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Parliamo oggi di CARCINOMA DEL COLON-RETTO, un tumore per il quale ci sono novità molto interessanti dal congresso della società americana di oncologia medica, l’ASCO.
Uno degli studi più importanti del congresso, presentato nella sessione plenaria, è lo studio KEYNOTE-177, i cui risultati dimostrano, come nei pazienti con carcinoma del colon-retto avanzato che presentano una particolare alterazione genetica (alta instabilità dei microsatelliti/deficit della riparazione dei mismatch, MSI-H/dMMR) una terapia di prima linea con il farmaco immunoterapico pembrolizumab sia in grado di prolungare in modo significativo la sopravvivenza senza progressione della malattia.
Ne parliamo in quest’intervista con un esperto, il professor Fortunato Ciardiello, Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e autore principale dello studio per l’Italia
Parliamo oggi di CARCINOMA DEL COLON-RETTO, un tumore per il quale ci sono novità molto interessanti dal congresso della società americana di oncologia medica, l’ASCO. Uno degli studi più importanti del congresso, presentato nella sessione plenaria, è lo studio KEYNOTE-177, i cui risultati dimostrano, come nei pazienti con carcinoma del colon-retto avanzato che presentano una particolare alterazione genetica (alta instabilità dei microsatelliti/deficit della riparazione dei mismatch, MSI-H/dMMR) una terapia di prima linea con il farmaco immunoterapico pembrolizumab sia in grado di prolungare in modo significativo la sopravvivenza senza progressione della malattia. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto, il professor Fortunato Ciardiello, Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e autore principale dello studio per l’Italia read more read less

3 years ago #asco2020, #ciardiello, #colon-retto, #pembrolizumab, #tumore