“A noi, chi ci da voce?”
“Quando vengo qui, tu mi guardi in maniera diversa da come guardi un altro cliente, è una mia impressione?”. Da questa domanda, rivolta a un barista del quartiere San Paolo di Roma , tanti anni fa, è partita l’esperienza di Radio Fuori Onda: un modo per affrontare, a volte in modo frontale e un po’ sfrontato, i pregiudizi e lo stigma legato al disagio mentale. Armati di microfono, abbiamo cominciato ad uscire e intervistare il quartiere in cui siamo inseriti. Noi persone con disagio mentale: 'pazienti', 'operatori', 'professionisti della comunicazione'. Ad anni di distanza, quando le nostre trasmissioni sono arrivate in 'Australia', abbiamo avuto la consapevolezza dell'importanza del nostro lavoro: creare uno spazio inclusivo per provare ad essere protagonisti attraverso i talenti, i desideri, le necessità delle persone con disagio mentale che partecipano alle nostre attività. E costituendoci come associazione, l'associazione 'Fuori Onda', ci siamo voluti dare una forma giuridica per crescere e diffondere il nostro modo di lavorare e includere facendo radio, facendo comunicazione. Da questo impegno, è nata una rivista mensile e diverse collaborazioni lavorative in cui siamo potuti sperimentare come persone, come cittadini, come professionisti.
Radio Fuori Onda, e l'associazione, sono attive dal 2011 e in questa grande impresa sono tante le persone da ringraziare nel corso degli anni: Emanuele Sirolli, Claudia Celentano, Simona Porta, Enrico Cicchetti, Danilo Scaringi, Anita Picconi, Andrea Terracciano solo per citarne alcuni. Ognuno ha dato un contributo fondamentale per dare continuità e sostanza a questa esperienza.
show less