Mi sono imbattuto in un video su YouTube che parlava della professionalità (da parte della produzione e di conseguenza del casting) nel fare un provino. Un provino è corretto solo se risponde ad alcune specifiche caratteristiche. Mario Monicelli anni fa mi diede un esempio diverso...ne faccio tesoro, lo condivido con voi e faccio appello al buon senso per capire meglio le cose...
Come affrontare oggi il mestiere dell’attore senza aver paura di non riuscire. È una strada impervia ma non per questo bisogna essere per forza ricchi o figli d’arte. Certo è comodo farlo per gioco ma se vediamo questo mestiere come comunicatore gli orizzonti si ampliano.
C’è una bella differenza purtroppo tra lo studio della recitazione, la crescita artistica e il lavoro di attore. È cambiata la tecnologia, sono cambiati i costumi, è cambiato il pensiero sul concetto di lavoro che oramai è legato al denaro e basta, e i prodotti sono tanti e poco legati alla necessità narrativa. Questo abbassa il livello qualitativo e abitua le persone al vuoto.
Un attore deve essere chi non è, dire ciò che ha imparato senza dare a vedere che lo ha imparato, vivere casualmente cose programmate, ripetere sistematicamente come fosse la prima volta.. tutti questi paradossi tutti insieme mi fanno pensare che essere Attore o Attrice non è difficile ma impossibile e che si possa solo fingere.. proviamo a vederla da un altro punto di vista 🎭🎥. Sandro Torella
In italiano diciamo recitare ossia ripetere mentre in inglese to act or to play, agire e giocare. Cosa siamo e cosa vogliamo da noi stessi e dalla vita...come possiamo metterci “nei panni di altre persone” in modo credibile...