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Dal cassetto dei ricordi della storia pluricentenaria della Juventus.
Storie e uomini che hanno reso la Juventus ciò che è.
Nuovo episodio, di una serie speciale in cui vi narreremo attraverso la passione, competenza e amore per i colori bianconeri dell'amico Nevio Capella, le più belle ed avvincenti partite giocate nel corso della sua storia dalla vecchia signora.
In questo episodio rivivremo la finale della coppa Intercontinentale disputatasi tra gli argentini dell'Argentinos Juniors e gli italiani della Juventus, l'8 dicembre 1985 a Tokyo su un campo bagnato da una pioggia insistente.
Ritenuta la miglior edizione nella storia del torneo per livello tecnico e agonistico oltreché, in generale, uno dei migliori incontri mai giocati nella storia dello sport.
Dopo sette edizioni di egemonia delle quadre detentrici della Coppa Libertadores, alla vittoria del massimo trofeo internazionale tornò una squadra europea.
Il primo tempo vide la squadra bianconera resistere ai tentativi degli argentini di passare in vantaggio, che non produssero occasioni limpide ma garantirono un gioco piacevole.
La ripresa fu al contrario decisamente più aperta.
Per decidere l'assegnazione della Coppa furono disputati i tempi supplementari nei quali le due squadre, che tanto si erano combattute nelle prime due frazioni, pagarono la stanchezza e poco concessero allo spettacolo.
Per la prima volta nella storia furono pertanto necessari i tiri di rigore per assegnare il trofeo, con gli juventini che prevalsero, decisiva la trasformazione di Platini, il quale fu eletto miglior calciatore della partita.
Con la vittoria nella competizione, la Juventus divenne il primo club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali della confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato quattordici anni dopo.
I difensori italiani Gaetano Scirea e Antonio Cabrini divennero i primi calciatori a vincere tutte le competizioni UEFA per club all'epoca vigenti; allo stesso tempo, l'allenatore Giovanni Trapattoni divenne il primo tecnico — e rimane tuttora l'unico — a fare altrettanto.
L’uomo del match: Michel Platini Il gol più bello, degno della cineteca del calcio di tutti i tempi, glielo annulla l’inflessibile tedesco Roth ed è un delitto.
In pratica, quello di Tokyo è il suo canto del cigno, dopo aver vinto tutto, non avrà più stimoli e lascerà nel 1987.
Buon ascolto!
Dal cassetto dei ricordi della storia pluricentenaria della Juventus. Storie e uomini che hanno reso la Juventus ciò che è. Nuovo episodio, di una serie speciale in cui vi narreremo attraverso la passione, competenza e amore per i colori bianconeri dell'amico Nevio Capella, le più belle ed avvincenti partite giocate nel corso della sua storia dalla vecchia signora. In questo episodio rivivremo la finale della coppa Intercontinentale disputatasi tra gli argentini dell'Argentinos Juniors e gli italiani della Juventus, l'8 dicembre 1985 a Tokyo su un campo bagnato da una pioggia insistente. Ritenuta la miglior edizione nella storia del torneo per livello tecnico e agonistico oltreché, in generale, uno dei migliori incontri mai giocati nella storia dello sport. Dopo sette edizioni di egemonia delle quadre detentrici della Coppa Libertadores, alla vittoria del massimo trofeo internazionale tornò una squadra europea. Il primo tempo vide la squadra bianconera resistere ai tentativi degli argentini di passare in vantaggio, che non produssero occasioni limpide ma garantirono un gioco piacevole. La ripresa fu al contrario decisamente più aperta. Per decidere l'assegnazione della Coppa furono disputati i tempi supplementari nei quali le due squadre, che tanto si erano combattute nelle prime due frazioni, pagarono la stanchezza e poco concessero allo spettacolo. Per la prima volta nella storia furono pertanto necessari i tiri di rigore per assegnare il trofeo, con gli juventini che prevalsero, decisiva la trasformazione di Platini, il quale fu eletto miglior calciatore della partita. Con la vittoria nella competizione, la Juventus divenne il primo club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali della confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato quattordici anni dopo. I difensori italiani Gaetano Scirea e Antonio Cabrini divennero i primi calciatori a vincere tutte le competizioni UEFA per club all'epoca vigenti; allo stesso tempo, l'allenatore Giovanni Trapattoni divenne il primo tecnico — e rimane tuttora l'unico — a fare altrettanto. L’uomo del match: Michel Platini Il gol più bello, degno della cineteca del calcio di tutti i tempi, glielo annulla l’inflessibile tedesco Roth ed è un delitto. In pratica, quello di Tokyo è il suo canto del cigno, dopo aver vinto tutto, non avrà più stimoli e lascerà nel 1987. Buon ascolto! read more read less

3 years ago #calcio, #intercontinentale, #juve, #platini, #sport