Un dialogo a due voci quello tra l’attrice Monica Guerritore e la giudice Elisabetta Cavenini che affronta il tema forte e aspro e dannatamente sempre attuale del femminicidio, in particolare di quelle donne che si consegnano alla morte all’ultimo appuntamento con l’uomo che dice di amarle. Il discorso, percorrendo storie letterarie e immaginarie e storie reali e vissute, cerca di indagare nelle pieghe della psicologia femminile per comprendere quei processi di negazione, di incomprensione della propria situazione, della propria condizione di rischio che si riassume nella frase: “Mi ha amata, non mi farà del male”.
Un dialogo a due voci quello tra l’attrice Monica Guerritore e la giudice Elisabetta Cavenini che affronta il tema forte e aspro e dannatamente sempre attuale del femminicidio, in particolare di quelle donne che si consegnano alla morte all’ultimo appuntamento con l’uomo che dice di amarle. Il discorso, percorrendo storie letterarie e immaginarie e storie reali e vissute, cerca di indagare nelle pieghe della psicologia femminile per comprendere quei processi di negazione, di incomprensione della propria situazione, della propria condizione di rischio che si riassume nella frase: “Mi ha amata, non mi farà del male”.
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