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Quando ti capita di incrociare qualcuno che ti ricorda una persona che hai conosciuto. E ti chiedi: chissà che fine avrà fatto?

TRASCRIZIONE
A volte mi capita di guardare una persona e di credere di conoscerla. Capita a tutti. Quello che succede nella mia mente è però che si stratificano, c'è una stratificazione di di conoscenze di gente che ho incontrato in diverse parti del mondo e a volte, camminando al mercato, per strada o nelle vie dello shopping, mi viene incontro una persona e immediatamente vengo - una persona che mi ricorda qualcuno che ho conosciuto in una delle mie altre vite, e non sto parlando di reincarnazione qua, sto parlando di altri luoghi del mondo in cui ho vissuto. Ed è come quando senti improvvisamente un odore che ti riporta ad una situazione immediatamente. E mi dispiace che nella vita ho perso di vista un sacco di persone. Prima quando sono andata via da Cagliari, la città dove sono nata, perché quando vivi all'estero, (ricordo che agli inizi studiavo ancora l'università qui a Cagliari, quindi tornavo ogni due tre mesi per dare gli esami), all'inizio c'era molta curiosità da parte dei miei colleghi universitari rimasti qua, da parte degli amici, però poi si fa una fatica tremenda a rimanere in contatto con chi è andato via e quindi succedeva che io magari ci provavo pure a rimanere in contatto, anche se all'epoca era molto più difficile, perché gli unici due mezzi erano il telefono e la scrittura, anzi solo la scrittura perché il telefono all'epoca aveva prezzi esorbitanti chiamare dall'estero, e quindi ben presto ho perso i contatti con tutti quelli che erano i miei amici di quando vivevo in pianta stabile a Cagliari E ho cercato, ripeto, di mantenere i contatti però a un certo punto diventa veramente impossibile, tu ti trasformi in un turista che arriva e va via e si condividono cose diverse. Difficile anche poi comunicare quello che si prova, anche perché, soprattutto se fai delle cose fighissime a Berlino negli anni '80, non vuoi venire, non puoi tornare nel paesino, nella città, cittadina di provincia, tutti che ti guardano, che figata, che figata, non puoi fare la figura di quella che si d le arie. Per lo meno questo è quello che facevo io. Dico questo perché mi dispiace aver perso contatto con un sacco di persone che con le quali ho condiviso parte del mio cammino, con cui abbiamo condiviso esperienze. Grazie, o a causa di Facebook, ogni tanto qualcuna di queste persone la rintraccio. Però dopo il primo messaggio fiume in cui riassumiamo in poche frasi tutta la nostra esistenza passata, poi di solito non si va più avanti di quello, quindi comunque non si riprendono i contatti. Ecco, mi dispiace.
Quando ti capita di incrociare qualcuno che ti ricorda una persona che hai conosciuto. E ti chiedi: chissà che fine avrà fatto? TRASCRIZIONE A volte mi capita di guardare una persona e di credere di conoscerla. Capita a tutti. Quello che succede nella mia mente è però che si stratificano, c'è una stratificazione di di conoscenze di gente che ho incontrato in diverse parti del mondo e a volte, camminando al mercato, per strada o nelle vie dello shopping, mi viene incontro una persona e immediatamente vengo - una persona che mi ricorda qualcuno che ho conosciuto in una delle mie altre vite, e non sto parlando di reincarnazione qua, sto parlando di altri luoghi del mondo in cui ho vissuto. Ed è come quando senti improvvisamente un odore che ti riporta ad una situazione immediatamente. E mi dispiace che nella vita ho perso di vista un sacco di persone. Prima quando sono andata via da Cagliari, la città dove sono nata, perché quando vivi all'estero, (ricordo che agli inizi studiavo ancora l'università qui a Cagliari, quindi tornavo ogni due tre mesi per dare gli esami), all'inizio c'era molta curiosità da parte dei miei colleghi universitari rimasti qua, da parte degli amici, però poi si fa una fatica tremenda a rimanere in contatto con chi è andato via e quindi succedeva che io magari ci provavo pure a rimanere in contatto, anche se all'epoca era molto più difficile, perché gli unici due mezzi erano il telefono e la scrittura, anzi solo la scrittura perché il telefono all'epoca aveva prezzi esorbitanti chiamare dall'estero, e quindi ben presto ho perso i contatti con tutti quelli che erano i miei amici di quando vivevo in pianta stabile a Cagliari E ho cercato, ripeto, di mantenere i contatti però a un certo punto diventa veramente impossibile, tu ti trasformi in un turista che arriva e va via e si condividono cose diverse. Difficile anche poi comunicare quello che si prova, anche perché, soprattutto se fai delle cose fighissime a Berlino negli anni '80, non vuoi venire, non puoi tornare nel paesino, nella città, cittadina di provincia, tutti che ti guardano, che figata, che figata, non puoi fare la figura di quella che si d le arie. Per lo meno questo è quello che facevo io. Dico questo perché mi dispiace aver perso contatto con un sacco di persone che con le quali ho condiviso parte del mio cammino, con cui abbiamo condiviso esperienze. Grazie, o a causa di Facebook, ogni tanto qualcuna di queste persone la rintraccio. Però dopo il primo messaggio fiume in cui riassumiamo in poche frasi tutta la nostra esistenza passata, poi di solito non si va più avanti di quello, quindi comunque non si riprendono i contatti. Ecco, mi dispiace. read more read less

3 years ago #amicizie, #emigrazione, #partenza, #passato