Viviamo in un “regime di conoscenza”, come diceva Foucault. La Costituzione è un cane che abbaia senza denti: il vero potere si trova altrove, e precisamente nel nuovo diritto inciso nei bit che si trova su internet. Le istituzioni sono sotto lo schiaffo delle multinazionali, che hanno trasformato l’informazione in una disinformazione universale. Eppure la democrazia si basa sul dissenso, come diceva Stefano Rodotà, e non sul consenso, come tentano di farvi credere. Ma oggi, chi dissente viene escluso dal discorso pubblico, perché dice la verità. La prima volta del giurista e docente internazionale Ugo Mattei nei nuovi studi di Byoblu non poteva essere più esplosiva. Intervistato da Claudio Messora, sfodera un’ora di perle di buon senso, prima ancora che giuridiche, che farebbero saltare sulla sedia i morti, se oggi non fossero così impegnati a sembrare vivi.