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Lettera n 13 - 7 gennaio 1927 a Tatiana

Lettera n 13 - 7 gennaio 1927 a Tatiana
Mar 13, 2021 · 5m 44s

Carissima Tania, ho ricevuto la tua lettera del 4 gennaio, un pacco contenente oggetti di toilette e il sacco da viaggio e un secondo pacco contenente dei panettoni che però...

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Carissima Tania,
ho ricevuto la tua lettera del 4 gennaio, un pacco contenente oggetti di toilette e il sacco da viaggio e un secondo pacco contenente dei panettoni che però deve essere giunto con molto ritardo.
Davvero non posso accettare il consiglio di… trovare dei capricci. Purtroppo, nella condizione in cui devo vivere, i capricci nascono da soli: è incredibile come gli uomini costretti da forze esterne a
vivere in modi eccezionali e artificiali sviluppino con particolare alacrità tutti i lati negativi del loro carattere. Specialmente gli intellettuali, o, per meglio dire, quella categoria di intellettuali che in italiano volgare si chiamano mezze calzette. I piú calmi, sereni e misurati sono i contadini; poi vengono gli operai, poi gli artigiani, quindi gli intellettuali, tra i quali passano raffiche improvvise di follia assurda e infantile. Parlo naturalmente dei confinati politici, non dei coatti comuni, la cui
vita è primitiva ed elementare e nei quali le passioni raggiungono, con rapidità spaventosa, i culmini della pazzia: in un mese si son verificati tra i coatti comuni cinque o sei fatti di sangue.
Dunque non seguirò il tuo consiglio di fare capricci. Però hai ragione: talvolta io sono cattivo involontariamente e offendo i miei amici senza saperlo. Ciò dipende, credo, dal fatto che sono sempre vissuto isolato, senza famiglia e ho dovuto ricorrere per i miei bisogni a estranei: ho
sempre perciò avuto timore di dare fastidio e di importunare. Ma non c’era in me nessun misconoscimento del tuo affetto e della tua bontà. Ricorrerò a te ogni volta che ne avrò bisogno, con l’impegno, da parte tua, di essere estremamente franca sulle tue possibilità e di non crearti
imbarazzi inutili e pericolosi. L’inchiostro che mi hai mandato va benissimo; cosí vanno bene tutte le altre cose. Ho ricevuto le fotografie: Delio ha avuto un gran successo di ammirazione. Credi che ho scoperto di avere una dose di pazienza e di forza che non credevo di possedere: solamente Bordiga può competere con me. Siamo i soli che in tutto questo periodo non abbiamo sentito malesseri di nessuna sorte, mentre gli altri, chi piú chi meno, hanno avuto febbri influenzali e disturbi viscerali per il radicale mutamento dei cibi e per l’acqua, nella quale nuotan visibilmente
degli esemplari, magnifici per agilità, della razza dei tritoni. Non ho ancora cominciato nessun lavoro serio finora, quantunque abbia già a mia disposizione una discreta quantità di libri; ho iniziato però le lezioni di storia nel corso di cultura generale che abbiamo organizzato. Perciò non
devi preoccuparti per la spedizione rapida dei libri.
Invece ho proprio bisogno di un po’ di soldi. Credevo di averne a sufficienza almeno per tre mesi: ho dovuto spendere per aiutare un certo numero di confinati giunti senza risorse e ho dovuto
antecipare per le spese generali della mensa comune che si inizierà dopodomani, 9. Il periodo delle spese impreviste è ormai trascorso: la mensa comune ci permetterà di sottrarci a tante piccole e
grosse spese cui siamo stati soggetti finora per il mangiare. Vedi che te lo dico francamente: mi occorrerebbero un 200 lire e non ho proprio voglia di domandarle allo Sraffa che si trova in questo momento lontano dalla sua sede.
Carissima Tania, vorrei proprio saperti tranquilla e senza nessun assalto di malinconia. Ma devi scrivermi lo stesso e confessarti con me: le tue lettere mi fanno un gran piacere, perché mi sento, per ognuna di esse, vicino a te. Sai che ho ricevuto una cartolina da Giulia con la firma autografa di Delio? Sembra incredibile: il mondo è sempre più piccolo di quanto si pensa. Ti
scriverò ancora a lungo per la posta di lunedì, sebbene ci sia la probabilità che lunedì il vaporetto non giunga. Siamo entrati nell’inverno anche ad Ustica. Inverno molto mite, perché si può andare in
giro senza cappello e senza soprabito; ma piove spesso e soffiano spesso venti molto violenti che turbano il mare e impediscono la traversata. Ma, anche, che magnifiche giornate! Non puoi immaginare quali tinte riesca a prendere il mare e il cielo nelle giornate serene.
Saluta Giacomo e la moglie. Ho conosciuto l’amico di Valentino, che è un bravissimo ragazzo. Ti abbraccio
Antonio
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Author Radio Ortica
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