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Simonetta Sciandivasci
"I figli che non voglio"
https://mondadori.it


Inverno demografico: e davanti a noi si stendono pianure infeconde e ghiacciate da far impallidire Il Trono di Spade, nella mente risuonano echi di tragedie shakespeariane.In Italia non si fanno più figli, dove andrà a finire la nostra civiltà, ma soprattutto: chi pagherà le nostre pensioni? Ma che senso ha insistere a credere che l’unico modo per tenere in piedi il sistema sia procreare, anche laddove le donne – per la precisione una minoranza di donne quantificata dall’Istat nel 5 per cento – pur essendo nelle condizioni di fare figli, non li vuole? Rispetto al tema della maternità spesso vincono gli schematismi e le donne si trovano rappresentate o come vittime di un Paese in cui fare figli è un privilegio- la precarietà del lavoro, gli stipendi bassi, gli asili inaccessibili, lo stato sociale che non provvede come dovrebbe -, o come un manipolo di ciniche, superficiali, carrieriste e future pentite destinate a una vecchiaia solitaria e amareggiata dal rimpianto di non essersi riprodotte. Tra questi due poli ci sono le persone vere, a cui danno voce gli interventi raccolti in questo libro. Tante donne, ma anche alcuni uomini, che hanno raccolto la sfida lanciata da Simonetta Sciandivasci con lucidità e ironia sulle pagine dello “Specchio”, inserto culturale della “Stampa”, una sfida a interrogarsi sui motivi per cui si diventa genitori oppure no, a ragionare sulle diverse possibili fisionomie di una famiglia.C’è chi si dichiara fautrice dell’agnosticismo procreativo, perché diventare genitore è qualcosa di così intimo e personale da rendere impossibili posizioni di principio, chi insiste sulla necessità di rendere più semplice l’adozione per i genitori single, chi accusa il peso dei condizionamenti del passato e chi prova a sostenere le ragioni dell’incoscienza. Chi valuta il congelamento degli ovuli prima di intraprendere un percorso di transizione da donna a uomo, chi sostiene che i padri siano ben felici di non avere la parità genitoriale e chi patisce l’onnipotenza delle madri in caso di separazione. Ci sono donne che chiedono più rispetto per la scelta di non essere madri, uomini che provano a smontare i narcisismi, le fragilità, le contraddizioni dell’essere padre.E poi ci sono doti che attendono pazienti nei bauli, nonne e madri che attendono nipoti da figlie che con noncuranza varcano la soglia dei trentacinque anni…Una carrellata di interventi non ortodossi, pieni di intelligenza e senso critico, un vademecum fondamentale per chiunque sia interessato all’argomento. Un dibattito che ci fornisce ottimi strumenti per “smettere di pensare che l’inverno demografico sia una questione morale o economica: è, invece, una questione di prospettiva, che impone nuove lenti; è una questione di geografia politica e riorganizzazione del mondo secondo nuovi criteri”.


Con i contributi di:
Viola Ardone • Sandro Bonvissuto • Maria Cafagna Elisa Casseri • Francesco Ditaranto • Marco Franzoso Flavia Gasperetti • Loredana Lipperini • Elena Loewenthal Andrea Malaguti • Michela Marzano • Daniele Mencarelli Assia Neumann Dayan • Gianluca Nicoletti • Raffaele Notaro Melissa Panarello • Veronica Pivetti • Silvia Ranfagni Francesca Sforza • Caterina Soffici • Giorgia Soleri Elena Stancanelli • Giorgia Surina • Nadia Terranova Maria Sole Tognazzi • Alec Trenta • Carlotta Vagnoli • Ester Viola.


Simonetta Sciandivasci è nata a Tricarico nel 1985 ed è cresciuta a Matera. Lavora alla redazione cultura della “Stampa”. Ha scritto per “Il Foglio”, “Linkiesta”, “Rolling Stone”, “La Verità”, “la Repubblica”. Ha collaborato con la Rai, in radio e in tv, come consulente e autrice. Collabora con la Scuola Holden e l’Accademia Molly Bloom. È redattrice di “Nuovi Argomenti”.


IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare
https://ilpostodelleparole.it










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about 1 year ago #diventaregenitore, #figli, #ifiglichenonvoglio, #lastampa, #lavoro, #maternità, #mondadori, #nonvolerefigli, #politica, #simonettasciandivasci