Quanto ai progetti educativi e a cosa scriverci sopra, questa sì che è una bella domanda. Probabilmente non si tratta di "cosa" scrverci, ma di come, ovvero di quale linguaggio usiamo. Una cosa, per esempio, è parlare del problema di Giovanni, altra cosa è parlare dei problemi che Giovanni incontra al Centro e che aiutano eventualmente a capire meglio i suoi problemi, quelli che si porta da casa. Magari potremmo dedicare alla faccenda qualche supervisione

Cara Laura, non dovresti sorprenderti troppo. Te lo ricordi quando in una delle supervisioni ho detto proprio a voi perchè non vedevate quello che avevate davanti...? Poi, sia chiaro, non si tratta di buttar via tutte quelle cose che ho criticato. Si tratta di riassestare il rapporto figura/sfondo. Bisogni, fasi di sviluppo, comportamenti critici restano, ma vanno interpretati sulla scena e per quello che succede sulla scena. Quindi bisogna solo scrollarsi di dosso quei filtri per guardare prima di tutto ciò che abbiamo davanti che ci aiuta a interpretare quel bagaglio di cose che accadono.