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#67 Come rispettare l'identità di un palo flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

#67 Come rispettare l'identità di un palo flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
Nov 21, 2022 · 16m 28s

Prima di rispettare l'identità di un palo flamenco bisogna riconoscerla: esattamente come quando desideriamo conoscere l'identità di una persona, anche con i palos occorre ascoltare quello che il palo ci...

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Prima di rispettare l'identità di un palo flamenco bisogna riconoscerla: esattamente come quando desideriamo conoscere l'identità di una persona, anche con i palos occorre ascoltare quello che il palo ci dice, ascoltandolo tanto. Oggi è facile perché basta ascoltare su youtube una serie di esempi. Se non abbiamo tante competenze possiamo anche incappare in brani non tutti meravigliosi, ma è un buon sistema per esplorare.

Ricordiamo sempre che per capire l'identità di un palo dobbiamo imparare a memoria la melodia del cante. E' difficile isolare la melodia del cante dalla orchestrazione...

Molti palos si assomigliano fra di loro, e per un orecchio inesperto una solea por buleria, una buleria por solea, una bambera, una caña o un polo suonano allo stesso modo, come se fossero la stessa cosa.
Ma se cambia il cante e il modo di cantare, cambia proprio l'espressività. Nella caña il cantaor può far durare il suo cante più a lungo: ad un verso non corrisponde un'unica frase ritmica, ma almeno due! In questo trascinare la voce, il cantaor può esplorare parecchio, essere creativo e l'intera atmosfera musicale verrà modificata.

Se prendiamo 500 cd di flamenco editi fino agli anni 2000 non è detto che i nomi che troviamo scritti sui vari brani siano precisi: a volte i palos sono stati confusi fra loro anche nella discografia, mentre oggi i musicisti stessi hanno più formazione culturale e sono più precisi nel definire gli stili.

Se conosco bene cosa fa il cante posso accompagnarlo con il mio baile, rispettando gli spazi del cante. Lo stesso succede se sono un musicista. Lasciare lo spazio all'interlocutore è una regola umana, ma nel flamenco va sempre considerato che è intorno al cante che tutto si organizza. Noi che studiamo baile pensiamo che la cosa più importante siano i passi, e chi studia chitarra pensa che quello sia il centro del flamenco.
La voce umana ci accompagna da tutta la vita. L'uso della voce ci colpisce di sicuro!

A volte alcuni palos si somigliano molto e i musicisti o i bailaores o addirittura gli stessi cantaores non li distinguono bene perché non li conoscono bene. Cosa fare quindi? Creare una propria esperienza di ascolto. Essere curiosi, esplorare, ascoltare ci porta a conoscere.

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e musiche e danze del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno a Milano baile flamenco e un lavoro interessante sull'espressione delle emozioni attraverso danze e musiche del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.

Quando insegno non mi interessa che gli allevi ripetano la mia coreografia, ma che capiscano il cante, la musica, che imparino ad ascoltare con il corpo l'emozione fisica che la musica procura.

Ogni volta che dobbiamo scegliere un palo da interpretare, faccio ascoltare qualche esempio e gli allievi restano sempre molto affascinati dall'accompagnamento del brano che ascoltiamo. Ma non si può decidere mediante l'ascolto di un solo esempio, per conoscere.

Quando abbiamo ascoltato parecchio e riconosciamo l'identità di un palo, abbiamo costruito una categoria, e tenderemo di conseguenza ad assimilare a quel palo altre cose che conosciamo. Il cervello funziona proprio così: se ho una categoria, tenderò ad infilare in quella categoria quante più cose possibile, assimilandole a ciò che conosco!

Sarebbe importante fidarsi delle sensazioni fisiche che sento nel corpo mentre ascolto. Tutto sommato l'emozionalità è stato un grosso filtro per capire l'arte in generale.. E' però strano che chi balla spesso non ascolta il corpo, ma del resto viviamo in una società in cui il corpo viene considerato inutile, poco autorevole...

Il trucco che insegno ai miei allievi è cantare. Canteremo malissimo, ma entrando nella melodia con tanta attenzione, entreremo più fisicamente a contatto con la melodia. Molti si vergognano, non hanno mai cantato, cantano male... Ma non è importante ciò che si produce, ma il fatto di sintonizzarci con quella musica. Faremo più attenzione. Cantare dentro di sé funziona meno che cantare con la voce.

Esplora la melodia con la voce e ascolta cosa succede dentro di te quando canti. Se canto non posso fare altro che muovermi di conseguenza. Se canto non conto. Se canto mi immergo nella melodia del cante, e se invece conto, come fanno tutti i ballerini, mi allontano dalla melodia, dall'ascolto della musica e dall'ascolto del mio stesso corpo. E faccio fatica a riconoscere il valore stesso, l'identità stessa del palo.
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Author Sabina Todaro
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