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Paola, otto anni fa, ha avuto un figlio, Alessandro, con la fecondazione eterologa. Un figlio che cresce con la compagna, Vittoria. Alessandro oggi vuole essere una bambina. Non ha alcun tipo di trauma, non subisce il peso delle discriminazioni, non “odia” il suo corpo: sa solo che non è suo e che presto vuole averne un altro. Paola improvvisamente si sente conservatrice, vecchio stampo, intransigente. Se la compagna, Vittoria, capisce che il bambino ha delle esigenze reali, Paola si allontana da Alessandro. Paola, dall’in-contro con il medico, cerca di comprendere perché non riesce ad accettare che il figlio possa sentirsi una femmina. Finale: Il medico le spiegherà che “accettare”, per quanto madre, è un verbo sbagliato. La scelta del figlio è la scelta del figlio. Lei non deve accet-tare: deve esserne testimone.
Paola, otto anni fa, ha avuto un figlio, Alessandro, con la fecondazione eterologa. Un figlio che cresce con la compagna, Vittoria. Alessandro oggi vuole essere una bambina. Non ha alcun tipo di trauma, non subisce il peso delle discriminazioni, non “odia” il suo corpo: sa solo che non è suo e che presto vuole averne un altro. Paola improvvisamente si sente conservatrice, vecchio stampo, intransigente. Se la compagna, Vittoria, capisce che il bambino ha delle esigenze reali, Paola si allontana da Alessandro. Paola, dall’in-contro con il medico, cerca di comprendere perché non riesce ad accettare che il figlio possa sentirsi una femmina. Finale: Il medico le spiegherà che “accettare”, per quanto madre, è un verbo sbagliato. La scelta del figlio è la scelta del figlio. Lei non deve accet-tare: deve esserne testimone. read more read less

about 1 year ago