Non c'è copyblogger che non ri rispetti che non sia ossessionato dal fare contenuti ogni santo giorno. Maggiori sono le pubblicazioni, più frequenti e superiori diventano le chance di superare la concorrenza spietatata, onnipresente e super agguerrita. Il resto poi è storia, ore ed ore passate a scrivere, a spremersi le meningi per trovare idee e alla ricerca dell'ispirazione perduta. Eppure fare content marketing contempla fare contenuti semplici tratti da idee semplici, quindi com'è possibile che avvenga tutto ciò? E se fossimo proprio noi i primi ad auto condizionarci fissandoci troppo ed unicamente su una via la solita percorribile quand'invece dovremmo guardarci attorno? Ecco che non appena decidiamo di abbracciare il cambiamento anziché opporre resistenza le opportunità si disvelano ai nostri occhi e anche il content marketing si fa più semplice. Poi come d'incanto si passa dal procrastinare, trascorre più tempo a pensarci che a farlo finalmente all'azione. Per fare comunicazione sul web sono necessarie due cose, banalizzando: 1. Le Idee, i contenuti. 2. Gli strumenti, i tool, le web applicationi ed i software per metterle in pratica. Nell'articolo del mio blog, LINK: https://www.antonioluciano.io/2018/06/come-fare-content-marketing-tutti-giorni.html indico le soluzioni che adotto personalmente per soddisfare entrambi i punti al fine di farli collidere in una cosa sola, fare content marketing efficace al netto del minor dispendio di tempo possibile. Ma soprattutto rendere accessibile fare CM a chiunque, nella fattispecie specialisti che si avvalgono del web come strumento di business aggiunto e non come fonte esclusiva di reddito e perciò desiderano rendersi autonomi a fronte del più basso investimento di risore possibile.

Da oggi puoi scalzare tutti i blogger che presidiano da tempo le pagine dei motori di ricerca - che nervoso - anche se loro rimarranno lì al loro posto, LINK: https://www.antonioluciano.io/2018/07/come-scalare-le-pagine-dei-motori-di-ricerca.html vuoi sapere come, non è vero? Temevi che le pagine dei motori di ricerca fossero appannaggio dei soliti ignoti, blogger che presidiano le SERP da tempi immemori e non accennano a lasciare il posto a nessun'altro sempre pronti ad aggiornare vecchi post, mantenere la postazione. Mentre tu ti lambiccavi il cervello per capire come fare a guadagnare uno straccio di posizionamento loro erano lì a dormire sogni tranquilli, almeno fino ad adesso. Perché i tempi cambiano e l'interazione con i media si fa sempre più immediata e quale dei sensi per quanto mediato si pone a metà strada tra il video e la scrittura se non l'audio? Per capire quale sia il presente quello su cui investe Google basta vedere i servizi più recenti che ha creato da quello appena nato come Google Podcast, Google Voice Assistant, a Google Home Devices. Le ricerche vocali sono il comune denominatore che li unisce tutti e il campanello di allarme per ogni copyblogger che si rispetti. Specie se vuole conquistare delle posizioni di rilievo nelle pagine dei motori di ricerca, offrendo risposte alle richieste di aiuto delle persone che interrogano i motori di ricerca. Solo che anziché farlo con i testi si tratta di incidere delle tracce audio. Un bell'incentivo a fare del tuo meglio non credi? Ebbene anche una valida motivazione per fare podcasting, e questo è solo l'inizio ma presagisce bene quella che si intravede è una strada colma di soddisfazioni per i copyblogger, di impegno ma anche di un ritorno palpabile. Come fare per avere questa performance, risultati? Anche se non si tratta di ottenere risultati matematici ma al pari dei contenuti scritti di avvicinarsi quanto più possibile a soddisfare tutti e 200 i fattori di ranking che contempla l'algoritmo di Google il suggerimento è sempre il solito, inizia dal dare risposte alle domande che le persone ti hanno fatto o pensi si facciano in relazione ala tua attività. Devi imparare a captare ed intercettare i loro bisogni. Offri aiuto, risolvi problemi senza pensare a vendere i prodotti/servizi che offri direttamente quelli li venderai dopo conquistata la fiducia delle persone e comunque non con il content marketing. Vedi non è cambiato niente, solo il media che usi per fornire lo stesso tipo di contenuti. Bene adesso hai tutto il necessario, adesso vai a conquistare il posto che ti spetta nelle pagine dei motori di ricerca.

Trovi i TOOL per fare Podcast professionali qui, Link: https://www.antonioluciano.io/2018/07/come-fare-podcast-professionali-2-tool.html Parimenti al copy-blogging anche il podcasting contempla vari format; sappi che sono tanti quanti la scritturà ti ha fatto già apprendere e mettere in pratica. Si tratta solo di mettere sotto forma di traccia audio anziché scrivere contenuti ma un'intervista rimane tale, salvo risultare ovviamente più immediata per quanto mediata e offrire tutti quegli aspetti peculiari che conosciamo già bene con la radio. Tuttavia è innegabile che senza i giusti TOOL non si va da nessuna parte, specie per un freelance che non si avvale della collaborazione di più specialisti come avviene in agenzia o nelle aziende il legame tra web application, app e software si fa sempre più stretto. La differenza che corre tra disporre di un tool e non averlo è quella che passa tra poter svolgere un lavoro a livello professionale o non riuscirci affatto e quindi mancare un ingaggio, doverlo rifiutare perché sappiamo solo scrivere contenuti ma ad esempio non registrare una traccia audio, relaizzare una grafica efficace, una mailing list, ecc. Idem vale la stessa necessità con i Podcast i quali richiedono per soddisfare ogni format l'uso di vari tool. Nell'articolo a cui è allegato il Podcast trovi quali sono i tool di cui mi avvalgo scelti in base a questi criteri: 1. Affidabilità, non deve esserci il rischio che il servizio chiuda da un momento all'altro. 2. Garanzie di crescita del servizio nel tempo. 3. Abbonamente FREE già in grado di realizzare prodotti professionali e magari decidere solo in seguito dopo aver familiarizzato se fidelizzarzi con un abbonamento premium e non a prescindere. 4. Facilità e semplicità di utilizzo = prodotti-servizi user friendly. 5. Potenza e qualità paritetica a Google. Scegli i TOOL giusti e smetti di rifiutare ingaggi e proposte da freelance non te lo puoi certo permettere!

Catturare lead, fare lead generation è un processo importante per il blog al pari del content marketing, si tratta di attrarre a se contatti, inidirizzi email di persone che diverranno potenziali clienti. Link al post: https://www.antonioluciano.io/2018/07/copy-formazione-e-content-marketing.html Fare formazione è un modo implicito per generare lead assai efficace grazie all'autorevolezza che genera, le richieste di aiuto a cui può assolvere con contenuti informativi e tutorial e il dare e ricevere tipico delle transazioni che avvengono nella interazioni tra formatore/discente nel processo formativo. Appurati gli insidacabili VANTAGGI per cui è opportuno fare formazione online è da vedere se è conveniente erogarla attraverso il proprio blog, una piattaforma di corsi online quindi attraverso terzi o una gestita autonomamente. La mia esperienza punta sul attrarre a sé piuttosto che disperdere i propri prodotti formativi i quali poi dipendono dalla altrui regole e contratti e quindi ricollegabili all'autorevolezza del portale dove vengono pubblicati e venduti e non fanno riferimento invece al formatore. Tutto ciò avviene perché sul web vige la legge dell'immediatezza e della massima esplicitazione secondo cui le persone collegano i contenuti a chi li distribuisce relegando così all'oblio l'autore. Insomma si tratta di impiegare tanta fatica per niente, perché se si collabora con tali piattaforme non lo si fa certo per i pagamenti in denaro ma per essere ripagati in termini di visibilità, autorevolezza e un incremento del traffico indirizzato al proprio blog barra presenza online. Per non parlare dei vincoli qualitativi, le scadenze, il valore da dare ai corsi e il non avere nessuna possibilità di intervenire sul processo formativo al fine di limare criticità e problemi per crescere parallelamente come formatori alla formazione erogata. Ecco peché è bene non firmare nessun contratto, si perde il controllo totale e questo non è buono specie per un freelance. E poi se rubi tempo al tuo blog per lavorare per altre piattaforme chi lo curerà? Se non curi e gestisci il tuo blog a dovere mancherai presto del più importante strumento di lavoro che hai a disposizione, l'unico in grado di farti crescere come specialista web attraverso la ricerca continua di un "modo" per emergere tra tutta la concorrenza presente online. Infine non sono da trascurare altri tipi di insidie di cui parlo in maniera più approfondita nel podcast e che trovo sia meglio lasciare al discorsivo che non al testo scritto. Quindi ricorda bene: 1. Cura il tuo blog sempre e comunque, pensa prima al tuo che a quello degli altri. 2. La formazione è tua e fin quando non diventa di nessun altro puoi farne quello che vuoi, dopo nisba.

Salgono le temperature, scendono le visite al blog, l'estate è arrivata. Come ovviare a questo calo ponderale se sei un copyblogger e fai content marketing? Ascolta il podcast dove svelo la stessa strategia che adotto da oltre 6 anni con cui ottengo sempre super risultati. LINK al post: https://www.antonioluciano.io/2018/06/strategie-content-marketing-estivo.html Niente di complicato si tratta di farsi furbi e avere tanta, tantissima voglia di emergere quindi lavorare mentre gli altri vanno in vacanza. Poi asseconda della strategia di content marketing che metti in atto di raccogliere i frutti che possono spaziare da un posizionamente più profondo quando la concorrenza torna all'opera e per cui tu godi di un vantaggio di circa un mese quello di Agosto, le visite estive seppur poche o di fare scacco matto per andare a presidiare direttamente le pagine dei motori di ricerca scalzando articoli già presenti da tempo con contenuti migliori. Insomma devi lavorare eppure tanto per giunta quando tutti si riposano il Content Marketing è anche questo. Pensa ai vantaggi che puoi ricavarne puntando su tali strategie applicate al tuo blog che usi come tuo unico strumento di lavoro per il web.

Guest post, collaborazioni con blog multi-autore, agenzie di comunicazione tutti vogliono i contenuti di un copy-blogger ma nessuno li paga, o troppo pochi. Fanno breccia nella mente del copyblogger la speranza di più ingaggi futuri sulla base della maggiore visibilità ottenibile quando anziché scrviere per il suo blog personale si dedica a farlo per blog con molto più ranking e notorietà. Ma è realmente così o è una chimera? Così facendo il copyblogger cresce o si depaupera delle risorse migliori? Gli INGAGGI lieviteranno inesorabilmente o evaporano come i sogni e le speranze mal riposte? Interrogativi che suonano come dubbi quando bisogna togliere energie e risorse al proprio blog, il più importante strumento di lavoro di un copy-blogger, per canalizzarle verso altri lidi; e se si trattasse di dispersione? E' necessario ponderare bene le scelte che si fanno pena altrimenti sortire l'esatto effetto opposto! Molti si trincerano dietro la falsa aspettativa che se non migliorerà l'autorevolezza lo farà perlomeno lo stile di scrittura, scrivere per altri è sempre un incentivo a subire pressioni che altrimenti snobberemo di certo, ma è realmente profiquo per ottenere ingaggi? Ni! Acolta il post e troverai le risposte alle tue preoccupazioni, più che giustificate. Ci sono passato anche io e se può consolarti ho già sbagliato, commesso questo genere di errori e sono qui affinchè tu non ripeta le stesse perdite di tempo. Imparare dalle esperienze altrui è il valore implicito della formazione, risparmio di tempo e la possibilità di focalizzarsi solo su obiettivi soddisfacenti scartando così inutili frustrazioni e delusioni che rischiano di distoglierti dal raggiungere l'orizzonte delle tue ambizioni. LINK al post del blog: https://www.antonioluciano.io/2018/06/copy-blogger-conseguenze-scrivere-su-blog-multi-autore.html Music by Nordgroove from Fugue

Se scrivi una risposta su Quora - la piattaforma dedicata a trovare risposte alle domande delle persone - avviene un processo di attivazione a cui segue una catena di contenuti da un singolo contenuto. Tutto a vantaggio dell'economia di esercizio, il tempo e le risorse da profondere per una attività che diciamocelo è assai probante. Con una risposta su Quora hai a disposizione un contenuto Re-use da poter poi usare su più piattaforme, asseconda del media dove viene caricato o sul tuo blog ed in due modi differenti sulla piattaforma stessa: 1. Trarre ispirazione dalla domande e poi scrivere risposte di valore sul tuo blog. 2. Dare la singola risposta alla community di Quora. 3. Scrivere sul blog di Quora per un pubblico più vasto che potrà trovarlo sulle pagine dei motori di ricerca perché pubblico. Tutto ciò con un solo contenuto, una risposta. Perciò hai trovato insieme alla soluzione ai tuoi problemi in fatto di ispirazione, IDEE per fare Content Marketing anche quella per risparmiare tempo e coinvolgere al contempo un più alto numero di persone rispetto a come faresti con il tuo blog e basta. Music by Nordgroove from Fugue