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03 Accelerata la transizione di HK: arresti, uyguri... ma tanti accordi commerciali

03 Accelerata la transizione di HK: arresti, uyguri... ma tanti accordi commerciali
Jan 8, 2021 · 28m 49s

53 arrestati a HK, la Cina sta cercando di prendersi quello che era stato britannico accelerando la transizione, perché il 2049 comincia a essere un anniversario che sta stretto allo...

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53 arrestati a HK, la Cina sta cercando di prendersi quello che era stato britannico accelerando la transizione, perché il 2049 comincia a essere un anniversario che sta stretto allo sviluppo vertiginoso del paese di Xi. Qual è lo stato dell'arte degli accordi economici con il resto del mondo? e quale la contropartita sul piano del rispetto dei diritti civili (e soprattutto della concorrenzialità della mano d'opera) riguardo a quelli europei?
Ma la situazione del Vietnam a questo proposito è ancora più complessa, perché sta giocando su più tavoli; la sicurezza sul posto di lavoro in Vietnam non esiste proprio.
E torniamo all'Africa agganciandoci al Focac, il Forum sino-africano che si terrà a Dakar. L'Africa è per Pechino la nuova piattaforma della cooperazione internazionale; e Sabrina estrae un documento interessante dal cappello dell'attenta sinologa, Noam Chomsky viene evocato per gli investimenti non solo strategici che permangono, ma anche nei media che in Africa stanno diffondendo la narrazione cinese relativa alla "collaborazione", che nella vulgata di Xi vede gli Occidentali come invasivi rispetto all'approccio di Pechino, che rispetta la sovranità nazionale... apparentemente.
All'interno della Rpc si è concentrata la leadership militare ancora più nelle mani di Xi, compresi gli aspetti di innovazione tecnologica. Sentono davvero minacce belliche dall'esterno, o è solo un aumento a dismisura dell'importanza sullo scacchiere del Pacifico?
E poi la scomparsa di Jack Maa (Alibaba) e dell'ascesa di Zhong Shan Shan (tycoon dell'acqua): leggi contro il monopolio, ma anche prassi di accesso alla politica che rimangono inaggirabili.
E riprendiamo il problema degli uyguri, con Erdogan che fa accordi con quella Cina, che opprime i turcofoni del Nordovest della Cina: sarebbe intollerabile nella narrazione identitaria di Erdogan, se la Cina non avesse investito 3 miliardi di dollari in Turchia – per Pechino la porta per l'Europa – negli ultimi anni... e guarda caso sono arrivati in porto accordi di estradizione per i dissidenti dello Xinjiang
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Author OGzero - Orizzonti geopolitici
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