00:00
25:06
La comunicazione dei dati, soprattutto in una situazione di crisi sanitaria, è di fondamentale importanza. Per questo il biologo e nutrizionista Franco Trinca, consulente scientifico dell’associazione per la difesa dei cittadini, European Consumers, è intervenuto su Byoblu per parlare di una lettera che l’associazione ha inviato all’Istituto Superiore di Sanità. Il motivo è nella dubbia classificazione dei soggetti non vaccinati, che l’Iss nel documento Epidemia COVID-19 del 21 luglio 2021, così definisce: “Sono classificati come casi non vaccinati tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino SARS-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o mono dose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino”. Non condivide Trinca che afferma: “Definire non-vaccinati soggetti invece vaccinati con la prima dose o monodose, entro la finestra di 14 giorni, appare del tutto arbitrario e distorsivo della realtà che si voleva fotografare. Anche volendo tenere in conto la spiegazione data di tale scelta: , sarebbe stato più trasparente e funzionale a valutazioni farmacodinamiche e immunologiche dei vaccini, creare una classificazione a sé del tipo
La comunicazione dei dati, soprattutto in una situazione di crisi sanitaria, è di fondamentale importanza. Per questo il biologo e nutrizionista Franco Trinca, consulente scientifico dell’associazione per la difesa dei cittadini, European Consumers, è intervenuto su Byoblu per parlare di una lettera che l’associazione ha inviato all’Istituto Superiore di Sanità. Il motivo è nella dubbia classificazione dei soggetti non vaccinati, che l’Iss nel documento Epidemia COVID-19 del 21 luglio 2021, così definisce: “Sono classificati come casi non vaccinati tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino SARS-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o mono dose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino”. Non condivide Trinca che afferma: “Definire non-vaccinati soggetti invece vaccinati con la prima dose o monodose, entro la finestra di 14 giorni, appare del tutto arbitrario e distorsivo della realtà che si voleva fotografare. Anche volendo tenere in conto la spiegazione data di tale scelta: , sarebbe stato più trasparente e funzionale a valutazioni farmacodinamiche e immunologiche dei vaccini, creare una classificazione a sé del tipo read more read less

2 years ago