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Angelo Basile "Plenilunium"

Angelo Basile "Plenilunium"
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Sep 18, 2018 · 20m 25s

Angelo Basile "Plenilunium" Oakmond Publishing www.oakmond-publishing.com Febbraio del 30 d.C. L’anziano servitore di una ricca famiglia di Betania percorre le rive del Giordano in cerca di un uomo molto speciale....

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Angelo Basile
"Plenilunium"
Oakmond Publishing
www.oakmond-publishing.com



Febbraio del 30 d.C.

L’anziano servitore di una ricca famiglia di Betania percorre le rive del Giordano in cerca di un uomo molto speciale.

2016.

Nelle strade lastricate in porfido rosso dell’antico quartiere Baggio, periferia di Milano, all’ombra del campanile della chiesa vecchia, si consumano le vite tranquille degli abitanti. Protagoniste della sua rinascita culturale sono le donne, che tessono una trama di relazioni sociali ed economiche. La notte di luna piena tra il quattordici e il quindici novembre, ricordata dagli astrologi per avere mostrato la super luna, la più visibile negli ultimi settanta anni, il sangue di un uomo misterioso, vittima di una brutale aggressione, macchia il sagrato della chiesa. Tutti sembrano avere dei segreti da nascondere, perfino il distante Vaticano, che invia un cardinale al capezzale dell’uomo moribondo.

È il primo episodio sconcertante, al quale seguirà una serie di omicidi, tutti commessi in notti di plenilunio, che squarcerà il velo di apparente normalità che avvolge il quartiere. Qualcosa si è svegliato nel cuore del vecchio borgo, è affamato e ha artigli affilati e zanne.

Una storia che parte da molto lontano, uno sguardo che abbraccia miserie e grandezze di un’umanità variegata, ne svela gli amori teneri e sensuali, le ossessioni perverse, le esistenze quotidiane, sconvolte dall’improvviso irrompere del soprannaturale, seguendo una trama ricca di colpi di scena, fino all’ultima riga.

Così comincia:
"L’aria è pesante e umida, tira un vento fresco, anche se non si può dire che faccia freddo, ma il cielo grigio non promette nulla di buono.

Il servo si fa strada tra gli arbusti ai margini del fiume, i piedi affondano nella melma.

In quel punto il Giordano non è molto profondo e forma un guado.

Per fortuna i suoi padroni sono molto ricchi e generosi, tra le famiglie più in vista di Betania, proprietari di estesi vigneti e oliveti.

Hanno fornito il loro servo di sandali robusti, uno spesso mantello di lana per ripararsi dal freddo, frutta e vino per ristorarsi durante il viaggio.

L’anziano servitore è partito dalla casa dei padroni poco prima del sorgere del sole, le due donne gli hanno detto di cercare presso un’ansa del Giordano un uomo, lo stesso che altre volte fu invitato gradito e riverito nella casa, anche se non riesce a spiegarsi il perché.

Ai suoi occhi l’uomo, che si fa chiamare Maestro dai suoi discepoli straccioni, non merita tutta questa considerazione.

Il luogo al quale è diretto è il medesimo dove un altro predicatore, un certo Giovanni, faceva proseliti prima di questo.

Il servo fedele capisce di essere giunto nel posto indicato poco prima del tramonto, quando si unisce a un piccolo gruppo di pellegrini provenienti dalla Galilea, in viaggio per incontrare e farsi battezzare dal Maestro.

Questi gli raccontano di come quel mistico stia portando avanti la predicazione e le opere del defunto Giovanni.

Il compito affidatogli è semplice: deve riferire all’uomo della malattia che sta velocemente consumando il fratello delle due donne.

Da giorni una febbre altissima lo divora, a niente sono valsi gli sforzi delle sorelle, i denari spesi per unguenti medicamentosi e i medici che si sono avvicendati al capezzale del malato."

Angelo Basile nasce a Milano nella seconda metà del secolo scorso del passato millennio.

Condizione, quest’ultima, non comune a tutti.

Porta avanti gli studi classici, collezionando una serie di poco fruttuosi ma molto divertenti sette in condotta, tutti ampiamente meritati, creando intorno a sé un’aurea mistica nelle feste studentesche consumate a casa di amici.

Nella seconda metà del ‘900 si usava, tra coetanei, frequentarsi fisicamente. Immagino lo abbia sperimentato anche Mark Zuckerberg. Non credo vivesse davvero in un garage.

In seguito ad un paternalistico consiglio impartito dal preside del Liceo in una gremita Aula Magna, Angelo si vede costretto, però, alla fine del terzo anno, ad intraprendere la carriera di manovale.

Per circa un anno l’edilizia milanese lo vede coinvolto in movimentazioni di materiali inerti su e giù o nel mezzo delle scale, per citare l’immenso Dalla.

Poi, improvvisa, la svolta.

All’età di diciotto anni esce di casa, si iscrive ad un corso triennale per diventare infermiere, condivide diversi appartamenti con altri studenti. Ricominciano le feste.

In quegli anni si diploma, si fidanza con la donna che diventerà sua moglie, si spende nel mondo del volontariato, recupera gli anni persi frequentando scuole serali, dopo il lavoro, conquistando la maturità. Almeno sulla carta.

Dal giorno del diploma ad oggi ha quasi sempre lavorato in sala operatoria.

Non ha mai abbandonato le passioni che lo accompagnano dall’infanzia. No, no, non le feste.

Intendevo la lettura, onnivora, e la scrittura.

Nel 2016, al suo esordio letterario, tardivo ma meditato, vince il concorso internazionale Le Fenici e il suo libro, La cattiveria dei granchi, viene pubblicato da Montag.

Partecipa a diversi concorsi letterari ottenendo riconoscimenti vari.

Nel 2017 il racconto La neve non fa rumore è fra i dieci finalisti del premio La Quara, selezionato da personaggi illustri quali Liliana Segre e Ferruccio de Bortoli, e viene pubblicato nell’antologia del premio.

Stessa sorte per il racconto Luna di miele, pubblicato nell’antologia Buona notte horror.

Scrive principalmente di notte, quando gli impegni lavorativi e familiari glielo consentono. Forse è per questo che alcuni racconti hanno un’impronta crepuscolare.

Consapevole che gli italiani sono un popolo di santi, poeti e navigatori, da qualche anno, con la famiglia, naviga il mare alla scoperta di nuovi colori, odori e sapori.

Sulla santità ci sta ancora lavorando.

Ha cominciato la sua collaborazione con la Oakmond Publishing pubblicando il racconto La neve non fa rumore.

Con la Oakmond Publishing ha pubblicato il thriller horror Plenilunium e pubblicherà presto un'antologia di racconti horror, no, ironici, no, grotteschi, no forse più... bah, questa casa editrice per fortuna se ne infischia del genere, dunque diciamo semplicemente che pubblicherà con loro un libro di racconti.


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