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La Santa Messa secondo il Ritus Romanus antiquior in 101 domande con relative risposte: è questo quanto propone don Roberto Spataro, docente di lingua e letteratura greca presso il Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, nel suo libro La Messa del futuro.
Si tratta di un testo prezioso, anche perché, come specifica il card. Raymond Leo Burke nella Prefazione, «lungo i secoli cristiani la Chiesa, di fronte alla realtà del Santissimo Sacramento, che, nelle parole di san Tommaso d’Aquino, contiene sostanzialmente “il bene comune spirituale di tutta la Chiesa”, ha salvaguardato con una cura del tutto particolare i sacri riti quali strumenti, allo stesso tempo materiali e altamente spirituali, per rendere attuale e presente il grande Mistero della Fede».
Può sembrare paradossale che la cosiddetta Messa antica venga definita, al contempo, la «Messa del futuro», ma lo stesso autore ne spiega la ragione: «Le realtà che sono amate da Dio e dalla Madonna si sviluppano sempre, senza clamore e agitazione, come insegna il Vangelo. Inoltre, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, diminuiscono i fedeli, spesso anziani, che prendono parte alla Messa Novus Ordo, aumentano quelli che assistono alla Messa Vetus Ordo, generalmente giovani e famiglie con molti bambini».
Il libro contiene anche una preziosa testimonianza del card. Zen, che ricorda come nel 1989, introducendo nel seminario di Shanghai il Novus Ordo, egli abbia raccomandato ai seminaristi di tenere «pure preziosa la Messa che avete goduto fino ad oggi, quella che ha nutrito la vostra fede, la vostra vocazione, quella che ha dato il coraggio ai nostri martiri» ovvero quella cosiddetta antica, ma sempre viva.
La Santa Messa secondo il Ritus Romanus antiquior in 101 domande con relative risposte: è questo quanto propone don Roberto Spataro, docente di lingua e letteratura greca presso il Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, nel suo libro La Messa del futuro. Si tratta di un testo prezioso, anche perché, come specifica il card. Raymond Leo Burke nella Prefazione, «lungo i secoli cristiani la Chiesa, di fronte alla realtà del Santissimo Sacramento, che, nelle parole di san Tommaso d’Aquino, contiene sostanzialmente “il bene comune spirituale di tutta la Chiesa”, ha salvaguardato con una cura del tutto particolare i sacri riti quali strumenti, allo stesso tempo materiali e altamente spirituali, per rendere attuale e presente il grande Mistero della Fede». Può sembrare paradossale che la cosiddetta Messa antica venga definita, al contempo, la «Messa del futuro», ma lo stesso autore ne spiega la ragione: «Le realtà che sono amate da Dio e dalla Madonna si sviluppano sempre, senza clamore e agitazione, come insegna il Vangelo. Inoltre, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, diminuiscono i fedeli, spesso anziani, che prendono parte alla Messa Novus Ordo, aumentano quelli che assistono alla Messa Vetus Ordo, generalmente giovani e famiglie con molti bambini». Il libro contiene anche una preziosa testimonianza del card. Zen, che ricorda come nel 1989, introducendo nel seminario di Shanghai il Novus Ordo, egli abbia raccomandato ai seminaristi di tenere «pure preziosa la Messa che avete goduto fino ad oggi, quella che ha nutrito la vostra fede, la vostra vocazione, quella che ha dato il coraggio ai nostri martiri» ovvero quella cosiddetta antica, ma sempre viva. read more read less

about 1 year ago #lamessadelfuturo, #liturgiaantic, #spataroroberto