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Il DL 129/2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 260 del 20 ottobre 2020, recante “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”, si compone di un solo articolo e contiene due importanti novità in tema di riscossione esattoriale, connesse all’emergenza epidemiologica in atto:

la prima è favorevole ai contribuenti e in breve prevede un nuovo slittamento dei termini di pagamento di cartelle esattoriali, accertamenti esecutivi, ingiunzioni di pagamento emessi dagli agenti della riscossione; i pagamenti dovranno essere effettuati entro il 31 gennaio 2021;
la seconda invece è favorevole agli agenti della riscossione ai quali viene concesso maggior tempo, entro il 31 dicembre 2022, per la notifica dei carichi, relativi alle entrate tributarie e non tributarie, affidati durante il periodo di sospensione.
Le domande e i dubbi più frequenti

Con la pubblicazione del decreto tornano i dubbi nei contribuenti:

I pagamenti oggetto di sospensione, andranno poi pagati in unica soluzione?
Se ho già un piano di rateizzazione in essere e sospeso come mi devo comportare alla scadenza?
Se alla scadenza o anche successivamente non ho le somme per versare le rate e ne salto alcune cado dal piano di dilazione concesso?
Possono essermi notificate nuove cartelle nel periodo di sospensione?
I pignoramenti su stipendi, salari e pensioni sono ancora efficaci?
Le scadenze della “Rottamazione ter” e del “Saldo e stralcio” sono prorogate?

Nel podcast tutte le risposte, ma su un punto vale la pena fare già una riflessione: tutti i termini, di prescrizione e di decadenza, che scadono nel 2020 in merito alla notifica delle cartelle di pagamento slittano automaticamente al 31 dicembre 2022; questo significa che nel prossimo biennio si assisterà ad un accumulo di milioni di cartelle e di centinaia di migliaia di atti impositivi che, progressivamente, graveranno sul capo di contribuenti logorati da una recessione senza precedenti.

Sarebbe quindi il caso di prevedere già oggi delle soluzioni alternative al mero rinvio  di qualche mese delle scadenze originarie.

Per approfondire l’argomento clicca e ascolta il podcast di QuiFinanza a cura del Dottor Davide Giampietri, Dottore Rag. Commercialista, Revisore Legale, in collaborazione con Fisco7.
Il DL 129/2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 260 del 20 ottobre 2020, recante “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”, si compone di un solo articolo e contiene due importanti novità in tema di riscossione esattoriale, connesse all’emergenza epidemiologica in atto: la prima è favorevole ai contribuenti e in breve prevede un nuovo slittamento dei termini di pagamento di cartelle esattoriali, accertamenti esecutivi, ingiunzioni di pagamento emessi dagli agenti della riscossione; i pagamenti dovranno essere effettuati entro il 31 gennaio 2021; la seconda invece è favorevole agli agenti della riscossione ai quali viene concesso maggior tempo, entro il 31 dicembre 2022, per la notifica dei carichi, relativi alle entrate tributarie e non tributarie, affidati durante il periodo di sospensione. Le domande e i dubbi più frequenti Con la pubblicazione del decreto tornano i dubbi nei contribuenti: I pagamenti oggetto di sospensione, andranno poi pagati in unica soluzione? Se ho già un piano di rateizzazione in essere e sospeso come mi devo comportare alla scadenza? Se alla scadenza o anche successivamente non ho le somme per versare le rate e ne salto alcune cado dal piano di dilazione concesso? Possono essermi notificate nuove cartelle nel periodo di sospensione? I pignoramenti su stipendi, salari e pensioni sono ancora efficaci? Le scadenze della “Rottamazione ter” e del “Saldo e stralcio” sono prorogate? Nel podcast tutte le risposte, ma su un punto vale la pena fare già una riflessione: tutti i termini, di prescrizione e di decadenza, che scadono nel 2020 in merito alla notifica delle cartelle di pagamento slittano automaticamente al 31 dicembre 2022; questo significa che nel prossimo biennio si assisterà ad un accumulo di milioni di cartelle e di centinaia di migliaia di atti impositivi che, progressivamente, graveranno sul capo di contribuenti logorati da una recessione senza precedenti. Sarebbe quindi il caso di prevedere già oggi delle soluzioni alternative al mero rinvio  di qualche mese delle scadenze originarie. Per approfondire l’argomento clicca e ascolta il podcast di QuiFinanza a cura del Dottor Davide Giampietri, Dottore Rag. Commercialista, Revisore Legale, in collaborazione con Fisco7. read more read less

3 years ago