temi affrontati sono temi reali,ma sopratutto sono temi che affrontiamo nella vita quotidiana di tutti i giorni; la mafia,il silenzio delle persone di fronte ad una uccisione ingiusta,la potenza evocativa dei bambini di fronte ad un clima di omertà. Zip risponde alle domande con estrema sincerità,esprimendo la sua vera opinione,andando forse contro i limiti imposti dalla società. La canzone dà una speranza verso il futuro, per una pace dalle estenuanti guerre che tormentano l'Umanità. Grazie John Lennon e.. Grazie ZIP!-)
AURORA COSIMI

AURORA COSIMI

2 years ago

”Imagine all the people Livin' life in peace You” Il linguaggio utilizzato nell’intervista è molto semplice e infatti capire le domande e risposte fatte dai ragazzi non è stato difficile. Ho deciso di riportare questo piccolo pezzo della canzone “Imagine” di John Lennon, perché è la canzone che mi è piaciuta più di tutte tra quelle che hanno mandato nell’intervista e in particolare mi è piaciuta molto questa frase della canzone che dice di immaginare tutte le persone vivere una vita pacifica. Se ci ragioniamo infatti, quanto sarebbe bello vivere una vita tranquilla senza avere problemi?
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Author SB OnAir
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