una nuova rubrica di CGIL e FLAI CGIL Cuneo che racconterà la prospettiva dalla quale osserviamo il mondo e il modo in cui cerchiamo di cambiarlo.
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Se il lavoratore non va dal sindacato, il sindacato va dal lavoratore. Un cambio di paradigma per sostenere i lavoratori più fragili che spesso accettano condizioni minime perché corrono il rischio di diventare invisibili e non si espongono per timore di essere strumentalizzati o paura di perdere il lavoro e quindi la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno.
Dopo vent'anni di narrazione tossica, è giunto il momento di cambiare paradigma e dare ai lavoratori il giusto spazio nella comunità. Il sindacato di strada è un cambio di paradigma molto importante per intercettare i bisogni dei lavoratori, fare formazione e tornare ad essere un punto di riferimento costante.
C'è un ricatto a monte. Per esistere, un lavoratore straniero, ha bisogno del rinnovo del permesso di soggiorno e quindì di un contratto ad ogni costo, ad ogni condizione. Meno diritti, meno salario, meno giorni conteggiati in busta paga e quindi niente disoccupazione.
Regolarizzazione dei contratti, dignità abitativa, incontro tra domanda e offerta: tre ingredienti essenziali per migliorare le condizioni dei lavoratori agricoli stagionali e creare un modello di sviluppo sostenibile nel saluzzese.