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https://ogzero.org/tag/myanmar/

Chiediamo a Emanuele Giordana di ritorno dal confine birmano/thailandese cosa ci sia dietro il bombardamento dell’hub delle truffe al confine birmano?
La contraddizione interna ai gruppi karen crea tre fazioni: un gruppo principale a congresso, una nuova armata che rastrella tutti i karen che avversano la giunta e un’ultima componente del gruppo comunitario costituita da una brigata di frontiera fatta di rinnegati che appoggiano la giunta e hanno ottenuto dal regime di riprendere lo sfruttamento della città del vizio – sesso droga e gioco d’azzardo – che era stata sospesa nella sua progettazione di drenaggio dei soldi e gestione dei soldi dei ricchi cinesi, che prima del golpe era appannaggio dell’ala al momento a congresso e ora invece si è trasformata in un porto sicuro per criptovalute, delle truffe on line, dei saccheggi delle carte di credito… del traffico di dati sensibili. Colpire quel luogo vuol dire innanzitutto contrapporsi al regime di Naypyidaw, ma anche colpire gli interessi cinesi nell’area. Peraltro i cinesi probabilmente preferirebbero che la zona fosse pacificata, nonostante forniscano anch’essi armi letali, visto che è il cortile di casa dove l’economia è strettamente legata agli interessi di Pechino, primo tra tutti il porto nel golfo delle Andamane, dove far confluire le merci per via terrestre in modo che si eviti di dover attraversare gli stretti del Mar cinese meridionale; mentre le armi dei russi rappresentano un core business per Mosca. La Russia è strettamente legata a Tatmadaw, mentre i cinesi anche nelle forniture di armi è doppiogiochista e approvvigiona sia il regime che i suoi antagonisti.
Il modello ormai diffuso globalmente a cui fa riferimento Shwe Kokko, che vede sgocciolare la ricchezza (controllata in larghissima parte dalla casta militare) su alcuni componenti di una comunità – “gocce” utili anche per comprare il consenso – fa da base per altre 14 città birmane; e altre se ne trovano in Cambogia. Si potrebbe trattare di un espediente per riciclare il denaro sporco delle triadi: infatti sorgono dal nulla queste città che poi, cessato lo scopo, vengono abbandonate, perché le zone speciali cambiano area di riferimento e così crolla il valore immobiliare.
In tutto questo il “Concilio” nazionale buddista è in maggioranza schierato con il regime, perché è l’unico che può assicurare le “donazioni” di cui i monaci vivono, essendo il paese impoverito; ma questo ha comportato anche una certa quantità di tonache alle ortiche per scelta etica, perché è inaccettabile il bombardamento alla cieca di Sagaing, dove sono state uccise 168 persone (159 delle quali civili) con bombe particolarmente volte a uccidere, seguite dai raid di elicotteri che inseguivano i sopravvissuti per finirli. Le uccisioni mirate avvengono da una parte e dall’altra, nel senso che collaborazionisti o pezzi grossi vengono giustiziati da resistenti; l’esercito da parte sua non rinuncia a fucilazioni senza processo.
https://ogzero.org/tag/myanmar/ Chiediamo a Emanuele Giordana di ritorno dal confine birmano/thailandese cosa ci sia dietro il bombardamento dell’hub delle truffe al confine birmano? La contraddizione interna ai gruppi karen crea tre fazioni: un gruppo principale a congresso, una nuova armata che rastrella tutti i karen che avversano la giunta e un’ultima componente del gruppo comunitario costituita da una brigata di frontiera fatta di rinnegati che appoggiano la giunta e hanno ottenuto dal regime di riprendere lo sfruttamento della città del vizio – sesso droga e gioco d’azzardo – che era stata sospesa nella sua progettazione di drenaggio dei soldi e gestione dei soldi dei ricchi cinesi, che prima del golpe era appannaggio dell’ala al momento a congresso e ora invece si è trasformata in un porto sicuro per criptovalute, delle truffe on line, dei saccheggi delle carte di credito… del traffico di dati sensibili. Colpire quel luogo vuol dire innanzitutto contrapporsi al regime di Naypyidaw, ma anche colpire gli interessi cinesi nell’area. Peraltro i cinesi probabilmente preferirebbero che la zona fosse pacificata, nonostante forniscano anch’essi armi letali, visto che è il cortile di casa dove l’economia è strettamente legata agli interessi di Pechino, primo tra tutti il porto nel golfo delle Andamane, dove far confluire le merci per via terrestre in modo che si eviti di dover attraversare gli stretti del Mar cinese meridionale; mentre le armi dei russi rappresentano un core business per Mosca. La Russia è strettamente legata a Tatmadaw, mentre i cinesi anche nelle forniture di armi è doppiogiochista e approvvigiona sia il regime che i suoi antagonisti. Il modello ormai diffuso globalmente a cui fa riferimento Shwe Kokko, che vede sgocciolare la ricchezza (controllata in larghissima parte dalla casta militare) su alcuni componenti di una comunità – “gocce” utili anche per comprare il consenso – fa da base per altre 14 città birmane; e altre se ne trovano in Cambogia. Si potrebbe trattare di un espediente per riciclare il denaro sporco delle triadi: infatti sorgono dal nulla queste città che poi, cessato lo scopo, vengono abbandonate, perché le zone speciali cambiano area di riferimento e così crolla il valore immobiliare. In tutto questo il “Concilio” nazionale buddista è in maggioranza schierato con il regime, perché è l’unico che può assicurare le “donazioni” di cui i monaci vivono, essendo il paese impoverito; ma questo ha comportato anche una certa quantità di tonache alle ortiche per scelta etica, perché è inaccettabile il bombardamento alla cieca di Sagaing, dove sono state uccise 168 persone (159 delle quali civili) con bombe particolarmente volte a uccidere, seguite dai raid di elicotteri che inseguivano i sopravvissuti per finirli. Le uccisioni mirate avvengono da una parte e dall’altra, nel senso che collaborazionisti o pezzi grossi vengono giustiziati da resistenti; l’esercito da parte sua non rinuncia a fucilazioni senza processo. read more read less

11 months ago #burma, #junta, #kantbalu, #karen, #maṇḍalaya, #minaunghlaing, #myanmar, #nug, #pazigyi, #pdf.army, #sagaing, #shwekokko, #tatmadaw, #whatshappeninginmyanmar