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Cinque anni di desiderio 
di Massimo Carozzi
con la collaborazione di Agnese Cornelio
e il contributo editoriale di un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna



Nel novembre del 1995 un gruppo di lavoratori dello spettacolo, di artisti e di studenti occupa gli spazi del Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nasce così la vicenda del Teatro Polivalente Occupato di Via Irnerio a Bologna.
Nell’arco di cinque anni lo spazio si apre alla città divenendo uno dei luoghi di aggregazione culturale più rilevanti a livello nazionale, ospitando le principali compagnie del teatro di ricerca degli anni ’90, proponendo concerti Jazz e di musica sperimentale, organizzando i primi rave e divenendo in breve tempo un luogo di sperimentazione politica ed esistenziale per la generazione che vedrà soffocare le proprie istanze nelle giornate di Genova 2001.
In questi 5 anni gli occupanti sperimentano modalità di autoformazione e di creazione artistica alternativa al circuito ufficiale.
La programmazione del teatro diventa un’occasione per ripensare il rapporto tra arte e politica, per costruire e definire il proprio ruolo di lavoratori nella società e ripensare modalità di interazione fra gli artisti e il corpo sociale.

Con le voci di:
Vincenzo Bonaffini, Francesco Carta, Elisabetta Cottone, Anna De Manincor, Elena Lolli, Andrea Masu, Valentina Medda, Marco Morri, Domenico Mucignat, Otto Marco Mercante, Riccardo Paccosi, Mario Paolicelli, Anna Rispoli, Gianmassimo Vigazzola, e DJ Zeta (Giulio Furbetti)

Materiali d’archivio:
Elisabetta Cottone, Francesco Vacca

Musiche:
Steve Lacy, Steve Coleman Five Elements, Paolo Fresu, Furio di Castri, Antonello Salis, Carlo Atti, Jamaladeen Tacuma, Banda Roncati, Recycle, Basse Sfere, Lullo Mosso, Riccardo Pittau, Guglielmo Pagnozzi, Stefano de Bonis

Immagini:
Gabriele Orsini, Massimo Sciacca
Cinque anni di desiderio  di Massimo Carozzi con la collaborazione di Agnese Cornelio e il contributo editoriale di un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna Nel novembre del 1995 un gruppo di lavoratori dello spettacolo, di artisti e di studenti occupa gli spazi del Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nasce così la vicenda del Teatro Polivalente Occupato di Via Irnerio a Bologna. Nell’arco di cinque anni lo spazio si apre alla città divenendo uno dei luoghi di aggregazione culturale più rilevanti a livello nazionale, ospitando le principali compagnie del teatro di ricerca degli anni ’90, proponendo concerti Jazz e di musica sperimentale, organizzando i primi rave e divenendo in breve tempo un luogo di sperimentazione politica ed esistenziale per la generazione che vedrà soffocare le proprie istanze nelle giornate di Genova 2001. In questi 5 anni gli occupanti sperimentano modalità di autoformazione e di creazione artistica alternativa al circuito ufficiale. La programmazione del teatro diventa un’occasione per ripensare il rapporto tra arte e politica, per costruire e definire il proprio ruolo di lavoratori nella società e ripensare modalità di interazione fra gli artisti e il corpo sociale. Con le voci di: Vincenzo Bonaffini, Francesco Carta, Elisabetta Cottone, Anna De Manincor, Elena Lolli, Andrea Masu, Valentina Medda, Marco Morri, Domenico Mucignat, Otto Marco Mercante, Riccardo Paccosi, Mario Paolicelli, Anna Rispoli, Gianmassimo Vigazzola, e DJ Zeta (Giulio Furbetti) Materiali d’archivio: Elisabetta Cottone, Francesco Vacca Musiche:
Steve Lacy, Steve Coleman Five Elements, Paolo Fresu, Furio di Castri, Antonello Salis, Carlo Atti, Jamaladeen Tacuma, Banda Roncati, Recycle, Basse Sfere, Lullo Mosso, Riccardo Pittau, Guglielmo Pagnozzi, Stefano de Bonis Immagini: Gabriele Orsini, Massimo Sciacca read more read less

2 years ago #anni90, #bologna, #occupazione, #orale, #storia, #tpo