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*Condividere o tenere nascosto?*

La condivisione pubblica, aperta, senza riserve è uno dei pilastri fondamentali della mia filosofia di comunicazione e marketing.

Al contrario di quanto avveniva in passato, ho scelto di fare di ciò che era considerato un’eresia la mia più grande forza ed elemento di caratterizzazione.

Mi trovo quindi frequentemente in situazioni nelle quali incontro imprenditori indipendenti che sono molto timorosi e scettici nel voler condividere le loro idee e i loro “segreti” online, pubblicamente. Ciò che li frena è la convinzione che ciò possa ridurre le loro opportunità di riuscita, favorendo allo stesso tempo la concorrenza.

Ma è veramente così?

E’ meglio davvero tenere tutte le proprie idee e riflessioni nella nostra testa, invece che condividerle pubblicamente sui nostri canali online?

In passato, fino alla fine dello scorso secolo, e cioé fino alla fine degli anni 90 non solo era un’eresia il pensare di condividere pubblicamente le proprie scoperte, tecniche e metodologie (a meno di essere lautamente pagati per farlo), ma non era neanche tecnicamente possibile fare una cosa del genere. Non esistevano prima della metà degli anni 90 mezzi o media in grado di consentire a chiunque di poter condividere le proprie idee con un gran numero di persone.

Con l’arrivo di Internet è cambiato tutto.

Chiunque è diventato una casa editrice, una mini-TV, un giornale, rivista, radio.

Esperti, inesperti, furbetti e truffatori matricolati hanno cominciato a scrivere e a condividere online le loro idee, i loro progetti, la loro visione e le loro scoperte.

E così facendo, prima decine, poi centinaia e poi migliaia di persone hanno cominciato a scoprirli e ad interessarsi alle loro idee.

Le aziende hanno cominciato a pubblicare e a condividere le loro visioni, idee, strategie e metodologie, allargando sempre di più i limiti di ciò che può essere condiviso senza creare attrito con il successo dell’azienda.

L’economia è diventata rapidamente, nel giro di poco più di 10 anni, un’economia di informazioni, dove non la scarsità, ma l’abbondanza è la caratteristica principale.

Ne consegue quindi che in un’economia delle informazioni dove domina l’abbondanza, chi scompare dalla realtà è chi non pubblica, chi non condivide, chi rimane silenzioso perché timoroso e preoccupato sul cosa dire.

Chi non è presente nel flusso delle notizie, dei social, dei siti online oggi è come se non esistesse.

“Non ha neanche un sito web” è una frase che senti dire quando incontro una di quelle aziende o consulenti che sono rimasti indietro nel tempo e che pensano ancora di poter sopravvivere senza partecipare al dialogo che si è aperto online.

“Ma Robin, se condivido online il mio progetto, la mia idea, rischio che qualcuno me la rubi e la faccia prima di me, e poi io che faccio?”.

Questa è la perplessità più frequente che sento.

Chi la manifesta, spesso non si rende conto che le idee le hanno tutti, e che averne una, non ci rende speciali o particolarmente attraenti, a meno che siamo in grado di realizzarla.

Ma quanti chance abbiamo secondo te di realizzare un’idea che teniamo nascosta?

Zero.

Oggi chi è ricercato, chi vale, chi è richiesto a gran voce, non è chi ha idee, ma chi è in grado di farle conoscere prima (venderle al pubblico) e poi di realizzarle. Chi sa trovare persone e risorse ideali per trasformare idee in realtà, spendendo poco e avendo dimostrato sul campo di saper ottenere risultati concreti in tempi brevi.

Quindi vediamo un attimo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tenere per sé le proprie idee, così come i pro e i contro di condividerle apertamente:
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A) Tenere Le Idee Nascoste

*Pro*
Nessuno te le può rubare (assumendo che solo tu possa avere avuto quell’idea tra milioni di persone)

.
*Contro*
Finché la tua idea non è realizzata è come non averla avuta, visto che non ne puoi parlare a nessuno.

E’ più difficile trovare partner, collaboratori e investitori, visto che a meno che non ci parli personalmente, facendo sottoscrivere degli accordi di confidenzialità, nessuno può venire a conoscenza delle tue idee.
.
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.

B) Condividere Pubblicamente

*Pro*

- Condividendo idee valide puoi da subito guadagnare reputazione e credibilità, semplicemente perché non solo hai avuto un’idea valida, ma soprattutto perché sei riuscito ad articolarla e a presentarla in maniera chiara agli altri.

- Chi è interessato alla tua idea, è in grado di contribuire o vede un ottimo investimento si farà avanti per saperne di più, per conoscerti e per trovare forme di collaborazione.

- Condividendo la tua idea potrai confrontarti più facilmente con altri che hanno fatto o tentato percorsi simili e scoprire quali ostacoli hanno dovuto superare e che problemi hanno incontrato.

- Condividendo idee, metodologie e risorse di valore, pubblicamente, senza chiedere nulla in cambio, offre la possibilità di farsi apprezzare e di accrescere la propria reputazione e credibilità a costo zero.

- Condividendo, puoi entrare in contatto con persone e organizzazioni affini al tuo progetto che possono contribuire, esempi, idee e suggerimenti che possono migliorare la tua idea originale del 1000%.

.

*Contro*

- Dovrai darti da fare per condividere. Comunicare in maniera efficace cosa hai nella testa di modo che gli altri non solo capiscano, ma siano affascinati e coinvolti richiede tanta dedizione e allenamento.


.
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.
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Info Utili


• Musica di questa puntata:
"Movin" by Joakim Karud - disponibile su Bandcamp:
https://joakimkarud.bandcamp.com/track/movin-w-blue-wednesday




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*Condividere o tenere nascosto?* La condivisione pubblica, aperta, senza riserve è uno dei pilastri fondamentali della mia filosofia di comunicazione e marketing. Al contrario di quanto avveniva in passato, ho scelto di fare di ciò che era considerato un’eresia la mia più grande forza ed elemento di caratterizzazione. Mi trovo quindi frequentemente in situazioni nelle quali incontro imprenditori indipendenti che sono molto timorosi e scettici nel voler condividere le loro idee e i loro “segreti” online, pubblicamente. Ciò che li frena è la convinzione che ciò possa ridurre le loro opportunità di riuscita, favorendo allo stesso tempo la concorrenza. Ma è veramente così? E’ meglio davvero tenere tutte le proprie idee e riflessioni nella nostra testa, invece che condividerle pubblicamente sui nostri canali online? In passato, fino alla fine dello scorso secolo, e cioé fino alla fine degli anni 90 non solo era un’eresia il pensare di condividere pubblicamente le proprie scoperte, tecniche e metodologie (a meno di essere lautamente pagati per farlo), ma non era neanche tecnicamente possibile fare una cosa del genere. Non esistevano prima della metà degli anni 90 mezzi o media in grado di consentire a chiunque di poter condividere le proprie idee con un gran numero di persone. Con l’arrivo di Internet è cambiato tutto. Chiunque è diventato una casa editrice, una mini-TV, un giornale, rivista, radio. Esperti, inesperti, furbetti e truffatori matricolati hanno cominciato a scrivere e a condividere online le loro idee, i loro progetti, la loro visione e le loro scoperte. E così facendo, prima decine, poi centinaia e poi migliaia di persone hanno cominciato a scoprirli e ad interessarsi alle loro idee. Le aziende hanno cominciato a pubblicare e a condividere le loro visioni, idee, strategie e metodologie, allargando sempre di più i limiti di ciò che può essere condiviso senza creare attrito con il successo dell’azienda. L’economia è diventata rapidamente, nel giro di poco più di 10 anni, un’economia di informazioni, dove non la scarsità, ma l’abbondanza è la caratteristica principale. Ne consegue quindi che in un’economia delle informazioni dove domina l’abbondanza, chi scompare dalla realtà è chi non pubblica, chi non condivide, chi rimane silenzioso perché timoroso e preoccupato sul cosa dire. Chi non è presente nel flusso delle notizie, dei social, dei siti online oggi è come se non esistesse. “Non ha neanche un sito web” è una frase che senti dire quando incontro una di quelle aziende o consulenti che sono rimasti indietro nel tempo e che pensano ancora di poter sopravvivere senza partecipare al dialogo che si è aperto online. “Ma Robin, se condivido online il mio progetto, la mia idea, rischio che qualcuno me la rubi e la faccia prima di me, e poi io che faccio?”. Questa è la perplessità più frequente che sento. Chi la manifesta, spesso non si rende conto che le idee le hanno tutti, e che averne una, non ci rende speciali o particolarmente attraenti, a meno che siamo in grado di realizzarla. Ma quanti chance abbiamo secondo te di realizzare un’idea che teniamo nascosta? Zero. Oggi chi è ricercato, chi vale, chi è richiesto a gran voce, non è chi ha idee, ma chi è in grado di farle conoscere prima (venderle al pubblico) e poi di realizzarle. Chi sa trovare persone e risorse ideali per trasformare idee in realtà, spendendo poco e avendo dimostrato sul campo di saper ottenere risultati concreti in tempi brevi. Quindi vediamo un attimo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tenere per sé le proprie idee, così come i pro e i contro di condividerle apertamente: . . . A) Tenere Le Idee Nascoste *Pro* Nessuno te le può rubare (assumendo che solo tu possa avere avuto quell’idea tra milioni di persone) . *Contro* Finché la tua idea non è realizzata è come non averla avuta, visto che non ne puoi parlare a nessuno. E’ più difficile trovare partner, collaboratori e investitori, visto che a meno che non ci parli personalmente, facendo sottoscrivere degli accordi di confidenzialità, nessuno può venire a conoscenza delle tue idee. . . . B) Condividere Pubblicamente *Pro* - Condividendo idee valide puoi da subito guadagnare reputazione e credibilità, semplicemente perché non solo hai avuto un’idea valida, ma soprattutto perché sei riuscito ad articolarla e a presentarla in maniera chiara agli altri. - Chi è interessato alla tua idea, è in grado di contribuire o vede un ottimo investimento si farà avanti per saperne di più, per conoscerti e per trovare forme di collaborazione. - Condividendo la tua idea potrai confrontarti più facilmente con altri che hanno fatto o tentato percorsi simili e scoprire quali ostacoli hanno dovuto superare e che problemi hanno incontrato. - Condividendo idee, metodologie e risorse di valore, pubblicamente, senza chiedere nulla in cambio, offre la possibilità di farsi apprezzare e di accrescere la propria reputazione e credibilità a costo zero. - Condividendo, puoi entrare in contatto con persone e organizzazioni affini al tuo progetto che possono contribuire, esempi, idee e suggerimenti che possono migliorare la tua idea originale del 1000%. . *Contro* - Dovrai darti da fare per condividere. Comunicare in maniera efficace cosa hai nella testa di modo che gli altri non solo capiscano, ma siano affascinati e coinvolti richiede tanta dedizione e allenamento. . . . . . ------------- Info Utili • Musica di questa puntata: "Movin" by Joakim Karud - disponibile su Bandcamp: https://joakimkarud.bandcamp.com/track/movin-w-blue-wednesday • Dammi feedback: critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegram https://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://gopod.me/RobinGood • Diventa sostenitore: sostieni il lavoro di Robin Good e tutti i contenuti e risorse utili che condivide costantemente https://Patreon.com/Robin_Good • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodItalia (tutti i miei contenuti, immagini, audio e video in un solo canale) oppure https://facebook.com/RobinGoodItalia/ (Pagina Facebook ufficiale) • Newsletter: http://robingood.it/toptools-newsletter • Per info e richieste: mailto: Ludovica.Scarfiotti@robingood.it read more read less

3 years ago #comunicazione, #contentmarketing, #credibilità, #imprenditoria, #marketing, #onlinemarketing, #personalbranding, #reputazione, #socialmedia, #socialmediamarketing, #strategia, #webmarketing