Il lavoro nell’era Covid, l’aggiornamento delle leggi in materia e la diffusione dello Smart working. Nella terza puntata de Il domatore di aquiloni parliamo di lavoro: è un tema molto caldo, soprattutto dopo l’inizio della pandemia che ha fatto crollare il Pil e cancellato tanti posti di lavoro.
Di contro – però – tante persone (il riferimento è ai knowledge worker) hanno sperimentato il lavoro agile: un tempo quasi osteggiato da tante aziende (in particolare dalle Piccole e medie, perché le grandi sono sempre state più avanti sul tema), è stato largamente usato nella fase acuta dell’emergenza sanitaria.
D’altra parte non c’erano alternative durante il lockdown, anche se – è bene precisarlo – più che Smart working è stato un Remote working. Per parlare di lavoro e di nuove modalità di lavoro, ci siamo confrontati con Francesco Seghezzi, Presidente Fondazione Adapt.
Il lavoro nell’era Covid, l’aggiornamento delle leggi in materia e la diffusione dello Smart working. Nella terza puntata de Il domatore di aquiloni parliamo di lavoro: è un tema molto caldo, soprattutto dopo l’inizio della pandemia che ha fatto crollare il Pil e cancellato tanti posti di lavoro.
Di contro – però – tante persone (il riferimento è ai knowledge worker) hanno sperimentato il lavoro agile: un tempo quasi osteggiato da tante aziende (in particolare dalle Piccole e medie, perché le grandi sono sempre state più avanti sul tema), è stato largamente usato nella fase acuta dell’emergenza sanitaria.
D’altra parte non c’erano alternative durante il lockdown, anche se – è bene precisarlo – più che Smart working è stato un Remote working. Per parlare di lavoro e di nuove modalità di lavoro, ci siamo confrontati con Francesco Seghezzi, Presidente Fondazione Adapt.
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