Contratto chimici: storia di virtuose relazioni industriali e quelle insidie all’orizzonte del rinnovo, di Massimo Mascini

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Un’altra grande categoria di lavoratori si appresta ad affrontare lo scoglio del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, quella dei chimici. L’iter è appena avviato con l’ok delle segreterie sindacali...
show moreI sindacati dei chimici però sperano di non avere troppi problemi, anzi contano di confermare la loro tradizione, che è quella di chiudere velocemente le vertenze dei rinnovi contrattuali. Nelle passate occasioni, infatti, il contratto di lavoro è stato rinnovato molto velocemente, a volte dopo solo due sessioni, una volta già al primo incontro. La velocità non è dovuta solo alla capacità delle parti, ma a una rodata consuetudine: le due parti, sindacati e imprese, appena firmato l’accordo per il rinnovo del contratto hanno sempre ripreso a parlarsi, a vagliare richieste e risposte, per arrivare già pronti all’intesa. Che non è mai facile, naturalmente, ma se costruita con pazienza e attenzione, si trasforma in un impegno abbordabile.
È una storia antica. Federchimica, la federazione che raggruppa le aziende del settore, già nel 1986 aveva strutturato un Osservatorio chimico, un organismo bilaterale, del quale facevano parte i rappresentanti delle aziende e del sindacato, che istituzionalizzò una prassi di consultazione periodica tra le parti. Si discuteva un po’ di tutto: salario, orario, classificazione, diritti di informazione, investimenti, innovazione tecnologica, politiche attive del lavoro. Le parti si abituarono così a discutere senza animosità, realizzando una consuetudine al confronto che ha evitato negli anni incomprensioni e malintesi.
...continua su Il diario del lavoro
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