La tragedia greca nacque – stando alla celebre intuizione di Nietzsche – «dallo spirito della musica». I cittadini ateniesi che oltre 2.500 anni fa cominciarono a riempire gli spalti del teatro di Dioniso, immedesimandosi nelle vicende dolorose raccontate sul palco e abbandonandosi alla musica ebbra e orgiastica del coro, finirono per dar forma a uno dei più straordinari luoghi comunitari di cui il nostro mondo occidentale abbia mai fatto esperienza. Accompagnati dalle parole di Matteo Nucci e dai brani dionisiaci suonati da un gruppo di musicisti greci guidati da Davide Livornese, si proverà il brivido di quella dimensione perduta. In un incontro-spettacolo i grandi temi della polis prenderanno la ribalta e si scoprirà che è ancora possibile vivere un’esperienza estetica capace di spingerci alla discussione, al confronto e alla critica: fondamenta decisive di qualsiasi comunità.
Con Myron Grevetzakis, Lamprini Karakosta, Nykos Paraoulakis e Angelos Polychronou.
La tragedia greca nacque – stando alla celebre intuizione di Nietzsche – «dallo spirito della musica». I cittadini ateniesi che oltre 2.500 anni fa cominciarono a riempire gli spalti del teatro di Dioniso, immedesimandosi nelle vicende dolorose raccontate sul palco e abbandonandosi alla musica ebbra e orgiastica del coro, finirono per dar forma a uno dei più straordinari luoghi comunitari di cui il nostro mondo occidentale abbia mai fatto esperienza. Accompagnati dalle parole di Matteo Nucci e dai brani dionisiaci suonati da un gruppo di musicisti greci guidati da Davide Livornese, si proverà il brivido di quella dimensione perduta. In un incontro-spettacolo i grandi temi della polis prenderanno la ribalta e si scoprirà che è ancora possibile vivere un’esperienza estetica capace di spingerci alla discussione, al confronto e alla critica: fondamenta decisive di qualsiasi comunità.
Con Myron Grevetzakis, Lamprini Karakosta, Nykos Paraoulakis e Angelos Polychronou.
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