Siamo figlie e figli della modernità liquida. Viviamo in un’epoca in cui stare fermi è il peggiore dei peccati. La velocità con cui facciamo qualsiasi cosa aumenta in continuazione e investe ogni ambito della nostra vita.
Nella cultura dell’accelerazione chi si ferma è fuori luogo. La mobilità vince sulla stabilità. L’invito è alla sperimentazione continua, nel lavoro così come nella vita privata.
Volere è potere, dicono. E se non fosse del tutto così? In un mondo così concentrato sul breve periodo, poi, è ancora possibile fare progetti a lungo termine?
Svend Brinkmann, autore di "Contro il self help. Come resistere alla smania di migliorarsi", è convinto di sì. E io con lui. E per riuscirci distilla un antidoto al mantra dell’autoiuto, invitando i lettori a trovare un punto fermo e resistere alla smania di superare continuamente nuovi ostacoli.
Lo fa attingendo a piene mani alla filosofia degli stoici, in cui cerca (e trova) risposte alternative alle sfide della vita moderna. Quali? Lo racconto in questa puntata.
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