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Da qualche settimana sono riapparse in Italia delle mobilitazioni studentesche. Lo hanno fatto riprendendendosi gli spazi comuni (biblioteche, aule studio, piazze, dipartimenti), che la gestione della pandemia aveva spazzato via, e hanno riportato al centro della scena proprio studenti e studentesse, una delle ultime ruote del carro in pandemia. Dopo un anno di lezioni e esami a distanza, di spazi studio assenti ma tasse universitarie invariate (se non in crescita), abbiamo deciso di ascoltare le testimonianze da quattro città che si sono mobilitate recentemente. Da Genova, dove dal 19 aprile è stato occupato per oltre una settimana il dipartimento di Scienze della Formazione, e da Firenze, Bologna e Trento, tre città che hanno partecipato a una mobilitazione coordinata il 30 aprile.

Abbiamo posto due domande:
1. cosa significa vivere l'università in pandemia (anche da un punto di vista di esperienza personale)?
2. cosa significa mobilitarsi, perché lo si fa, come lo si fa e cosa ci si aspetta?

Questi due punti di partenza sono stati la bussola per orientarsi in una situazione nuova ma con vecchie radici: la storia lunga della decomposizione dell'università italiana, va a saldarsi con un anno di pandemia, con l'atomizzazione, la difficoltà e anche l'assoluta novità di questo momento.

Minutaggio degli interventi:
- Genova 2:43
- Firenze 11:26
- Bologna 16:41
- Trento 28:46
Da qualche settimana sono riapparse in Italia delle mobilitazioni studentesche. Lo hanno fatto riprendendendosi gli spazi comuni (biblioteche, aule studio, piazze, dipartimenti), che la gestione della pandemia aveva spazzato via, e hanno riportato al centro della scena proprio studenti e studentesse, una delle ultime ruote del carro in pandemia. Dopo un anno di lezioni e esami a distanza, di spazi studio assenti ma tasse universitarie invariate (se non in crescita), abbiamo deciso di ascoltare le testimonianze da quattro città che si sono mobilitate recentemente. Da Genova, dove dal 19 aprile è stato occupato per oltre una settimana il dipartimento di Scienze della Formazione, e da Firenze, Bologna e Trento, tre città che hanno partecipato a una mobilitazione coordinata il 30 aprile. Abbiamo posto due domande: 1. cosa significa vivere l'università in pandemia (anche da un punto di vista di esperienza personale)? 2. cosa significa mobilitarsi, perché lo si fa, come lo si fa e cosa ci si aspetta? Questi due punti di partenza sono stati la bussola per orientarsi in una situazione nuova ma con vecchie radici: la storia lunga della decomposizione dell'università italiana, va a saldarsi con un anno di pandemia, con l'atomizzazione, la difficoltà e anche l'assoluta novità di questo momento. Minutaggio degli interventi: - Genova 2:43 - Firenze 11:26 - Bologna 16:41 - Trento 28:46 read more read less

2 years ago #covid, #mobilitazione, #politica, #proteste, #tagli, #università