Il film “Antropocene – L’epoca umana” si riferisce all’ipotesi, divulgata negli anni 2000 dal chimico Paul Crutzen, secondo la quale l’impatto delle attività umane sull’ecosistema globale darebbe inizio a una nuova epoca geologica. Sebbene tale scenario sia oggetto di contestazione, il film ci aiuta a riflettere sul cambiamento radicale del modo di interpretare i rapporti fra la nostra specie e la Terra. Non è un documentario di divulgazione scientifica ma soprattutto un’opera di poesia, che usa l’estetica per muovere la nostra sensibilità e trasformare la nostra immaginazione.
Ascolta la nota di Mauro Bossi S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Il film “Antropocene – L’epoca umana” si riferisce all’ipotesi, divulgata negli anni 2000 dal chimico Paul Crutzen, secondo la quale l’impatto delle attività umane sull’ecosistema globale darebbe inizio a una nuova epoca geologica. Sebbene tale scenario sia oggetto di contestazione, il film ci aiuta a riflettere sul cambiamento radicale del modo di interpretare i rapporti fra la nostra specie e la Terra. Non è un documentario di divulgazione scientifica ma soprattutto un’opera di poesia, che usa l’estetica per muovere la nostra sensibilità e trasformare la nostra immaginazione.
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