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Dante "Pillole Divine"

  • PURGATORIO Canto X

    30 MAR 2020 · Versi 7-9, 28-45, 49-66, 94-99 DESCRIZIONE: Dante osserva gli esempi di umiltà (Maria, il re David) Esempi di umiltà: MARIA. Dante e Virgilio non si sono ancora mossi, quando il discepolo si accorge che lo zoccolo della parete del monte, nel punto in cui essa è meno ripida, presenta dei bassorilievi di marmo bianco e intagliato con tale maestria che non solo Policleto (artista greco), ma persino la natura ne sarebbe vinta. Uno di essi raffigura l'arcangelo Gabriele che viene sulla Terra portando l'annuncio della nascita di Gesù e la scultura è così realistica che sembra che dica proprio Ave. È rappresentata anche Maria che si sottomette alla volontà divina e pare che dica le parole "Ecce ancilla Dei". RE DAVID. Virgilio, che ha Dante alla propria sinistra, lo invita a non osservare solo una scultura e così il discepolo allarga lo sguardo e vede, oltre l'esempio di Maria, un'altra storia scolpita nel bassorilievo. Dante oltrepassa Virgilio per osservarla meglio e vede che il marmo raffigura il carro che trasportò l'Arca Santa a Gerusalemme, preceduto dagli Ebrei disposti in sette cori. La scultura è così realistica che l'udito di Dante gli dice che le figure non cantano, mentre la vista glielo fa credere; anche il fumo dell'incenso è così veritiero che solo l'olfatto impedisce a Dante di credere che sia reale. L'Arca è preceduta dal re David, che danza con la veste umilmente alzata. ATTUALIZZAZIONE: Dante ci insegna che per andare avanti nella vita bisogna essere umili. L'umiltà fa salire mentre la superbia ci fa scendere. Il Poeta ci avverte che la superbia allontana da Dio e ci spinge a credere di non aver bisogno di nessuna guida; la persona umile, invece, si lascia guidare dagli esempi positivi. un esempio vale più di mille parole e cosa ci farà veramente crescere saranno i gesti delle nostre guide che rimarranno nei nostri occhi e nel nostro cuore. Example is worth a thousand words
    6m 57s
  • PURGATORIO Canto III

    30 MAR 2020 · Versi 3-6, 10-15, 34-39, 46-102 DESCRIZIONE: Nel Canto III del Purgatorio ci troviamo di fronte alle anime scomunicate che si sono pentite in punto di morte e hanno, quindi, guadagnato il perdono di Dio, la cui misericordia è infinita e non comprensibile con la sola ragione umana. Dante e Virgilio giungono ai piedi del monte del Purgatorio; la parete è decisamente ripida e sembra essere impossibile da scalare. Virgilio non conosce la via che possa consentire una salita più agevole; mentre si interroga, da sinistra Dante scorge un gruppo di anime a cui chiedere aiuto. Le anime degli scomunicati dopo essersi accorte della presenza dei due poeti, inizialmente si addossano alle rocce. Virgilio allora ne approfitta per chiedere loro di mostrargli la salita più agevole. Poi la schiera inizia ad avvicinarsi ai due, ma si arresta nel momento in cui si accorgono dell’ombra proiettata da Dante. Virgilio allora gli confessa che il suo assistito è vivo, ma non è contro il volere divino che cerca di scalare il monte. Le anime, allora, dicono ai due di tornare indietro e di procedere davanti a loro. ATTUALIZZAZIONE: Coloro che in vita crearono divisione si ritrovano ora a procedere mansuetamente come pecorelle (vv. 79-84) e riscoprire il valore dell'unità; si tratta di un contrappasso per analogia. In questo canto si parla del valore dell'unità e dell'umiltà, dell'importanza di trovare nella vita delle guide fidate, capaci di orientarci. Per salire il monte della vita ci vogliono queste tre cose: umiltà, delle guide fidate ed essere in comunione con gli altri. Gli "scomunicati" sono coloro che si isolano pretendendo di aver ragione solo loro e hanno usato le loro capacità per dividere anziché unire e costruire con umiltà e pazienza. Il nostro Virgilio è quella guida fidata (genitori, insegnanti, educatori...) che ci accompagna nel cammino della nostra vita. Tutti seguiamo qualcuno o qualcosa, ma l'importante è sapere a chi o a cosa andiamo dietro. La vera guida non è un pifferaio magico che non ti fa ragionare ma, al contrario, non è mai subdolo; ti mette a conoscenza delle cose e non cerca scorciatoie, ti prospetta le difficoltà del cammino e ti sfida a metterti in gioco con tutte le tue energie e senza fretta, perché con quest'ultima non si costruisce niente di buono. La pazienza, invece, allarga la nostra capacità di ragionare. Dante ci insegna anche il valore dell'unità, soprattutto nella nostra società individualista e ci mostra l'esperienza del gregge: partecipare l'uno della vita dell'altro pur rimanendo ognuno nella propria originalità. Alone we can do so little, together we can do so much
    12m 4s
  • PURGATORIO Canto V

    30 MAR 2020 · Versi 88-129 DESCRIZIONE: Il Canto V del Purgatorio vede Dante raffrontarsi con quelle anime che si sono pentite in fin di vita. Il personaggio da noi trattato è il ghibellino Bonconte da Montefeltro il quale morì durante la Battaglia di Campaldino del 1289 e il suo corpo non fu più trovato. Bonconte, macchiatosi in vita di diverse malefatte, racconta del suo pentimento in fin di vita. Famosa è la disputa tra il diavolo e l’angelo di Dio per l’ottenimento della sua anima. ATTUALIZZAZIONE: Con questo racconto Dante afferma che anche una sola «lagrimetta» di pentimento, se sincera, è sufficiente a Dio per spalancare le sue braccia misericordiose. Basta un istante per ricredersi, per cambiare e, nel momento in cui ci pentiamo del male fatto, Dio è lì ad aspettarci ed è pronto a perdonare. C'è sempre speranza e l'Amore ci salverà. No matter how long you have you travelled in the wrong direction, you can always turn around. It's never too late to do the right thing.
    7m 2s
  • INFERNO Canto VIII

    6 JAN 2020 · Versi 1-27, 31-48, 58-63 DESCRIZIONE: Gli iracondi. Passando per la riva dello Stige, Dante e Virgilio giungono ai piedi di una torre dalla cui sommità partono segnali luminosi. Questi si rivelano essere avvisi di richiamo per Flegiàs, il traghettatore infernale che, reprimendo l'ira, accetta i due sulla sua barca. Durante la navigazione uno degli iracondi puniti nella palude si rivolge con arroganza a Dante: è il fiorentino Filippo Argenti che, dopo un breve scambio di battute ingiuriose, tenta di assalire la barca ma viene ricacciato da Virgilio nel fango dove è straziato dagli altri dannati. ATTUALIZZAZIONE: Non vivere una vita piena di rabbia e di orgoglio, perché la rabbia, come un fumo o la nebbia, offusca la ragione. La rabbia ci rende ciechi, in preda al rammarico e non capiamo più quello che facciamo. La rabbia è ingannevole perché se sei arrabbiato non ferisci solo gli altri ma soprattutto te stesso. Hunger blinds, truth disappears
    8m 50s
  • INFERNO Canto III

    6 JAN 2020 · Versi 19-36, 49-57 DESCRIZIONE: Varcata la porta dell'Inferno, Dante è travolto da un terribile mescolarsi di pianti, voci, lamenti, urla; Virgilio gli spiega che ad emettere quei suoni sono gli ignavi, le anime di coloro che in vita hanno peccato di viltà, non schierandosi mai né dalla parte del bene né da quella del male. La loro punizione è quella di correre continuamente dietro a un’insegna senza significato ed essere punzecchiati senza sosta da vespe e mosconi: il sangue che esce dai loro volti viene raccolto da orripilanti vermi. ATTUALIZZAZIONE: E' la vita a decidere di te o sei tu a decidere della vita? Dante ci insegna che in essa bisogna prendere delle decisioni, non bisogna vivere semplicemente seguendo gli altri ma vivere avendo il coraggio di scegliere senza aver paura di sbagliare. Non si può girare inutilmente intorno alle cose. Gli ignavi sono quelle persone che hanno deciso di non decidere, che hanno scelto di non scegliere. Nella nostra vita non dobbiamo difenderci dicendo "non ho fatto niente di male" ma, piuttosto, agisci facendo qualcosa di buono. Be the change you want to see in the world!
    5m 13s
  • INFERNO Canto I prima parte

    6 JAN 2020 · Versi 1-9 DESCRIZIONE: Nel primo canto dell'Inferno, il pellegrino Dante si trova nella famigerata "selva oscura", che è simbolo esplicito di una situazione di traviamento esistenziale e spirituale che, per sua stessa ammissione, rischia di condurlo alle soglie della morte. L'aver scorto un colle rischiarato dalla luce divina non è che il primo passo del suo percorso di redenzione; le tre fiere che gli ostacolano il passo (la lonza, il leone, la lupa) lo costringono ad un lungo excursus nelle viscere infernali, durante il quale Dante sarà guidato da un altro "poeta", Virgilio, che diverrà la sua guida. ATTUALIZZAZIONE: Anche nelle nostre vite ci possiamo, senza accorgersene, imbattere in in una grossa crisi nella quale non sembra esserci più via d'uscita o in un periodo buio e doloroso che, purtroppo, può capitare a tutti e che, solo al ricordo, ci fa star male. In ogni momento brutto della vita possiamo trarre anche del bene e, una volta superato, ci ritroveremo arricchiti, migliori e più sensibili verso gli altri. There is always a light at the end of the tunnel. Every cloud has a silver lining.
    2m 54s
  • INFERNO Canto I seconda parte

    6 JAN 2020 · Versi 10-18, 49-54, 61-66 DESCRIZIONE: Nel primo canto dell'Inferno, il pellegrino Dante si trova nella famigerata "selva oscura", che è simbolo esplicito di una situazione di traviamento esistenziale e spirituale che, per sua stessa ammissione, rischia di condurlo alle soglie della morte. L'aver scorto un colle rischiarato dalla luce divina non è che il primo passo del suo percorso di redenzione; le tre fiere che gli ostacolano il passo (la lonza, il leone, la lupa) lo costringono ad un lungo excursus nelle viscere infernali, durante il quale Dante sarà guidato da un altro "poeta", Virgilio, che diverrà la sua guida. ATTUALIZZAZIONE: A volte possiamo ritrovarci in momenti di difficoltà senza sapere come ci siamo arrivati ma l'importante è non perdere la speranza di guardare in alto. Bisogna lottare contro il nostro istinto egoistico che sembra sopraffarci; non dobbiamo arrenderci alle false felicità come quella di "volere sempre di più", senza accontentarci mai. Soprattutto, non dobbiamo rimanere chiusi in noi stessi. Dante ci insegna che quando nella nostra vita si presenta un serio problema bisogna trovare il coraggio di chiedere aiuto. When you are in trouble talk to someone and ask for help.
    4m 23s

"Pillole Divine" è un progetto interdisciplinare che propone una lettura attualizzante ed esistenziale di alcuni canti della Divina Commedia, con parafrasi in dialetto toscano e frase finale riassuntiva in lingua...

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"Pillole Divine" è un progetto interdisciplinare che propone una lettura attualizzante ed esistenziale di alcuni canti della Divina Commedia, con parafrasi in dialetto toscano e frase finale riassuntiva in lingua inglese. Ideato e realizzato dal prof. Maurizio Giovanni Marrone (I.R.C) con la collaborazione della prof.ssa Barbara Parenti (Inglese).
Sono coinvolti gli Alunni delle seconde A e B della Scuola Secondaria I° Grado dell'Istituto Comprensivo "I.O.Griselli" Montescudaio (Pi).
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Author Radio Freccia Azzurra
Categories Religion & Spirituality
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