Sì, serve “il pane quotidiano” per potere vivere i giorni della vita.
Ce lo insegna Gesù nella Sua preghiera al Padre:
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano” (Mt 6, 11)
La crisi energetica legata alla guerra in Ucraina sta proponendo un tema inedito: la farina per fare il pane scarseggia e ha un costo inaccettabile.
Il pane ci è necessario.
San Tommaso, commentando il “Padre Nostro”, scrive:
“Lo Spirito Santo ci ha insegnato a chiedere le cose necessarie alla vita presente, anche per dimostrarci che pure i beni temporali ci vengono dati da Dio. Egli fa questo facendoci dire: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.
Dunque, il pane che ci si attende sia reso disponibile e sia distribuito dagli uomini, lo si invoca da Dio e lo si considera “un dono” prima che “una merce di mercato”.
“Tornare al gusto del pane”, come recita il tema del Congresso Eucaristico Nazionale di Matera, significa ritrovare la misura del giusto impasto della farina dell’economia non antieconomica, della politica equa e solidale, del lavoro ben remunerato e non sfruttato.
Solo da questo “impasto” non scarseggerà la buona vita, quella che sembra mancare nelle nostre città, come oggi comincia a mancare il pane nelle case.