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Ogni volta che cucino usando una delle ricette scritte a mano da mio papà, è come se lui fosse seduto a tavola con noi!

TESTO TRASCRITTO
Registro i 3 minuti grezzi di oggi in attesa che sia pronto il pranzo della domenica. Come vi ho raccontato in uno dei miei tre minuti grezzi di qualche giorno fa, sono andata qualche giorno fa alla festa del Villaggio Pescatori di Giorgino dove c'è stata una grande frittura di pesce, era così tanta la frittura che ne è avanzata e io un po' me la sono portata a casa e l'ho conservata perché oggi la uso per fare il pesce a scabecciu. È una ricetta, boh non lo so da dove viene questa ricetta, però la mangiavo quando ero bambina, mi piaceva tantissimo. Praticamente prendete il pesce fritto e lo condite con un sugo fatto con cipolla tagliata finissima, pomodoro e poi mezzo litro di aceto, poi qualche foglia di alloro, sale, pepe le solite cose. Ecco adesso sono qua che, sono quasi le 2 e aspetto che trascorra il tempo così che il pesce a scabecciu sia pronto e possiamo metterci a tavola. Ora, sono conscia del fatto che per venire bene, il pesce fatto a scabecciu - un po' come il minestrone - lo si dovrebbe preparare la notte prima e lasciare poi a bagno del sugo tutta la notte, però sapete come va la vita, le cose buone si fanno così e io l'ho fatto e so che, se ne avanza domani, vabbè lo mangeremo ancora più buono, però siccome è molto buono mi sa che ce lo mangiamo tutto tra pranzo e cena. Mi piace molto cucinare ho imparato a cucinare da adulta, perché quando ero ragazzina e vivevo a casa dei miei genitori non cucinavo mai. Mia mamma cucinava ma non con passione, cucinava perché doveva cucinare, mio padre invece cucinava con tanta passione, gli piaceva tantissimo cucinare e conosceva tutte le ricette per la cottura dei pesci perché era nato in una famiglia di pescatori e ha sempre vissuto, aveva sempre vissuto nel quartiere della Marina, ppoi essendo un cagliaritano verace conosceva tutte le ricette cagliaritane. Un po' da lui ho preso anche se ripeto quello che ho imparato a cucinare l'ho imparato più che altro dai libri di cucina, ne ho tantissimi casa, ora li uso un po' meno, prima li usavo tantissimo, ma ora con Internet è più facile cercare una ricetta al volo su internet. Però un paio di ricette, ancora conservo un paio di ricette scritte a mano da mio papà e io le custodisco gelosamente come un tesoro perché appunto quando ho cominciato a cucinare avevo chiesto a mio papà come si fa il riso quello che fai tu buono con il tonno e lui mi scriveva queste ricette a mano con la sua scrittura antica, sapete come scrivono le persone di una certa età che hanno imparato molti anni fa a scrivere a scuola, e io le custodisco gelosamente e ogni volta che uso la ricetta fatta scritta a mano da papà e come sei lui fosse seduto a tavola con noi, va bene vado a vedere se lo scabeccio è pronto. Buon appetito.
Ogni volta che cucino usando una delle ricette scritte a mano da mio papà, è come se lui fosse seduto a tavola con noi! TESTO TRASCRITTO Registro i 3 minuti grezzi di oggi in attesa che sia pronto il pranzo della domenica. Come vi ho raccontato in uno dei miei tre minuti grezzi di qualche giorno fa, sono andata qualche giorno fa alla festa del Villaggio Pescatori di Giorgino dove c'è stata una grande frittura di pesce, era così tanta la frittura che ne è avanzata e io un po' me la sono portata a casa e l'ho conservata perché oggi la uso per fare il pesce a scabecciu. È una ricetta, boh non lo so da dove viene questa ricetta, però la mangiavo quando ero bambina, mi piaceva tantissimo. Praticamente prendete il pesce fritto e lo condite con un sugo fatto con cipolla tagliata finissima, pomodoro e poi mezzo litro di aceto, poi qualche foglia di alloro, sale, pepe le solite cose. Ecco adesso sono qua che, sono quasi le 2 e aspetto che trascorra il tempo così che il pesce a scabecciu sia pronto e possiamo metterci a tavola. Ora, sono conscia del fatto che per venire bene, il pesce fatto a scabecciu - un po' come il minestrone - lo si dovrebbe preparare la notte prima e lasciare poi a bagno del sugo tutta la notte, però sapete come va la vita, le cose buone si fanno così e io l'ho fatto e so che, se ne avanza domani, vabbè lo mangeremo ancora più buono, però siccome è molto buono mi sa che ce lo mangiamo tutto tra pranzo e cena. Mi piace molto cucinare ho imparato a cucinare da adulta, perché quando ero ragazzina e vivevo a casa dei miei genitori non cucinavo mai. Mia mamma cucinava ma non con passione, cucinava perché doveva cucinare, mio padre invece cucinava con tanta passione, gli piaceva tantissimo cucinare e conosceva tutte le ricette per la cottura dei pesci perché era nato in una famiglia di pescatori e ha sempre vissuto, aveva sempre vissuto nel quartiere della Marina, ppoi essendo un cagliaritano verace conosceva tutte le ricette cagliaritane. Un po' da lui ho preso anche se ripeto quello che ho imparato a cucinare l'ho imparato più che altro dai libri di cucina, ne ho tantissimi casa, ora li uso un po' meno, prima li usavo tantissimo, ma ora con Internet è più facile cercare una ricetta al volo su internet. Però un paio di ricette, ancora conservo un paio di ricette scritte a mano da mio papà e io le custodisco gelosamente come un tesoro perché appunto quando ho cominciato a cucinare avevo chiesto a mio papà come si fa il riso quello che fai tu buono con il tonno e lui mi scriveva queste ricette a mano con la sua scrittura antica, sapete come scrivono le persone di una certa età che hanno imparato molti anni fa a scrivere a scuola, e io le custodisco gelosamente e ogni volta che uso la ricetta fatta scritta a mano da papà e come sei lui fosse seduto a tavola con noi, va bene vado a vedere se lo scabeccio è pronto. Buon appetito. read more read less

2 years ago #famiglia, #giorgino, #pescifritti, #ricette, #scabecciu, #villaggiopescatori