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L’azienda tarantina di Vincenzo Notaristefano, tramite il suo servizio, permette di osservare l’intero processo produttivo dei cibi e certifica i volumi produttivi
ROMA. Nasce da un’esigenza personale la storia di Identikeat, startup pugliese impegnata nella riconoscibilità della filiera produttiva: in particolare la giovane azienda permette di autenticare e valorizzare prodotti agroalimentari dal campo alla tavola. Vincenzo Notaristefano, ceo e cofounder di Identikeat ha parlato di come avviene in maniera pratica tutto il processo: “Le varie aziende della filiera collaborano, permettendo di passare le informazioni da una ad un’altra. L’acquirente dal lato suo, può non solo verificare l’intera filiera produttiva del prodotto che mangia, ma, può essere sicuro di quello che mangia. Se, ad esempio, la seconda azienda coinvolta nella filiera riceve un determinato quantitativo di frutti, non può sicuramente trasmettere un quantitativo di frutta maggiore”.
Dal lato consumatore, invece, quali sono i maggiori riscontri?
“All’estero stiamo avendo ottimi risultati, in Italia, invece, ora stiamo iniziando ad avere i primi riscontri. Questa discrepanza tra i due mercati è dovuto agli accordi già avviati con alcuni distributori esteri, cosa che sta partendo anche nel nostro paese”.
Dal lato nuove tecnologie, come la blockchain, qual è il vostro pensiero?
“Abbiamo investito già soldi per cercare di capire se tale tecnologia potesse fare al caso nostro. È ancora da approfondire con ricerca e sviluppo l’utilizzo della blockchain pubblica nella nostra startup, ma prossimamente, o tramite bandi o tramite ricerca di aziende, ci muoveremo anche in questo senso”.
L’azienda tarantina di Vincenzo Notaristefano, tramite il suo servizio, permette di osservare l’intero processo produttivo dei cibi e certifica i volumi produttivi ROMA. Nasce da un’esigenza personale la storia di Identikeat, startup pugliese impegnata nella riconoscibilità della filiera produttiva: in particolare la giovane azienda permette di autenticare e valorizzare prodotti agroalimentari dal campo alla tavola. Vincenzo Notaristefano, ceo e cofounder di Identikeat ha parlato di come avviene in maniera pratica tutto il processo: “Le varie aziende della filiera collaborano, permettendo di passare le informazioni da una ad un’altra. L’acquirente dal lato suo, può non solo verificare l’intera filiera produttiva del prodotto che mangia, ma, può essere sicuro di quello che mangia. Se, ad esempio, la seconda azienda coinvolta nella filiera riceve un determinato quantitativo di frutti, non può sicuramente trasmettere un quantitativo di frutta maggiore”. Dal lato consumatore, invece, quali sono i maggiori riscontri? “All’estero stiamo avendo ottimi risultati, in Italia, invece, ora stiamo iniziando ad avere i primi riscontri. Questa discrepanza tra i due mercati è dovuto agli accordi già avviati con alcuni distributori esteri, cosa che sta partendo anche nel nostro paese”. Dal lato nuove tecnologie, come la blockchain, qual è il vostro pensiero? “Abbiamo investito già soldi per cercare di capire se tale tecnologia potesse fare al caso nostro. È ancora da approfondire con ricerca e sviluppo l’utilizzo della blockchain pubblica nella nostra startup, ma prossimamente, o tramite bandi o tramite ricerca di aziende, ci muoveremo anche in questo senso”. read more read less

4 years ago #blockchain, #identikeat, #vincenzonotaristefano