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Arcangelo Tiziani nasce e cresce in un territorio povero, dove una stretta vallata si allarga - quel tanto che basta - per lasciare a Forno di Zoldo lo spazio di respirare.
Arcangelo è un bambino di tanti - ma non troppi - anni fa.
Classe 1907, nato 708 giorni dopo la costituzione della SADE di cui diventerà operaio.
Abituati a diventare grandi tra boschi e pascoli, spaccando legno e mungendo il bestiame.
Arcangelo si fa in quattro all’ombra delle montagne di casa.
E’ abituato, fin da piccolo, a rispettarle.
Ne conosce la bellezza, ogni giorno è un gioioso spettatore della loro maestosità.
Ma come gli hanno insegnato i grandi, quelle montagne a volte sono imprevedibili.
Nei giorni di brutto tempo i paesaggi cambiano connotati, mutano completamente.
I prati che si staccano dai boschi fin sulla roccia nuda, scompaiono tra le nuvole che urlano tempesta. Il grigiore cala il suo telo scuro sulla vallata, offuscando ogni riferimento.
Al fragore dei tuoni non si vorrebbe essere lassù, a correre alla ricerca di un riparo mentre i fulmini illuminano i versanti.
Venne assunto come operaio, carpentiere e nella mattina del 22 marzo 1959 come guardiano della diga.
Era una giornata strana, una domenica strana.
Fessure nel terreno, rumori sordi, acque strane con rigagnoli giallastri.
Tutto faceva presagire a una frana.


Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com

Music by Epidemic Sound

Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
Arcangelo Tiziani nasce e cresce in un territorio povero, dove una stretta vallata si allarga - quel tanto che basta - per lasciare a Forno di Zoldo lo spazio di respirare. Arcangelo è un bambino di tanti - ma non troppi - anni fa. Classe 1907, nato 708 giorni dopo la costituzione della SADE di cui diventerà operaio. Abituati a diventare grandi tra boschi e pascoli, spaccando legno e mungendo il bestiame. Arcangelo si fa in quattro all’ombra delle montagne di casa. E’ abituato, fin da piccolo, a rispettarle. Ne conosce la bellezza, ogni giorno è un gioioso spettatore della loro maestosità. Ma come gli hanno insegnato i grandi, quelle montagne a volte sono imprevedibili. Nei giorni di brutto tempo i paesaggi cambiano connotati, mutano completamente. I prati che si staccano dai boschi fin sulla roccia nuda, scompaiono tra le nuvole che urlano tempesta. Il grigiore cala il suo telo scuro sulla vallata, offuscando ogni riferimento. Al fragore dei tuoni non si vorrebbe essere lassù, a correre alla ricerca di un riparo mentre i fulmini illuminano i versanti. Venne assunto come operaio, carpentiere e nella mattina del 22 marzo 1959 come guardiano della diga. Era una giornata strana, una domenica strana. Fessure nel terreno, rumori sordi, acque strane con rigagnoli giallastri. Tutto faceva presagire a una frana. Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com Music by Epidemic Sound Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/ read more read less

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