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La maternità, le ore mensili perse per le mestruazioni, l’incapacità di assumere ruoli apicali. Dall’altro lato, il compito maschile di sostenere con il lavoro la propria famiglia. Queste sono alcune delle giustificazioni usate in tutti questi decenni per spiegare la differenza salariale tra donne e uomini. La realtà potrebbe essere assai diversa a favore della crescita economica di tutti.
La storia e il presente del gap retributivo è il tema di questo episodio di Tette in sù.

Il problema esiste eccome se anche nella civile Europa la differenza salariale si aggira attorno al 16%.
I dati italiani sono molti, anche se è netta la differenza tra regioni. E a gravare sulle condizioni lavorative non è solo l’essere donna, ma soprattutto l’essere o meno madre: nel 2019 il 73% dei lavoratori italiani che hanno firmato le proprie dimissione sono donne ed il restante 27% uomini; donne che tendenzialmente firmano le proprie dimissioni dopo il primo figlio.
Dunque il permanere di una cultura tradizionale che persevera sulla donna curatrice della casa e della famiglia crea conseguenze dirette sui salari e l’autonomi della metà della nostra popolazione. Sono le stesse aziende molto spesso a offrire lavori part-time alle donne in una percentuale enormemente superiore a quanto accade agli uomini.
Ma siamo proprio destinati a perseverare in questo modo? Cosa possiamo fare per cambiare le cose?

Tette in Su! è edito da Eretica, la piattaforma podcast di Radicali Italiani. Siamo voci libere, libertarie, scomode ed irriverenti. Dispensiamo dosi di conoscenza, disobbedienza e laicità.

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La maternità, le ore mensili perse per le mestruazioni, l’incapacità di assumere ruoli apicali. Dall’altro lato, il compito maschile di sostenere con il lavoro la propria famiglia. Queste sono alcune delle giustificazioni usate in tutti questi decenni per spiegare la differenza salariale tra donne e uomini. La realtà potrebbe essere assai diversa a favore della crescita economica di tutti. La storia e il presente del gap retributivo è il tema di questo episodio di Tette in sù. Il problema esiste eccome se anche nella civile Europa la differenza salariale si aggira attorno al 16%. I dati italiani sono molti, anche se è netta la differenza tra regioni. E a gravare sulle condizioni lavorative non è solo l’essere donna, ma soprattutto l’essere o meno madre: nel 2019 il 73% dei lavoratori italiani che hanno firmato le proprie dimissione sono donne ed il restante 27% uomini; donne che tendenzialmente firmano le proprie dimissioni dopo il primo figlio. Dunque il permanere di una cultura tradizionale che persevera sulla donna curatrice della casa e della famiglia crea conseguenze dirette sui salari e l’autonomi della metà della nostra popolazione. Sono le stesse aziende molto spesso a offrire lavori part-time alle donne in una percentuale enormemente superiore a quanto accade agli uomini. Ma siamo proprio destinati a perseverare in questo modo? Cosa possiamo fare per cambiare le cose? Tette in Su! è edito da Eretica, la piattaforma podcast di Radicali Italiani. Siamo voci libere, libertarie, scomode ed irriverenti. Dispensiamo dosi di conoscenza, disobbedienza e laicità. Scopri gli altri podcast di Eretica sul sito www.radicali.it/eretica Sostieni i nostri podcast con una donazione all'indirizzo www.radicali.org/dona_eretica read more read less

3 years ago #gender, #lavoro, #opportunità, #paygap