Da Sant'Agata a Firenze. Volare è sempre stato nell'immaginario di noi esseri umani. Sulla via degli Dei si trova il luogo dove è stato effettuato il primo volo della storia della nostra specie. Sul monte Ceceri Leonardo da Vinci testò la sua macchina voltante. La conclusione del cammino. Momento di riflessione sulle lezioni apprese e il desiderio di ripartire.

Da Sant'Agata a Firenze. Risvegliarsi con doliri ovunque è una esperinza che consiglio a tutti. Toccare con mano i limiti del nostro aiuta a comrpendere come poterli gestire e, se necessario, come superarli. Per distrarmi dal male ascolterò un libro per allenare una delle competenze che ritengo essere tra le più importanti: la creatività. Sono molto affascinato da questo tema e quindi sono curioso di sapere come attirano la musa i grandi artisti. Steven Pressfield, autore americano di moltissimi romanzi di sucecsso descrive il suo processo per imbrigliare la musa.

Da Monzuno a Sant'Agata! Gli errori si pagano, l'importante è sapere come reagire e non farsi abbattere. Ogni errore è una occasione per crescere, migliorarci e fare meglio in futuro. Certo è diddificle reagire in maniera costruttuva a uno sbaglio. Per fortuna persone molto intelligenti ci hanno pensato per noi e hanno creato dei modi di pensare e comportarci così da gestire al melgi ole nostre reazioni. Aristotele è la figura prometeica di cui parlo in questo episodio, metnre zoppico verso la mia meta.

Da Monzuno a Sant'Agata. Un posto molto strano mi attende all'inzio di questa tappa. Tra lo psichedeloco e l'onirico essite in un bosco tra Firenze e Bologna un luogo riservato ad artisti che vogliono esprimere il loro punto di vista sul mondo. Finito il libro su Marco Aurelio oggi ascolterò un libro di un apersona che mi h asempre incuriosito: Simon Sinek. Parla di leadership e del significato che noi diamo a questo cammino che chiamiamo vita.

Parte la tappa numero 1: da Bologna a Monzuno. Il cammino prosegue verso il monte Adone e Monzuno. In questa prima tappa ho apprezzato molto il cambio di paesaggio che c'è dopo il parco Talon e quando e la vista dal monte Adone. Mi ha fatto compagnia un libro che mi ha colpito. Parla di filosofia stoica e della vita dell'imperatore filosofo Marco Aurelio.

Il punto di partenza: Bologna. Una puntata che desideravo fare da molto, molto tempo. Un puntata dedicata alla mia città: Bologna. Punto di partenza della Via degli Dei, o punto di arrivo, in base a come la si percorre, è secondo me la città più bella del mondo. Il costante fluire di persone e studenti le consegna un afreschezza semrpe nuova. Piccola abbastanza per consere molti dei residenti del centro è grande a sufficenza da avere attrazioni da grande capitale. Bologna, con i suoi portici accoglie chiunque perchè è nello sperito della città stessa il prendersi cura delle eprsone, proprio a partire dai portici, che dopotutto sono un abbraccio che la città da a chiunque vi cammini. Se l'hai visitata riconsocerai luoghi visti e, se ancoranon hai camminato all'ombra dei portici allora spero che questi spunti possano servirti da stimolo per una visita.

La preparazione prima di tutto. Si riparte per andare a piedi da Bologna a Firenze. Si riparte però dalle lezioni aprese sulla via Francigena perchè rieptere gli stessi erorri è una cosa disdicevole, oltre che folle. Per questa ragione il primo episodio di questa stagione è dedicato alla preparazione del cammino. Preparasi e avere un piano è fondamentale. Certo gli imprevisti della vita capitano sempre ma se non si è preparati si è in completa balia del fato, cosa che non mi piace particolarmente. Si parla quindi di giorni, tragitto, zaino e luoghi. Buon cammino

Un po' per necessità e un po' per scelta, si parte. Un luogo così vicino e allo stesso tempo così lontano. I Balcani sono sempre stati alla pari di una regione italiana, quindi qualcosa di conosciuto. Come per molte cose, mi sono dovuto ricredere. Un mese nei Balcani che finisce in Montenegro. Un mese di luoghi che mi sono piaciuti molto e altri meno. Un mese di viaggio pieno di storie e persone che, inevitabilmente, come ogni viaggio, mi hanno cambiato. In che modo ancora non lo so e, in fondo, è questo il bello del futuro: vedere come si cambierà in base alle memorie che si costruiscono.

Un po' per necessità e un po' per scelta, si parte. Un luogo così vicino e allo stesso tempo così lontano. I Balcani sono sempre stati alla pari di una regione italiana, quindi qualcosa di conosciuto. Come per molte cose, mi sono dovuto ricredere. Un mese nei Balcani che continua in Serbia. Un mese di luoghi che mi sono piaciuti molto e altri meno. Un mese di viaggio pieno di storie e persone che, inevitabilmente, come ogni viaggio, mi hanno cambiato. In che modo ancora non lo so e, in fondo, è questo il bello del futuro: vedere come si cambierà in base alle memorie che si costruiscono.

Un po' per necessità e un po' per scelta, si parte. Un luogo così vicino e allo stesso tempo così lontano. I Balcani sono sempre stati alla pari di una regione italiana, quindi qualcosa di conosciuto. Come per molte cose, mi sono dovuto ricredere. Un mese nei Balcani che continua in Bosnia. Un mese di luoghi che mi sono piaciuti molto e altri meno. Un mese di viaggio pieno di storie e persone che, inevitabilmente, come ogni viaggio, mi hanno cambiato. In che modo ancora non lo so e, in fondo, è questo il bello del futuro: vedere come si cambierà in base alle memorie che si costruiscono.