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«Con l'avanzare degli anni, è difficile sottrarsi al proprio passato. Ritorna a galla di continuo, bussa alla nostra porta e pretende di essere ascoltato»
(Giampaolo Pansa)

"Il Sangue dei Vinti" (Sperling e Kupfer 2003) ha il pregio di essere un libro che, oltre a commentarsi da solo, fu commentato ancora prima di essere letto. L'autore di questo volume, il giornalista piemontese Giampaolo Pansa, fu attaccato inizialmente per ragioni perlopiù ideologiche; non ci volle molto perché storici e ricercatori facessero un lavoro di analisi certosina del suo romanzo-saggio e scoprissero delle sconvolgenti verità che poco interessano il tema centrale del libro, le esecuzioni partigiane a guerra finita, ma riguardano il modo con cui Pansa avrebbe scoperto le vicende che racconta.

Il libro divenne nel tempo un vero e proprio oggetto di culto in tutti quegli ambienti "critici" dell'eroicizzazione degli italiani che fecero la Resistenza. Ancora oggi offre argomentazioni a chi intende demitizzare la figura dei partigiani correndo il rischio di affidarsi a documenti inattendibili, pur di trovare qualcosa per screditarli.

Le citazioni lette da Eleonora Chiara Giusti sono tratte da p. IX (minuto 26:22) e dalle pp. 160, 164, 274 e 355 (minuto 28:07) dell'edizione italiana.
«Con l'avanzare degli anni, è difficile sottrarsi al proprio passato. Ritorna a galla di continuo, bussa alla nostra porta e pretende di essere ascoltato» (Giampaolo Pansa) "Il Sangue dei Vinti" (Sperling e Kupfer 2003) ha il pregio di essere un libro che, oltre a commentarsi da solo, fu commentato ancora prima di essere letto. L'autore di questo volume, il giornalista piemontese Giampaolo Pansa, fu attaccato inizialmente per ragioni perlopiù ideologiche; non ci volle molto perché storici e ricercatori facessero un lavoro di analisi certosina del suo romanzo-saggio e scoprissero delle sconvolgenti verità che poco interessano il tema centrale del libro, le esecuzioni partigiane a guerra finita, ma riguardano il modo con cui Pansa avrebbe scoperto le vicende che racconta. Il libro divenne nel tempo un vero e proprio oggetto di culto in tutti quegli ambienti "critici" dell'eroicizzazione degli italiani che fecero la Resistenza. Ancora oggi offre argomentazioni a chi intende demitizzare la figura dei partigiani correndo il rischio di affidarsi a documenti inattendibili, pur di trovare qualcosa per screditarli. Le citazioni lette da Eleonora Chiara Giusti sono tratte da p. IX (minuto 26:22) e dalle pp. 160, 164, 274 e 355 (minuto 28:07) dell'edizione italiana. read more read less

about 1 year ago #fascismo, #guerracivile, #partigiani, #repubblicasocialeitaliana, #resistenza, #secondaguerramondiale