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Qui a MyLav sappiamo bene quanto certi temi siano molto dolorosi, ma divulgare informazioni importanti può essere di aiuto a tanti proprietari.

Oggi parliamo di osteosarcoma, il tumore osseo primario più frequente nel cane che può localizzarsi in qualsiasi parte dello scheletro e in particolare a livello delle ossa degli arti.

I cani colpiti sono in genere di media grossa taglia e per lo più maschi, ma anche le femmine possono ammalarsi. L’età media è 5-7 anni, ma anche i soggetti di 2-3 anni ne possono risultare affetti.

Quando l’osteosarcoma è localizzato negli arti provoca una tumefazione dura con conseguente dolore e zoppia. L’osteosarcoma costale determina invece una deformazione dura e fissa della parete toracica. Quello cranico una deformazione della faccia, mentre quello pelvico può inizialmente passare inosservato, specie nei soggetti vigorosi e ben nutriti.

Dopo che il veterinario ha visitato il cane potrà richiedere ulteriori accertamenti partendo da un esame radiografico. La diagnosi definitiva si basa su ago-aspirato ed esame citologico, biopsia ed esame istologico.

L’aggressività clinica dell’osteosarcoma può essere influenzata dalla sua localizzazione.

L'eventuale terapia chirurgica consiste nell’eliminazione in blocco della neoplasia che può comportare l’amputazione di un intero arto o solo la resezione della parte interessata seguita da ricostruzione. Solo raramente si osservano dopo chirurgia problemi funzionali seri e duraturi.

In caso di osteosarcoma dell’arto la sola chirurgia è da considerarsi palliativa poiché nella stragrande maggioranza dei casi possono comparire metastasi entro 4-8 mesi. In questi casi la chemioterapia post chirurgia migliora la sopravvivenza.

Se la localizzazione è costale le cose vanno peggio, mentre vanno meglio quando è cranica e il tumore può essere completamente escisso.

Oggi insieme alla chirurgia e alla chemioterapia si propone anche l'immunoterapia.

In caso di reale non operabilità, si valuta la radioterapia associata a terapia farmacologica nel tentativo di prolungare la sopravvivenza.

Per il controllo del dolore e per non far soffrire i nostri amici animali, il veterinario può ricorrere a farmaci come anti-infiammatori, analgesici e bifosfonati.

La consapevolezza e la prevenzione sono due importanti aspetti che ci possono aiutare a stare vicino al nostro cane e ad andare per tempo dal veterinario di fiducia.


👨‍⚕️ Ringraziamo il dott. Paolo Buracco per questo approfondimento.⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣
Qui a MyLav sappiamo bene quanto certi temi siano molto dolorosi, ma divulgare informazioni importanti può essere di aiuto a tanti proprietari. Oggi parliamo di osteosarcoma, il tumore osseo primario più frequente nel cane che può localizzarsi in qualsiasi parte dello scheletro e in particolare a livello delle ossa degli arti. I cani colpiti sono in genere di media grossa taglia e per lo più maschi, ma anche le femmine possono ammalarsi. L’età media è 5-7 anni, ma anche i soggetti di 2-3 anni ne possono risultare affetti. Quando l’osteosarcoma è localizzato negli arti provoca una tumefazione dura con conseguente dolore e zoppia. L’osteosarcoma costale determina invece una deformazione dura e fissa della parete toracica. Quello cranico una deformazione della faccia, mentre quello pelvico può inizialmente passare inosservato, specie nei soggetti vigorosi e ben nutriti. Dopo che il veterinario ha visitato il cane potrà richiedere ulteriori accertamenti partendo da un esame radiografico. La diagnosi definitiva si basa su ago-aspirato ed esame citologico, biopsia ed esame istologico. L’aggressività clinica dell’osteosarcoma può essere influenzata dalla sua localizzazione. L'eventuale terapia chirurgica consiste nell’eliminazione in blocco della neoplasia che può comportare l’amputazione di un intero arto o solo la resezione della parte interessata seguita da ricostruzione. Solo raramente si osservano dopo chirurgia problemi funzionali seri e duraturi. In caso di osteosarcoma dell’arto la sola chirurgia è da considerarsi palliativa poiché nella stragrande maggioranza dei casi possono comparire metastasi entro 4-8 mesi. In questi casi la chemioterapia post chirurgia migliora la sopravvivenza. Se la localizzazione è costale le cose vanno peggio, mentre vanno meglio quando è cranica e il tumore può essere completamente escisso. Oggi insieme alla chirurgia e alla chemioterapia si propone anche l'immunoterapia. In caso di reale non operabilità, si valuta la radioterapia associata a terapia farmacologica nel tentativo di prolungare la sopravvivenza. Per il controllo del dolore e per non far soffrire i nostri amici animali, il veterinario può ricorrere a farmaci come anti-infiammatori, analgesici e bifosfonati. La consapevolezza e la prevenzione sono due importanti aspetti che ci possono aiutare a stare vicino al nostro cane e ad andare per tempo dal veterinario di fiducia. 👨‍⚕️ Ringraziamo il dott. Paolo Buracco per questo approfondimento.⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣ read more read less

2 years ago #animali-domestici, #benessere-animale, #cane, #cani, #salute-animale, #veterinari