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Il cristianesimo si gioca nel passo deciso di una militanza antioppressiva. C’è solo un luogo reale dove il potenziale messianico della carità si combina con l’amore di giustizia: mettersi seduti ad ascoltare l’altro. Come diceva l’Abbé Pierre abbiamo bisogno “tenere entrambi gli occhi aperti, uno rivolto alla miseria del mondo per combatterla e un altro aperto alla bellezza ineffabile per rendere grazie”. È lo stupendo strabismo della fede. Commenta l’enciclica Fratelli tutti Paolo Gomarasca, docente di Global ethics and restorative justice dell’Università Cattolica.
Il cristianesimo si gioca nel passo deciso di una militanza antioppressiva. C’è solo un luogo reale dove il potenziale messianico della carità si combina con l’amore di giustizia: mettersi seduti ad ascoltare l’altro. Come diceva l’Abbé Pierre abbiamo bisogno “tenere entrambi gli occhi aperti, uno rivolto alla miseria del mondo per combatterla e un altro aperto alla bellezza ineffabile per rendere grazie”. È lo stupendo strabismo della fede. Commenta l’enciclica Fratelli tutti Paolo Gomarasca, docente di Global ethics and restorative justice dell’Università Cattolica. read more read less

3 years ago