Oggi leggo la domanda di un ragazzo che mi chiede di rimanere anonimo:

👤💬 “Salve Massimo, sono un ragazzo con un’attività di produzione: prodotti da forno.

Nell’ultimo periodo, per ridurre i costi, ho deciso di comprare i prodotti da terzi e rivenderli ma nonostante ciò la mia azienda non riesce a pagare tutte le spese e per coprire ho speso tutto il mio capitale personale.

Ora sono al verde e riesco appena a sostenere i costi con gli incassi giornalieri!

Vorrei vendere e mettermi in positivo per reinvestire in altro ma non ci riesco.
Non ho soldi da reinvestire nella mia attività per rilanciarla e sono bloccato in una situazione di stallo.

Non mi va di chiudere l’attività per non far crollare il valore della stessa!

Preciso che non voglio più fare un lavoro del genere ma voglio cercare di creare entrate diverse, magari come ho letto nel libro “Padre ricco padre povero”: gestire una parte dei capitali ricevuti dalla vendita dell’attività cercando di comprare attività e non passivi.

Credevo che il mio fosse un investimento ma in realtà ho semplicemente creato un lavoro identico a quello di un dipendente…solo con più problemi da risolvere.

Avresti qualche consiglio da darmi?

Mi piacerebbe rimanere anonimo, grazie!”

👆🏼 Questa è una situazione in cui, purtroppo, si ritrovano troppe persone❗

👉🏼 Innanzitutto il primo problema è, come tu hai intuito benissimo, quello di comprarsi un lavoro ❌

Alcune persone decidono di mettersi in proprio non perché vogliono creare un’attività, un’azienda, ma semplicemente perché non vogliono lavorare sotto qualcun altro❗

⚠ Senza le competenze giuste però si cade in una situazione ancora peggiore di quella iniziale 📉

➕ Nel podcast vediamo assieme la parte relativa all’investimento attivo e alla tua fase di stallo 💰😉

Spero di esserti stato utile e ci sentiamo nella prossima pillola 💊👋🏼


Massimo Martinini
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