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TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6188

TRE RIMEDI CONTRO IL DEMONIO da I Tre Sentieri
Padre Adolphe Tanquerey nel ''Compendio di Teologia Ascetica e Mistica'' elenca i consigli di Santa Teresa d'Avila per opporsi al Nemico.

PRIMO RIMEDIO: LA PREGHIERA UMILE E FIDUCIOSA
Il primo è una preghiera umile e fiduciosa, per trarre dalla nostra parte Dio e gli angeli suoi. Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Chi infatti può essere paragonato con Dio? "Quis ut Deus?"
Questa preghiera dev'essere umile; perché nulla v'è che metta più rapidamente in fuga l'Angelo ribelle, il quale, ribellatosi per orgoglio, non seppe mai praticare questa virtù: l'umiliarsi dinanzi a Dio, il riconoscersi impotenti a trionfare senza il suo aiuto, sconcerta i disegni dell'Angelo superbo. Dev'essere pure fiduciosa; perché, premendo alla gloria di Dio il nostro trionfo, possiamo avere piena fiducia nell'efficacia della sua grazia.
È bene pure invocare San Michele Arcangelo, che, avendo inflitto al demonio una splendida sconfitta, sarà lieto di coronare la sua vittoria in noi e per mezzo di noi. E volentieri lo asseconderà il nostro Angelo custode se confidiamo in lui. Ma non dimenticheremo di pregare specialmente la Vergine immacolata, che col piede verginale non cessa di schiacciare il capo al serpente ed è per il demonio più terribile di un esercito schierato in battaglia.

SECONDO RIMEDIO: I SACRAMENTI E I SACRAMENTALI
Il secondo mezzo è l'uso confidente dei sacramenti e dei sacramentali. La confessione, essendo un atto d'umiltà, mette in fuga il demonio; l'assoluzione che dona ci applica i meriti di Gesù Cristo e ci rende invulnerabili ai suoi dardi; la Santa Comunione, mettendo nel nostro cuore Colui che ha vinto Satana, ispira al demonio un vero terrore.
Gli stessi sacramenti, il segno della croce o le preghiere liturgiche fatte con spirito di fede in unione con la Chiesa, sono pure di prezioso aiuto. Santa Teresa raccomanda in particolare l'acqua benedetta, forse perché è molto umiliante per il demonio vedersi sbaragliato con un mezzo così semplice.

TERZO RIMEDIO: IL DISPREZZO DEL DEMONIO
Ultimo mezzo è un sommo disprezzo del demonio. Ce lo dice pure Santa Teresa: "Frequentissimamente mi tormentano questi maledetti; ma mi fanno proprio poca paura; perché essi, e io lo vedo benissimo, non possono muovere un passo senza il permesso di Dio.... Vorrei che si sapesse bene, tutte le volte che noi li disprezziamo, essi perdono di loro forze, e l'anima acquista su loro un sempre maggior impero... Sono forti solo contro le anime codarde, che cedono loro le armi; contro di costoro fanno mostra del loro potere". Vedersi disprezzati da esseri più deboli è infatti una dura umiliazione per questi spiriti superbi. Ora noi, come abbiamo detto, appoggiati umilmente su Dio, abbiamo il diritto e il dovere di disprezzarli: "Si Deus pro nobis, quis contra nos?" Possono abbaiare ma non possono mordere, se, per imprudenza o per orgoglio, noi non ci mettiamo in loro potere: "latrare potest, mordere non potest nisi volentem".
A questo modo pertanto la lotta che dobbiamo sostenere contro il demonio, come pure contro il mondo e la concupiscenza, ci rassoda nella vita soprannaturale, anzi vi ci fa anche progredire.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6188 TRE RIMEDI CONTRO IL DEMONIO da I Tre Sentieri Padre Adolphe Tanquerey nel ''Compendio di Teologia Ascetica e Mistica'' elenca i consigli di Santa Teresa d'Avila per opporsi al Nemico. PRIMO RIMEDIO: LA PREGHIERA UMILE E FIDUCIOSA Il primo è una preghiera umile e fiduciosa, per trarre dalla nostra parte Dio e gli angeli suoi. Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Chi infatti può essere paragonato con Dio? "Quis ut Deus?" Questa preghiera dev'essere umile; perché nulla v'è che metta più rapidamente in fuga l'Angelo ribelle, il quale, ribellatosi per orgoglio, non seppe mai praticare questa virtù: l'umiliarsi dinanzi a Dio, il riconoscersi impotenti a trionfare senza il suo aiuto, sconcerta i disegni dell'Angelo superbo. Dev'essere pure fiduciosa; perché, premendo alla gloria di Dio il nostro trionfo, possiamo avere piena fiducia nell'efficacia della sua grazia. È bene pure invocare San Michele Arcangelo, che, avendo inflitto al demonio una splendida sconfitta, sarà lieto di coronare la sua vittoria in noi e per mezzo di noi. E volentieri lo asseconderà il nostro Angelo custode se confidiamo in lui. Ma non dimenticheremo di pregare specialmente la Vergine immacolata, che col piede verginale non cessa di schiacciare il capo al serpente ed è per il demonio più terribile di un esercito schierato in battaglia. SECONDO RIMEDIO: I SACRAMENTI E I SACRAMENTALI Il secondo mezzo è l'uso confidente dei sacramenti e dei sacramentali. La confessione, essendo un atto d'umiltà, mette in fuga il demonio; l'assoluzione che dona ci applica i meriti di Gesù Cristo e ci rende invulnerabili ai suoi dardi; la Santa Comunione, mettendo nel nostro cuore Colui che ha vinto Satana, ispira al demonio un vero terrore. Gli stessi sacramenti, il segno della croce o le preghiere liturgiche fatte con spirito di fede in unione con la Chiesa, sono pure di prezioso aiuto. Santa Teresa raccomanda in particolare l'acqua benedetta, forse perché è molto umiliante per il demonio vedersi sbaragliato con un mezzo così semplice. TERZO RIMEDIO: IL DISPREZZO DEL DEMONIO Ultimo mezzo è un sommo disprezzo del demonio. Ce lo dice pure Santa Teresa: "Frequentissimamente mi tormentano questi maledetti; ma mi fanno proprio poca paura; perché essi, e io lo vedo benissimo, non possono muovere un passo senza il permesso di Dio.... Vorrei che si sapesse bene, tutte le volte che noi li disprezziamo, essi perdono di loro forze, e l'anima acquista su loro un sempre maggior impero... Sono forti solo contro le anime codarde, che cedono loro le armi; contro di costoro fanno mostra del loro potere". Vedersi disprezzati da esseri più deboli è infatti una dura umiliazione per questi spiriti superbi. Ora noi, come abbiamo detto, appoggiati umilmente su Dio, abbiamo il diritto e il dovere di disprezzarli: "Si Deus pro nobis, quis contra nos?" Possono abbaiare ma non possono mordere, se, per imprudenza o per orgoglio, noi non ci mettiamo in loro potere: "latrare potest, mordere non potest nisi volentem". A questo modo pertanto la lotta che dobbiamo sostenere contro il demonio, come pure contro il mondo e la concupiscenza, ci rassoda nella vita soprannaturale, anzi vi ci fa anche progredire. read more read less

3 years ago #demonio, #disprezzo, #preghiera, #sacramenti