Settings
Light Theme
Dark Theme
Podcast Cover

Zoom: una notizia alla settimana | RRL

  • I “diritti” (presunti)? Solo quelli delle donne

    9 OCT 2023 · I “diritti” (presunti)? Solo quelli delle donne. I figli ammazzati nel grembo materno? Contano zero. È questo in sintesi il messaggio urlato lo scorso 7 ottobre ad Assier, nel Dipartimento di Lot, in Francia, nel corso di una manifestazione, «Fest’IVG», che ha mantenuto nei contenuti, nonostante le scarse presenze, le proprie lugubri promesse, rivelandosi l’apoteosi dell’ideologia di morte oggi imperante a livello sociale, politico, morale.L’evento, promosso dall’associazione Planning Familial, è stato organizzato davanti al municipio di Assier. L’obiettivo era e resta quello di costituire una sorta di fondo centrale con cui finanziare trasferte all’estero (in particolare, in Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi) per garantire gli aborti oltre termine. Il che, in Francia, è illegale. La normativa vigente, infatti, introdotta nel marzo 2022, fissa alla 14ma settimana di gravidanza il limite ultimo, oltre il quale non è più possibile abortire.«La mia bella parrocchia infangata dai mercanti di morte!», che invocano «il delirio della pianificazione familiare», ha commentato il parroco, Don Guillaume Soury-Lavergne.
    4m 52s
  • 210 - Stati Uniti, quando di aborto si può morire…

    2 OCT 2023 · La denuncia è forte e sconvolgente: secondo quanto riportato dalle agenzie LifeSiteNews e Infocatólica, nel giro di soli cinque giorni – per la precisione, tra il 20 ed il 25 gennaio scorsi - ben due donne sarebbero state trasportate d’urgenza, in ambulanza, dal Near North: Elizabeth Cohn Morris Health Center Planned Parenthood, con sede al 1200 North La Salle Drive di Chicago, all’ospedale più vicino. In entrambi i casi, l’emergenza è stata dovuta ad un’emorragia post-aborto.Le agenzie, dando la notizia, specificano come «la maggior parte delle emorragie chirurgiche post-procedurali» siano dovute «a lesioni interne inflitte da strumenti chirurgici, spesso lacerazioni della cervice uterina e perforazioni dell’utero», già evidenziate come cause frequenti di decessi.Pare peraltro che questo tipo di emergenza, presso tale struttura di Planned Parenthood, sia tutt’altro che raro. A dare l’allarme ha provveduto Operation Rescue, un’affermata organizzazione pro-life statunitense, che ha messo a punto anche un dettagliato dossier di 24 pagine, con cui viene documentato un numero impressionante di morti collegate proprio alle pratiche abortive. Quei due casi in cinque giorni, evidentemente, sono tutt’altro che episodi isolati…Brutte notizie anche dalla Spagna, dove nel 2022 sarebbero dovuti nascere 428.208 bambini. Ma 98.136 di loro, quasi uno su quattro, non ha mai visto la luce, perché ucciso nel grembo materno. Questo, secondo i dati ufficiali, pubblicati dal Ministero della Salute.
    4m 17s
  • 317 - Diocleziano dilaga: in Occidente perseguitati buon senso e dottrina cattolica

    18 SEP 2023 · Diocleziano è tra noi. Appaiono sempre meno e sempre più sfumate, infatti, le differenze sussistenti tra l’operato dell’imperatore romano (244-313 d.C.), divenuto tristemente celebre per la ferocissima persecuzione scatenata contro i cristiani, e quel che accade ovunque oggi con tanto di carcere e sacrifici umani, a qualsiasi latitudine e longitudine del mondo. Anche nel “civilissimo” Occidente.Negli Stati Uniti, ad esempio, tre attivisti pro-life – Jonathan Darnel di Arlington (Virginia), Jean Marshall di Kingston (Massachusetts) e Joan Bell di Montague (New Jersey) - sono stati dichiarati colpevoli di aver violato il Face ovvero Freedom of Access to Clinic Entrances Act, la legge federale sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche abortiste. Oggi rischiano una condanna a 11 anni di galera, per avere, il 22 ottobre del 2020, pregato e cantato inni all’esterno della Washington Surgi-Clinic della capitale americana e per esser successivamente entrati in modo non-violento nella struttura per aborti tardivi, peraltro sospettata di averne praticati anche a nascita parziale e d’aver consentito illegalmente la morte di bimbi sopravvissuti all’aborto. Nell’atto d’accusa si legge: «Lo scopo della cospirazione [degli attivisti pro-life-NdA] era creare un blocco per impedire alla clinica di fornire servizi di salute riproduttiva e ai pazienti di ottenerli». A condurre il processo sarà una donna, il giudice Colleen Kollar-Kotelly, già sostenitrice di Hillary Clinton: ha già vietato agli imputati di appellarsi al Primo Emendamento, che tutela la libertà religiosa, per spiegare le proprie azioni.
    9m 21s
  • 316 - Amministrazione Biden sempre più scatenata su Lgbt e aborto

    11 SEP 2023 · Sempre più evidente la frattura tra la Chiesa e Joe Biden, che pure a parole continua a proclamarsi “cattolico”.La sua amministrazione, infatti, ha proposto nuove norme federali, ufficialmente per «affermare i diritti civili e le pari opportunità» ovvero per affrontare la presunta discriminazione dei soggetti Lgbtqi+ nei programmi, che ricevono sovvenzioni dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani americano. Ma, di fatto, non è questo l’obiettivo, come precisa una lettera diffusa lo scorso 5 settembre dall’Ufficio di Consulenza Generale della Conferenza episcopale statunitense, che ha preso pubblicamente le distanze da questa iniziativa, pensata in modo tale – si afferma – da «creare conflitti tra i requisiti della norma e la dottrina cattolica», compromettendo l’attività di molte, troppe organizzazioni caritative, in primis quelle che forniscono «rifugi di emergenza alle vittime di violenza domestica». Perché? Alcuni di questi alloggi sono riservati a persone dello stesso sesso. Ma le nuove regole proposte dall’amministrazione Biden qui «imporrebbero di ospitare anche uomini biologici, che si identifichino come donne». Si legge nella lettera dei vescovi statunitensi: «Qualsiasi ente di beneficenza, che abbia bagni o spogliatoi separati per uomini e donne, potrebbe essere obbligat
    4m 22s
  • La nuova campagna elettorale di Biden costerà molti aborti

    4 SEP 2023 · Come già fu per il primo mandato, anche l’eventuale rielezione di Joe Biden potrebbe costare molte vite umane. La sua campagna elettorale ha fatto dell’aborto, infatti, uno dei propri cavalli di battaglia. A colpi di spot, come quello intitolato «These Guys», lanciato lo scorso 1 settembre e programmato per due settimane in sette Stati americani ovvero Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania, Nevada, Wisconsin e Carolina del Nord.Forti le critiche giunte in merito dalle associazioni pro-life, che han definito, senza mezzi termini, «estreme» le politiche abortiste promosse da un Biden, che solo a parole ama proclamarsi “cattolico”. Laura Echevarría, portavoce di National Right to Life, ha evidenziato come Biden sia «il presidente più favorevole all’aborto nella storia della nostra nazione», al punto da coinvolgere l’intera amministrazione «per promuovere e proteggere l’aborto illimitato», oltre tutto a spese dei contribuenti.
    4m 22s
  • 315 - Soros lascia l’Europa. Ma non è necessariamente un buon segnale…

    28 AUG 2023 · L’OSF-Open Society Foundations, fondata, voluta e guidata dal miliardario George Soros, saluta l’Europa. La sua ritirata dal Vecchio Continente è pressoché totale. Una vittoria, come molti hanno ritenuto forse un po’ troppo frettolosamente? Tutt’altro, in realtà rappresenta un’autentica sconfitta. Poiché la decisione sarebbe giunta dopo aver valutato come ormai la maggior parte dei governi e degli organismi istituzionali europei stia già seguendo politiche identiche a quelle sostenute dalla Fondazione ed, oltre tutto, investendovi capitali più che adeguati. Inutile quindi insistere oltre, meglio spostare interessi e denaro dove ancora manchino. E questo a partire già dal prossimo anno.
    5m 14s
  • 314 - Canada e Stati Uniti, l’ideologia della morte avanza

    14 AUG 2023 · Eutanasia chiama eutanasia, morte chiama morte: in Canada, dove il suicidio assistito è stato legalizzato nel 2016, presto – per la precisione, da marzo dell’anno prossimo - la legge potrebbe essere cambiata, per estendere tale pratica non solo a chi sia malato terminale irreversibile, com’è ora, bensì anche a chi presenti problemi di salute mentale. A volerlo, è il governo, che per questo sta verificando se e come poter garantire a questa nuova tipologia di “pazienti” l’assistenza medica necessaria. Ma le modifiche prospettate alla normativa vigente rappresenterebbero un salto nel buio, poiché – come riportato dall’agenzia Reuters - aprirebbero ufficialmente l’opzione eutanasica anche a chi, come Lisa Pauli, 47 anni, canadese, sia da sempre affetto da anoressia. Puntando sui criticabilissimi e, ad un tempo, pericolosissimi criteri dell’autonomia di giudizio e della libertà di scelta personale, anziché sull’aiuto, l’estensione della norma consentirebbe di por dunque fine alla vita di persone vulnerabili e, di per sé, con patologie nient’affatto letali, se opportunamente curate.
    4m 58s
  • 313 - SPAGNA – Arrestati due giovanissimi, stavano “reclutando” coetanei per l’Isis

    7 AUG 2023 · Il fatto che non se ne parli o se ne parli poco non significa che l’incubo sia finito: l’Isis fa e deve fare ancora paura. Lo sa bene la Spagna, dove la Guardia Civil, in collaborazione con la DGST-Direzione Generale di Sorveglianza del Terrorismo marocchina, ha appena portato a termine una brillante operazione, che ha consentito di smantellare la più grande struttura di radicalizzazione islamica per il “reclutamento” di giovani, anche minorenni, finora organizzato nel Paese.
    4m 23s
  • 312 - Il vero volto della Rivoluzione nel diario del cameriere del Re

    1 AUG 2023 · «Io ho servito per cinque mesi il Re e la sua Augusta Famiglia nella Torre del Tempio; e, malgrado la vigilanza degli Officiali Municipali, che la guardavano, ho potuto stendere alcune memorie sui principali avvenimenti accaduti nell’interiore di quella prigione»: con queste parole ha inizio il Giornale di ciò che avvenne al Tempio durante la prigionia di Luigi XVI Re di Francia, scritto da Jean Baptiste Antoin Houet, detto Clery, nel 1798 a Londra. Houet fu il cameriere del Sovrano fra il 10 agosto 1792 e il 21 gennaio 1793, il solo dunque in grado di ragguagliare su quanto realmente accadde fra quelle tetre mura.
    14m 19s
  • 311 - Il Nicaragua festeggia la rivoluzione e dimostra che il comunismo non è morto

    26 JUL 2023 · Lo scorso 19 luglio l’FSLN-Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale ha celebrato i 44 anni trascorsi dalla vittoria della rivoluzione in Nicaragua con conseguente deposizione del regime di Anastasio Somoza Debayle. In realtà, c’è ben poco da festeggiare… A guidare le danze è stato il presidente in carica, Daniel Ortega, colui che, di fatto, sta ripercorrendo esattamente gli stessi passi tanto deprecati nel suo predecessore, tanto da spingere l’autorevole quotidiano spagnolo Abc, lo scorso 19 luglio, ad accusare il dittatore nicaraguense di essersi ormai trasformato «in ciò che tanto odiava».
    4m 40s
Ogni settimana una notizia sotto la lente del dott. Mauro Faverzani
Contacts
Information

Looks like you don't have any active episode

Browse Spreaker Catalogue to discover great new content

Current

Looks like you don't have any episodes in your queue

Browse Spreaker Catalogue to discover great new content

Next Up

Episode Cover Episode Cover

It's so quiet here...

Time to discover new episodes!

Discover
Your Library
Search