Qual è la risorsa più preziosa nell'era della comunicazione di massa? Ovviamente, l'attenzione. E in questa chiave possiamo leggere meglio la natura del discorso politico odierno, soprattutto quello di Donald Trump. Proviamo ad approfondire questo interessante argomento, sviscerando i presupposti e le conseguenze della Guerra dell'Attenzione.
Bello questo episodio, anche se a mio parere un po' debole dal punto di vista della bibliografia... avrei preferito più riferimenti espliciti, più fonti e più concetti, come già in altri episodi hai fatto (i due precedenti, ad esempio, erano densissimi e molto apprezzati!). Comunque ho speso bene i miei venti minuti di attenzione :smile:
Questo podcast è meraviglioso; contenuti eccellenti, esposizione chiara e precisa e tanti tanti spunti di riflessione. Sto pian piano prendendo i libri che consigli nella bibliografia minima.. davvero ottimi consigli. Grazie Rick per la qualità dei progetti che proponi
Molto interessante ma il bisogno maniacale di Trump di attirare l'attenzione su di sé, per quanto sia cosciente, puó, a mio avviso, avere diverse interpretazioni. La prima é quella da te esposta ma che implica una visione complottistica della sua ascesa politica che peró manca di altri riscontri (e una mia difficoltá di capire come l'estrema destra americana possa avere gli stessi interessi della Russia). La seconda é che non vi sia un secondo fine e che il tutto sia limitato ad una necessitá del suo ego. Detto questo, credo che, purtroppo, tutta la propaganda politica sia indirizzata piú ad allontanare l'elettorato (che non il contrario) proprio per le ragioni da te addotte.
Come sempre la tua è un ottima e utile riflessione infarcita qua e la di qualche pecca di ingenuità...ma che farci?...ci sarebbe troppo da dire nello spazio ristretto di un commento e poi io non ho la capacità di sapermi esprimere a meraviglia come te...quindi pazienza, prendo il bambino con tutta l'acqua sporca e va bene così...ti ringrazio come sempre. Mi limito solamente a farti notare l'ingenuità più grossolana, quella che mi ha fatto sobbalzare dalla sedia: un commento così orribile sulla frase di Mao non me lo sarei aspettato nemmeno da Rocco Buttiglione...al di la di quello che si pensa su Mao non si può certo dire che era così ingenuo da usare quella frase nel modo che credi tu. Mao per confusione intendeva qualcosa di simile a un fermento. Un fermento senza una direzione. Per dirla in filosofia la confusione Maoista va pensata cone una specie di rizoma....questà è la sua grandeportata rivoluzionaria che stranamente uno come te non riesce a comprendere.