Arriviamo ora alla quarta tappa, "l'incontro con il mentore". Tappa che può creare confusione, in quanto spesso, il tuo mentore, sei proprio tu. Più lavori su te stesso, più aumenta la tua autoconsapevolezza. E questo fa si che la voce al tuo interno, ti guida e ti spinge verso ciò che senti essere giusto per te.
Altre volte il mentore è una figura esterna, ed anche in questo caso, il suo compito è quello di indicarti la soglia, ma l'attraversarla, il rispondere al richiamo all'avventura, spetta solo ed esclusivamente a te.
La quinta tappa, è infatti il "varco della prima soglia", l'accettare di uscire, dalla comfort zone, e il vincere finalmente grazie al mentore, il rifiuto alla chiamata all'avventura.
Il mettersi in gioco, l'uscire dalla propria vita ordinaria, trasforma completamente il mondo che abbiamo intorno, e che credevamo di conoscere. E lo stesso, vale per il nostro mondo interiore, e ciò che credevamo di sapere su noi stessi.
Questa tappa, che Campbell chiama "Prove, nemici, alleati", è quella che ci permette di acquisire sempre più consapevolezza, in noi stessi, e nel mondo che credevamo di conoscere.
E proprio questa consapevolezza, ci porterà ad addentrarci sempre più nella nostra avventura, in quello che Campbell definisce come "L'approccio alla caverna più profonda". E' proprio in questa fase, che tutto, diventa chiaro. Proprio grazie a ciò che avrai imparato, e consapevolizzato, su te stesso e sul mondo che ti circonda, ti sarai inevitabilmente avvicinato sempre più a ciò che vuoi davvero, a ciò che davvero senti di volere con tutto te stesso.
Sarà proprio a questo punto, che affronterai quella che Campbell definisce come "La prova centrale".
Qui combatterai, contro te stesso e gli ostacoli che affronterai, utilizzando tutto ciò che hai imparato, per prenderti ciò che vuoi davvero.
La tappa successiva, non può che essere "La ricompensa". La ricompensa, in questo caso, sarà molto più che il semplice "tesoro" per il quale stavi combattendo. Ciò che l'universo ti offrirà, indipendentemente da ciò per cui avrai combattuto, sarà infatti la consapevolezza, di ciò che sei davvero.
Ed è proprio per questo motivo, che nella tappa seguente, "La via del ritorno", ti potresti ritrovare con il fare resistenza, proprio come successo all'inizio del tuo viaggio.
In questo caso, il nemico, è il nostro stesso ego. Il rischio infatti, è che anzichè accettare la realtà che l'universo ci offre, e continuare il nostro viaggio verso sempre più consapevolezza, finiremo con l'aggrapparci al nostro ego.
Avremo infatti ottenuto il riconoscimento, da parte di noi stessi, e da parte delle persone che abbiamo intorno. Saremo "qualcuno". La nostra nuova e potenziata identità egoica, sarà qualcosa a cui aggrapparci, per poter tornare nella comfort zone, nella sicurezza.
La tappa della "Via del ritorno" è proprio questo. Scegli di tornare uomo tra gli uomini, riconoscendo di non essere speciale, ma solo una piccola parte della realtà infinita, e lasciando morire la tua identità egoica, tornando a muoverti lungo il tuo percorso primario, pronto ad affrontare nuovi percorsi secondari. Capisci che non è ciò che hai ottenuto nel mondo mentale, il riconoscimento, i beni materiali, ciò che ti rende ciò che sei, e che ti da tutta la gioia e l'entusiasmo nel vivere ed affrontare sfide che finalmente senti.
E sacrificando la tua parte egoica, sei pronto per la prossima tappa, la "resurrezione", e per condividere con gli altri ciò che avrai imparato. Ossia come la gioia, l'entusiasmo, il benessere infinito, siano alla portata di tutti noi.