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Cosa vuol dire stabilire i confini? Che relazione c'è tra confini e libertà?

In ogni relazione è fondamentale stabilire dei confini. Questo significa costruire uno spazio di libertà entro cui vivere le proprie relazioni.
Ma come si fa a stabilire i propri confini? E perché è così importante?

Il termine Confine deriva dal latino cum+finis: finis vuol dire fine, limite; cum significa con, concetto che ci rimanda all’idea di qualcosa di condiviso; il confine è un limite condiviso.
Nelle relazioni, se c’è un io il confine presuppone che ci sia un altro. Il confine delimita uno spazio, ma unisce. È un luogo, uno spazio di unione, in cui posso entrare in contatto e conoscere l’altro. E' un luogo in cui si rende possibile la relazione.

Senza confini, infatti, non è possibile entrare in relazione. Perché?

Se non delimitiamo il nostro confine non è possibile avere un’identità. Se io non sono io e l’altro non è l’altro si rischia di andare nella con-fusione. Quanto più ho chiaro il mio confine, tanto più potrò entrare in relazione e amare l’altro. L’amore, infatti, è una qualità relazionale.

Cosa c’è nei nostri confini?

Avere dei confini significa, innanzitutto, conoscersi. Quindi è importante divenire consapevoli di ciò che comprendiamo all’interno dei nostri confini. Nei nostri confini, mettiamo:
* Bisogni: se non conosco i miei bisogni non so mettere confini e non posso mettere confini ben definiti; rischio di sconfinare nei bisogni dell’altro;
* Valori: cosa è importante per me? Se non so cosa è importante per me, non saprò mettere dei confini e tenderò a prendere come valori ciò che altri presentano come valori. Se, invece, metto un confine inizio a identificare i miei valori;
* Idee: io cosa penso? Sviluppare il pensiero critico è essenziale per definire i confini. Pensare in modo critico è un’attività volontaria, che va esercitata. Il rischio, se non sviluppiamo il nostro pensiero critico, è aderire alle idee degli altri senza nessuna consapevolezza;
* Sentimenti: qual è il nostro sentire? Sappiamo riconoscere il nostro sentire? Se non mettiamo dei confini rischiamo di confondere il nostro sentire con quello dell’altro;
* Aspirazioni: quali sono le nostre aspirazioni? Cosa desideriamo? Sappiamo riconoscere le nostre e distinguerle da quelle dell’altro?

Nel momento in cui impariamo a conoscere cosa mettiamo nei nostri confini, in termini di bisogni, idee, valori, aspirazioni e sentimenti, possiamo definire noi stessi, la nostra identità.
Definendo noi stessi, i nostri confini, possiamo andare oltre il rischio di con-fonderci con l’altro e oltre la possibilità dell’invasione nella relazione.
Avere confini sfumati, infatti, può determinare che ci facciamo invadere nella relazione, ci lasciamo invadere nel nostro spazio dall’altro o che invadiamo l’altro nel suo spazio.
Inoltre, avere confini sfumati spesso porta a utilizzare la dinamica della compiacenza, per cui, per paura, andiamo contro il nostro sentire e il nostro pensiero, e diventiamo accondiscendenti con l’altro.
L’amore, invece, è libertà. Di esprimere ciò che sento, ciò che penso. Senza paura di perdere l’altro.
Come possiamo fare allora a mettere dei confini? Possiamo iniziare MAPPANDO i nostri confini, a partire dall’analisi delle nostre relazioni.
In che modo? Su un foglio, tracciamo un puntino al centro, che rappresenta noi stessi e successivamente disponiamo, a partire dal puntino, i nomi delle persone con cui siamo in relazione ad una certa distanza. In questo modo, ci rendiamo consapevoli degli estremi, di chi è vicino, chi è lontano, chi è troppo vicino, etc.

E tu, sai mettere dei confini?
Dalla risposta si può cominciare a migliorare la capacità di farlo.
Cosa vuol dire stabilire i confini? Che relazione c'è tra confini e libertà? In ogni relazione è fondamentale stabilire dei confini. Questo significa costruire uno spazio di libertà entro cui vivere le proprie relazioni. Ma come si fa a stabilire i propri confini? E perché è così importante? Il termine Confine deriva dal latino cum+finis: finis vuol dire fine, limite; cum significa con, concetto che ci rimanda all’idea di qualcosa di condiviso; il confine è un limite condiviso. Nelle relazioni, se c’è un io il confine presuppone che ci sia un altro. Il confine delimita uno spazio, ma unisce. È un luogo, uno spazio di unione, in cui posso entrare in contatto e conoscere l’altro. E' un luogo in cui si rende possibile la relazione. Senza confini, infatti, non è possibile entrare in relazione. Perché? Se non delimitiamo il nostro confine non è possibile avere un’identità. Se io non sono io e l’altro non è l’altro si rischia di andare nella con-fusione. Quanto più ho chiaro il mio confine, tanto più potrò entrare in relazione e amare l’altro. L’amore, infatti, è una qualità relazionale. Cosa c’è nei nostri confini? Avere dei confini significa, innanzitutto, conoscersi. Quindi è importante divenire consapevoli di ciò che comprendiamo all’interno dei nostri confini. Nei nostri confini, mettiamo: * Bisogni: se non conosco i miei bisogni non so mettere confini e non posso mettere confini ben definiti; rischio di sconfinare nei bisogni dell’altro; * Valori: cosa è importante per me? Se non so cosa è importante per me, non saprò mettere dei confini e tenderò a prendere come valori ciò che altri presentano come valori. Se, invece, metto un confine inizio a identificare i miei valori; * Idee: io cosa penso? Sviluppare il pensiero critico è essenziale per definire i confini. Pensare in modo critico è un’attività volontaria, che va esercitata. Il rischio, se non sviluppiamo il nostro pensiero critico, è aderire alle idee degli altri senza nessuna consapevolezza; * Sentimenti: qual è il nostro sentire? Sappiamo riconoscere il nostro sentire? Se non mettiamo dei confini rischiamo di confondere il nostro sentire con quello dell’altro; * Aspirazioni: quali sono le nostre aspirazioni? Cosa desideriamo? Sappiamo riconoscere le nostre e distinguerle da quelle dell’altro? Nel momento in cui impariamo a conoscere cosa mettiamo nei nostri confini, in termini di bisogni, idee, valori, aspirazioni e sentimenti, possiamo definire noi stessi, la nostra identità. Definendo noi stessi, i nostri confini, possiamo andare oltre il rischio di con-fonderci con l’altro e oltre la possibilità dell’invasione nella relazione. Avere confini sfumati, infatti, può determinare che ci facciamo invadere nella relazione, ci lasciamo invadere nel nostro spazio dall’altro o che invadiamo l’altro nel suo spazio. Inoltre, avere confini sfumati spesso porta a utilizzare la dinamica della compiacenza, per cui, per paura, andiamo contro il nostro sentire e il nostro pensiero, e diventiamo accondiscendenti con l’altro. L’amore, invece, è libertà. Di esprimere ciò che sento, ciò che penso. Senza paura di perdere l’altro. Come possiamo fare allora a mettere dei confini? Possiamo iniziare MAPPANDO i nostri confini, a partire dall’analisi delle nostre relazioni. In che modo? Su un foglio, tracciamo un puntino al centro, che rappresenta noi stessi e successivamente disponiamo, a partire dal puntino, i nomi delle persone con cui siamo in relazione ad una certa distanza. In questo modo, ci rendiamo consapevoli degli estremi, di chi è vicino, chi è lontano, chi è troppo vicino, etc. E tu, sai mettere dei confini? Dalla risposta si può cominciare a migliorare la capacità di farlo. read more read less

3 years ago #amore, #bisogni, #confini, #consapevolezza, #crescita, #identità, #libertà, #paura, #pensiero, #quaglietta, #relazioni, #riflessione, #sentimenti, #sviluppo